Capitolo 11

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" Osore"

Aya faceva vorticare la sua spada come un tornado colpendo, schivando, affondando la lama verso i suoi nemici.
Era di gran lunga superiore alla maggior parte dei soldati grazie all'addestramento impartito dal Grand Ammiraglio Sengoku perciò non aveva troppe difficoltà nel vincere i duelli. Poco distante da lei Law faceva sfoggio delle sue abilità donate dal frutto Ope Ope tagliando e facendo fluttuare i poveri marines che incappavano in lui.
Per una volta tanto Aya si sentì felice di non essere lei quella affettata a metà e, anzi, un po' ridacchiava di fronte a tutti quei soldati che si trascinavano urlando.

"Sei davvero crudele Aya"

Fortunatamente, comunque, nelle miniere non era sceso nessuno di grado superiore, perciò fu per entrambe facile finire lo scontro in fretta.
Quando ormai tutti i soldati furono sconfitti Aya si passò una mano sulla fronte per asciugarsi il sudore.

" E' stato...soddisfacente. Non avevo mai affrontato tanti nemici insieme"
La mora sorrise emozionata, Law, dal canto suo, alzò un sopracciglio riponendo la sua spada nel fodero.

" Vieni.. torniamo dagli altri"
Lo scontro era durata anche meno del previsto, perciò Aya ipotizzò che Nami potesse essere ancora nei paraggi. Non appena lei e il chirurgo avrebbero raggiunto la superficie, poi, avrebbero anche cercato il trio di Rufy per dargli man forte nel caso fosse stato necessario.
Così l'ex marine si portò al fianco di Law, stringendosi a lui mentre il terreno sotto ai loro piedi si staccava e iniziava lentamente a salire verso l'apertura della miniera. Lo sguardo della mora era ormai rivolto al cielo, sicura di poter respirare aria fresca nel giro di qualche secondo. Tuttavia, improvvisamente, un altro boato scosse le pareti mettendo i due subito sull'attenti.

"Ma che diamine.."
Aya si sentì avvolgere la caviglia da qualcosa. Abbassò il capo e con sgomento si accorse di essere stata catturata da..una frusta.
La giovane sgranò gli occhi, deglutì e, infine, guardò in basso.
Lo conosci. Non serve nemmeno vedere il suo volto.

"No...no... no... ti prego"
Mormorò appena, solo un attimo prima di esser scaraventata giù dalla piattaforma. Aya precipitò urlando mentre veniva lanciata con forza verso la parete. Riuscì ad evitare di ferirsi solo perché all'ultimo momento ricoprì la schiena con l'haki dell'armatura.
Mentalmente ringraziò il suo addestratore in marina per averglielo fatto imparare. Fino a quel momento non si era mai resa conto quanto gli haki fossero assolutamente necessari nel Nuovo Mondo. Lì erano tutti su un altro livello.
Ma ora... le cose si spostavano su un altro piano.
Aya sapeva di non trovarsi più di fronte a un nemico qualsiasi. No. Era tutto molto peggio.

[...]

La mora cadde a terra di pancia tossendo per la polvere sollevata. Dall'alto Law aveva un espressione sconcertata. Perfino lui non si aspettava quell'attacco. Inoltre era certo di aver messo tutti i soldati fuori combattimento.

" Dove credi di scappare feccia umana?"
La voce dell'uomo tuonò nella caverna. Egli avanzò lentamente a grandi passi, facendo vibrare il terreno. Nella mano destra teneva una frusta lunghissima, scura come la notte, che faceva schioccare con forza.

"Non hai udito il richiamo schiava? E' ora di tornare in Paradiso"
Quando il mostro entrò nella luce lunare che filtrava dal buco del soffitto, finalmente il pirata potè vederne le fattezze. Era grosso come un elefante, il petto era scoperto lasciando vedere sulla schiena il grosso marchio dei Draghi; teneva, poi, i capelli rasati, ma una barba lunga e scura, mal curata. Indossava appena dei pantaloni larghi, stretti da un cinturone con una medaglia d'oro; la parte superiore del corpo era scoperta, tranne le spalle che portavano due spallacci dello stello metallo prezioso che portava in vita. Infine, nella mano destra, faceva schioccare un enorme frusta di cuoio attorcigliato.
Law riuscì anche a notare una miriade di cicatrici sulla pelle del mostro e da lì a credere ch'egli non fosse altro che un ex schiavo.
Come Aya.

[One Piece] Servant of EdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora