Ciao cuccioli, perdonate il ritardo causato da impegni lavorativi. Spero che questo capitolo possa compensare l'attesa, nel frattempo vi lascio un nuova soundtrack di sottofondo che potrete ascoltare mentre leggerete :)
---------------------------------------------------------
ll leggero tintinnare di una forchetta su di un calice risuonò in tutta la Sala adibita ai pasti, interrompendo il brusio presente al suo interno.
Re Angelion, preside dell'Accademia Ilris, smise di suonare quando sentì il silenzio invadere l' ambiente circostante. Capendo fosse al centro dell' attenzione e che tutti lo stessero guardando, in attesa che parlasse, sorrise amichevolmente.
<<Ringrazio tutti voi per la vostra presenza. A tutti i vecchi e ai nuovi auguro una felice permanenza in questo splendido luogo, creato per voi talentuosi ragazzi. Sono certo che ci troveremo bene insieme e che tutti noi coopereremo in armonia ed in amicizia per il bene dell' Universo. Per chi non mi conoscesse mi presento: sono il preside Angelion, re del regno del Sole, consigliere del Sommo imperatore Cosmos e futuro imperatore di Fantàsia, ma voi avrete l'onore di chiamarmi semplicemente professore>> disse ridacchiando, cercando di risultare divertente, cosa che Leilia definì patetica mentre osservò il padre continuare il proprio discorso.
La maggior parte degli studenti ascoltarono interessati ciò che egli disse, altri - al contrario - lo fissarono annoiati o furono intenti a far altro, creando un brusio di sottofondo che a qualcuno non sfuggì. Del gruppo di Lilibeth solamente quest' ultima risultò attenta alle parole dell'uomo, Delia invece chiaccherò con Blair, capendo di aver trovato dei punti in comune con lei, Falco e Uldragon si misero a parlare di duelli e citarono argomenti simili - quali il tiro con l'arco e i Giochi magici - mentre Erial risultò impegnato ad osservare la giovane ragazza dai strani capelli bicolore, immerso in una guerra interiore.
Anche altri coetanei fissarono coloro che li incuriusirono, chi in positivo e chi in negativo, chi in amicizia e chi in qualcosa di più, persino coloro che probabilmente non avrebbe dovuto, ma si sà: i sentimenti non appartengono solamente agli umani, ma anche ad altre creature, tutte unite da una cosa chiamata vita, indipendente dalle loro origini, ma dipendente dalle loro scelte.
<<Anche quest' anno si prospetta ricco di grandissime novità e il corpo docenti è veramente fiero di insegnarvi le arti magiche. Per noi è una grande gioia avervi tutti qui presenti. Per concludere vorrei ricordarvi che ogni settimana vi verrà data una somma di denaro che potrete utilizzare ad Angobib, più i vostri voti saranno alti più imper vi verranno dati. Ebbene, il cibo è servito, acarabibtacara mulo sinculo>>
Concluse Angelion sorridendo per poi sedersi, mentre piatti di ogni genere comparirono davanti agli occhi degli affamati studenti.
Lilibeth sbattè gli occhi un paio di volte, non comprendendo le ultime parole dette dal preside, forse era una qualche lingua magica pensò.
<<Ha per caso insultato un mulo?>> domandò Delia, anch'essa confusa.
Leilia sbuffò, affermando che il padre fosse uno stupido, mentre gli altri - al contrario - ridacchiarono, comprendendo perfettamente lo stato emotivo della due. Fu Uldragon che le rispose comprensivo <<Re Angelion conclude ogni anno il proprio discorso con parole a caso, principalmente per cercare di risultare divertente davanti agli occhi degli studenti>>
<<Lascia perdere l' umorismo di mio padre, una scimmia sarebbe sicuramente mille volte più capace di lui nel fare un discorso divertente>> aggiunse la ragazza dai capelli viola, addentando un pezzo di patata.
Delia la guardò dubbiosa e si chinò verso Lilibeth <<Certo che questa ha un'alta considerazione del proprio genitore, non trovi?>> le sussurrò divertita. Anche Lilibeth ridacchiò, ma subito dopo si fece seria, notando come la principessa imperiale le fulminasse... Ops, evidentemente non aveva nessun problema alle orecchie.
STAI LEGGENDO
LILIBETH - Il mistero della principessa
Fantasy13 dicembre, Fantàsia La neve toccò terreno quando un vagito si levò davanti all'entrata di Alpenrose. Una portale si chiuse al passaggio di una figura incappucciata, dopo un suo attimo di esitazione nello stesso istante. I primi orfani avevano orm...