Capitolo 24

201 5 6
                                    

Pov. Percy

Passammo ben due giorni separati, alla ricerca degli ingredienti, poi ci incontrammo al punto di partenza. Ognuno aveva raccolto ogni ingrediente, eccetto l'ultimo mio e di Luke. I primi due furono facili da trovare, l'ultimo impossibile. Non trovavamo nulla che avesse quel nome. In fondo il bacio di labbra di Afrodite era solo un fiore a forma di carnose labbra rosse, il loto era un normalissimo fiore con ogni petalo diverso dagli altri, la neve era normalissima neve pulita, il frutto di fiore era il polline caduto quando il fiore viene raccolto. Ma di sangue di dama nessuna traccia. Io e Luke chiamammo anche il campo per avere un aiuto ma nessun libro parlava di qualcosa con questo nome.

<<Avete tutto?>> chiede Annabeth, scuoto la testa

<<Il sangue di dama ferita manca, non sappiamo dove prenderlo>> dico, loro pensano per un po'

<<Magari non è un modo di dire, una di noi deve ferirsi e lasciar cadere una goccia di sangue>> prova Talia

<<Mi sembra fin troppo facile>> ribatte Luke, è ancora arrabbiato con la ragazza, si vede.

<<Hai altre idee, genio?>> chiede, il biondo alza gli occhi al cielo

<<Se anche fosse come facciamo a sapere a chi dovrebbe appartenere il sangue?>> chiedo, Tals mi guarda ovvia

<<A me, è chiaro>>

<<E perché dovrebbe?>> interviene Mark con voce dura. Molto più dura di qualsiasi tonalità lui abbia mai usato

<<Annabeth deve bere la pozione, quindi se fosse stato il suo sangue avrebbero dovuto scrivere "sangue del destinatario della pozione" o robe simili>>

<<Ma la pozione è stata fatta con il mio sangue, quindi potrebbe essere l'elemento in comune che spezza la maledizione>>

<<Potrebbe essere... o potrebbe non essere niente di tutto questo>> dice scettico Luke, Talia sbuffa

<<Dovevamo tenerci lo specchio di Lacy.>> dice. Cala un silenzio gelido. Mark abbassa lo sguardo, Luke lo distoglie. Io ed Annabeth ci scambiamo un'occhiata

<<Potremmo... andare a cercarla...>> propone Annabeth, io e Luke la guardiamo sorpresi ma fieri, non riusciamo a trattenere un sorriso, Talia la guarda come se l'avesse tradita

<<No. Se n'è voluta andare lei. È stata una sua scelta.>> sostiene Talia, esitiamo sul da farsi, poi sentiamo come un allarme suonare. Ci scambiamo un'occhiata e ci buttiamo alla ricerca del rumore. Quando questo smette ci troviamo in un prato molto ampio. Tutto è sporco di sangue, soprattutto un punto centrale. Sparsi in giro ci sono varie guardie ormai morte.
Mi avvicino ad una di loro, osservandola.

<<È morto da almeno due giorni...>> sussurro, Annabeth mi guarda inorridita

<<Ma se è passato così tanto tempo perché è suonato ora un allarme?>> chiede Luke

<<E soprattutto quando sei diventato un necroscopo?>> chiede Talia. Alzo gli occhi al cielo

<<Guardalo, ancora non è iniziato lo stato di putrefazione ma già puzza. Tu cosa ne deduci?>> chiedo ovvio. Lei decide di non ribattere

<<Cos'è quella cosa che brilla laggiù?>> chiede Annabeth indicando un punto poco lontano dalla maggiore pozza di sangue. Ci avviamo tutti verso il punto mentre sento Luke sussurrare

<<Grazie per la risposta.>> poi ci segue.

L'oggetto si rivela essere uno specchietto dorato, scheggiato al centro. Lo raccolgo e lo giro un po' tra le mani. È sporco di sangue, ma sono solo schizzi, non è stato toccato da qualcuno con le mani insanguinate. Alzo lo sguardo e rimango confuso quando vedo Mark sbiancare

Percabeth- troveremo la nostra paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora