Capitolo 29

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Pov. Annabeth

Quando i ragazzi lasciano la sala mi aspetto che qualcuno gli corra dietro, invece niente si muove. Il viso soddisfatto di Rachel mi spaventa.
Giro lo sguardo verso Percy, che ha la mia stessa espressione confusa. Quando poi si gira e incrocia il mio sguardo capisco che abbiamo lo stesso dubbio: Lacy è ancora viva?

Mi riscuoto presto dai miei pensieri. A questa domanda risponderanno gli altri. Ora noi dobbiamo pensare a prendere tempo fin quando non ci saranno anche gli altri.

<<Mossa davvero stupida mandare tutti i tuoi amici per una ragazzina sicuramente ormai andata.>> commenta Rachel. La guardo male

<<Non preoccuparti, io e Percy bastiamo per mettervi fuori gioco.>> dico sicura. Tutti e quattro sappiamo che non è vero, ma farci vedere insicuri potrebbe solo portarci in svantaggio.

<<Allora che le danze abbiano inizio>> interviene Leandro, facendo un inchino, poi, dopo un suo cenno, le guardie si scagliano contro di noi, ma il nostro piccolo "esercito" si mette in mezzo, occupando le guardie e lasciandoci liberi di battere i boss. Nessuno risponde all'inchino ma in pochi secondi Rachel si butta su di me con la spada sguainata. Prendo subito la mia spada di osso di drago e paro il colpo.

<<Non pensavo sapessi usare una spada, ti vedevo più il tipo da spazzola per capelli>> la prendo in giro, lei sorride

<<Ci sono tante cosa che non sai di me, cara.>> dice, poi continua ad attaccarmi. Non posso negare di trovarmi in difficoltà contro di lei. Non è il classico avversario, non usa le tecniche del campo. Non usa nemmeno tecniche che io abbia mai visto o affrontato. Si muove con apparente squilibrio, tiene la spada con entrambe le mani anche mentre attacca, come se fosse troppo pesante per lei, ma nonostante ciò i suoi colpi sono precisi, veloci. Ogni tanto riesce anche a ferirmi superficialmente. Tuttavia io combatto da molto più tempo e in pochi momenti riesco ad avere la meglio, ferendola al braccio. Lei sembra arretrare ma in pochi istanti parte di nuovo all'attacco.

Anche Percy è concentrato sulla sua battaglia. Scaglia colpi con Vortice sguainata, senza risparmiarsi. Purtroppo qui intorno non ci sono fonti di acqua che possano aiutarlo, quindi si trova in evidente difficoltà. Spesso Leandro riesce anche a ferirlo senza pietà.
Ho l'istinto di andare da lui ma Rachel si rialza ogni volta che riesco a ferirla.

<<Non credere sia così facile>> commenta, io continuo a parare colpi ma non riesco ad attaccare con la stessa spietatezza dei ragazzi. Io e Rachel eravamo diventate amiche. Io le volevo bene.

<<Perché lo fai? Non ha senso tutto questo! Dovresti stare con il campo. Cosa importa se non avrai Percy? Davvero un ragazzo è più importante di un'amicizia? Di tutto il campo? Tu eri così importante al campo. Eri L'oracolo.>> provo a convincerla. Vedo nei suoi occhi un tentennamento.

<<Anche volendo io non posso più far parte del campo. Io non sono accettata da voi. Ed è colpa tua.>> continua. La sua voce trema leggermente

<<Non è vero. Puoi ancora tornare, basta che mostri la tua fedeltà al campo. Combatti con noi e vedrai che potrai tornare al campo. Te lo prometto!>> urlo, lei tentenna di nuovo.

<<Voi... mi riprendereste con voi? Davvero?>> dice con le lacrime agli occhi. Lascia cadere la spada e porta le mani al petto

<<Certo che sì... tu sei nostra amica, Rachel>> dico. Lei cade in ginocchio piangendo. Mi avvicino a lei quando comincio a sentire uno strano rumore di acqua e il portone spalancarsi. Mi giro e non riesco a credere ai miei occhi.

Percabeth- troveremo la nostra paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora