Capitolo 17

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" Il meritato bottino "

Da quando Rufy, Law e Aya si erano diretti verso la città Nami, Robin e Sanji avevano preso la strada opposta nella speranza di trovare un buon punto di attracco per la Sunny e il dormitorio dove tenevano gli altri schiavi.
Secondo i fuggitivi con loro non dovevano essercene molti altri in quanto erano stati portati sull'isola da poco, descrissero quindi il luogo dove erano soliti riposarsi, così che la navigatrice potesse essere in grado di ipotizzare a grandi linee dove dovessero andare.
Alla fine avevano puntato verso il quartier generale della Marina nella speranza di trovare, lungo lo strada, il loro obbiettivo.
Fu, quindi, Sanji il primo a scovare un manipolo di uomini armati che pattugliavano il perimetro di un vecchio casolare nascosto nella vegetazione.

" A meno che quelle guardie non stiano sorvegliando un grosso tesoro.. credo che il resto degli schiavi sia tenuta là dentro"
Mormorò il biondo accovacciandosi dietro ai cespugli insieme agli altri. Sanji aveva contato dieci uomini. Il loro obbiettivo, ovviamente, era non permettergli di far del male ai rinchiusi.

"Ho un idea.."
Esordì la navigatrice, all'improvviso, con un sorriso furbo disegnato sul volto. Il cuoco rispose con gli occhi a cuore, mentre Robin ridacchiò annuendo convinta delle capacità della sua compagna.
Fu così che Nami si alzò in piedi, nascondendo il suo clima tact dietro alla schiena e cominciando a camminare lentamente verso il capanno.
Subito le guardie furono sull'attenti puntandole contro i loro fucili.

"Altolà! Non è permesso a nessuno di avvicinarsi! Identificati!"
Sbraitò uno. Nami cacciò un urletto quindi lanciò un occhiataccia all'uomo che le aveva urlato contro.

"Come ti permetti!? Trattare in questo modo una povera ragazza indifesa! Vedete..mi sono persa mentre facevo una passeggiata.. sono una turista.. e faccio fatica ad orientarmi"
La guardia la guardò confusa abbassando leggermente l'arma, nel frattempo lo raggiunsero altri due con aria altrettanto turbata.

"Ci perdoni signorina, ma non può comunque star qui. E' proprietà del Governo"
Tentò il primo cercando di far allontanare Nami, di tutta risposta ricevette una scrollata di spalle.

"Non mi toccare! Altrimenti chiamerò i soldati della Marina e dirò che mi stavate importunando. In ogni caso siete molto scortesi. Non so ancora come tornare in città!"
Il secondo uomo sospirò pesantemente indicando con un cenno del capo la direzione esatta.

"Procedete verso est per una decina di minuti, dopo di che dovreste incontrare la strada principale"
Nami sorrise riconoscente. Ormai li aveva in pugno perciò, con una mano ancora dietro alla schiena, aumentò la pressione sul suo clima tact permettendogli di liberare nel cielo piccole bolle contenenti nuvole scure.

"Come siete gentili! Oh... ma non vi pare anche a voi che stia cambiando il tempo?"
Le tre guardie portarono lo sguardo al cielo dove, ormai, un enorme nuvola scura e temporalesca si era formata sopra le loro teste. Nami sorrise soddisfatta, quindi balzò all'indietro.

"Bye! Bye! Thunder Breed Tempo!"
In meno di un secondo i poveretti vennero investiti da un enorme fulmine finendo al tappeto in un istante.
A causa del frastuono, però, aveva attirato l'attenzione delle altre guardie che subito corsero verso la fonte di quel rumore trovando, ben presto, tre dei loro mezzi abbrustoliti.
Fu in quel momento che saltarono fuori dai cespugli anche Sanji e Robin.

"Non osate toccare Nami-chan! Diable Jambe"
Quattro guardie vennero scagliate vie grazie ai calci infuocati di Sanji finendo subito ko. Non avevano nemmeno avuto il tempo di mettere il dito sul grilletto che erano già stati sconfitti.

"Seis Fleurs Clutch!"
Anche le ultime tre guardie vennero rapidamente sconfitte da Robin e dal suo potere.
In men che non si dica tutti gli uomini di pattuglia erano stati sconfitti.
Nami prese un sospiro di sollievo e fece cenno agli ex schiavi ancora nascosti di uscire dai cespugli.

[One Piece] Servant of EdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora