Capitolo 12

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" Finalmente riuniti"

Quando Law e Aya raggiunsero la superficie si ritrovarono nel bosco dell'isola, da soli e –apparentemente- isolati dalla battaglia.
Il chirurgo sapeva di dover comunque spostarsi, magari trovare Nami e gli schiavi oppure Rufy e gli altri, tuttavia la giovane mora non sembrava volersi alzare.
Anzi..non sembrava nemmeno presente.
Il pirata non aveva mai visto un frutto del genere. Sembrava aver paralizzato la sua avversaria, forse le stava inducendo delle allucinazioni o incubi.
La cosa sicura era che non riusciva a svegliarla e di certo non avrebbe potuto abbandonarla lì.
Così Law se la caricò in spalle incamminandosi verso la vegetazione. Non era difficile capire dove fosse diretta la navigatrice dato che avevano lasciato una scia di erba schiacciata e rami spaccati.
Il ragazzo sospirò pesantemente: avevano avuto fortuna che la Marina non fosse ancora arrivata in quella zona, ma non avrebbero tardato troppo.
Quell'uomo che stava cercando di catturare Aya avrebbe ben presto trovato la via lasciata dal loro passaggio e a quel punto avrebbero nuovamente dovuto affrontarlo.
Così il chirurgo aumentò il passo fino a giungere al limitare del bosco, sulla spiaggia coperta da un promontorio di roccia. A quel punto sdraiò Aya sulla sabbia e si sedette al suo fianco.

"Flevance.."
Law ricordava bene quella città. Ne ricordava il dolore. La violenza. Le urla. Aya era scappata per un pelo, ma non era stato abbastanza. La malattia l'avrebbe rincorsa fino in capo al mondo.
Come doveva esser stata un intera vita a fuggire? Dal morbo. Dal Governo. Dalla Marina.
Ma la sua lotta più difficile era contro le catene. Il pirata l'aveva percepito e ormai gli era chiaro.

"Vengo da Sabaody"

Aveva detto la prima volta che l'avevano incontrata. Law, così come Rufy e le altre supernove, erano stati in quell'arcipelago e difficilmente avrebbe dimenticato ciò che era accaduto. Forse Aya non poteva ancora capirlo, ma era palese il perché Cappello di Paglia avesse deciso di aiutarla.

" Law?"
I pensieri del pirata vennero improvvisamente interrotti da una voce femminile che lo fece voltare verso i cespugli del bosco. Da questi comparve il volto stanco, ma felice di Nami in testa al gruppo di fuggitivi.

" Sono felice stiate bene, ma.. Aya..che le è successo?"
La navigatrice aveva subito notato la ragazza rannicchiata a terra, tremante, le labbra serrate e lo sguardo assente e violaceo. Law sospirò scuotendo la testa. Nemmeno lui sapeva spiegare esattamente ciò che era accaduto.

" Ehy! Ragazzi! Ci siete anche voi!"
Dalla boscaglia comparvero anche Rufy, Robin e Sanji. Tutti e tre un po' malconci, ma ancora interi. Nessuno sembrava aver riportato ferite gravi.

"Rufy! Robin! Sanji-kun!"
Nami gli corse subito incontro sorridendo a 32 denti. Finalmente si erano tutti riuniti e nessuno sembrava averli seguiti. Potevano forse sperare in un attimo di tranquillità?

" Oh ...ehy... che è successo qua?"
Chiese Rufy notando la presenza di un gruppo di uomini tutti pelle e ossa. Alla loro visione Robin si portò una mano alla bocca rimanendo scioccata.

" Sono schiavi che abbiamo salvato dalle miniere.. evidentemente quest'isola sembra essere sotto una forte influenza del Governo Mondiale..."

" ...Voi invece.."

" Abbiamo affrontato i marines e il loro comandante. Quel bastardo ha dato del filo da torcere a Rufy"
Rispose prontamente Sanji, accendendosi una nuova sigaretta. Il capitano sorrise ridacchiando e alzando il pollice verso l'alto; nonostante lo scontro, come sempre, alla fine ne era uscito vincitore.

" A proposito..Aya-chan è.... EHY CHE CAZZO E' SUCCESSO?! CHE LE HAI FATTO RAZZA DI BASTARDO?!"
Non appena Sanji aveva notato la mora a terra e Law seduto al suo fianco, in silenzio, era andato su tutte le furie esplodendo come una bomba e inveendo contro il pirata che, tuttavia, lo ignorò. Fu Nami a prenderlo per un orecchio e a metterlo nuovamente in riga mentre anche Rufy e Robin si avvicinavano ai due.

[One Piece] Servant of EdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora