*Applausi* *applausi* *nuovamente applausi* *si inchina* Grazie grazie *le viene lanciata una rosa* Oh grazie! Signori e signore, sono veramente felice di presenziarmi dopo 2 lunghe settimane d'attesa e sono altrettanto felice di farvi un annuncio importante: ho il foglio rosa!!! *partono nuovamente degli applausi* Oh Cielo! Non mi aspettavo così tanta gioia da parte vostra, ma bando alle ciance e ciance alle bande vi lasciò leggere il nuovo capitolo - più lungo del solito dato il ritardo e per festeggiare -.
Come al solito vi lascio una canzone da ascoltare in sottofondo mentre leggete, buona lettura <3
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Per la gioia della maggior parte degli studenti le ore scolastiche furono dimezzate per lasciare che i nuovi - e non - arrivati si abituassero all'Accademia.
Una settimana passò velocemente, tanto che in molti non se ne accorsero, in particolar modo Lilibeth, felice che in quel lasso di tempo non avessero utilizzato i loro poteri magici, ma semplicemente praticato esercizi manuali come scrivere, leggere o allenarsi con Miss Micia e Topina. L'unica nota negativa era il rapporto burrascoso della ragazza con il suo "tutor", il quale dopo la figuraccia fatta nell'ora di Padron Tempo non le ebbe più rivolto la parola se non in casi di estremo bisogno - ovvero sgridarla per aver mal eseguito la prepazione di una pozione -.
La giovane decise di ignorare lo sguardo intenso del ragazzo e pensare ad altro, come per esempio le missioni. Purtroppo non ci fu nessun indizio in grado di incitare lei e il suo gruppetto a progettare un piano, niente di niente. Tra tutti ovviamente era lei quella più interessata ad indagare in quanto per lei quella questione era importante, probabilmente chiunque al suo posto avrebbe fatto lo stesso.
Fu per tale motivo che durante il fine settimana, precisamente in un soleggiato sabato pomeriggio, si ritrovò da sola in biblioteca a studiare. Delia e gli altri avevano preferito andare ad Angobib, un piccolo villaggio appartenente ai territori dell'Accademia dove gli studenti potevano recarsi e comprare tutto ciò che desideravano o andare a bersi un goccio di cioccolata calda. La bionda amica tentò di invogliarla a seguirli, ma Lilibeth non volle discutere e le augurò una buona giornata correndo dopodichè a nascondersi in biblioteca, dove ovviamente nessuno sarebbe andato a disturbarla.
Era seduta a ripassare Storia della Magia, si era presa un paio di libri che trattavano gli argomenti fatti con Padron Tempo durante le ore di lezioni fatte con lui e aggiungeva qualche ulteriore curiosità agli appunti presi per poi unirli in un'unico schema. Si era sempre trovata bene con quel metodo di studio e desiderava non cambiarlo, anche perchè aveva la possibilità di utilizzare i suoi evidenziatori color pastello – i suoi preferiti -.
Padron Tempo era un professore assai garbato nei modi, preciso ed attento, oltrettutto - nonostante fosse rivestito di metallo – doveva ammettere fosse un bell'uomo e capiva perfettamente cosa di lui avesse conquistato la dolce Miss Micia. Anche nella materia di quest'ultima doveva allenarsi – pensò – ma prima di tutto doveva cercare di capire come poter utilizzare i propri poteri. Pensandoci bene poteva cercare qualche informazione riguardante le collane magiche, quasi certamente nei libri avrebbe trovato qualche indizio utile per il proseguimento della sua missione.
Decise prima di tutto di finire i suoi compiti, desiderosa di non lasciare le cose a metà. Fortunatamente concluse abbastanza velocemente il proprio lavoro, perciò camminò un po' nelle varie sezioni in cerca di qualche libro interessante. Purtroppo la biblioteca era divisa in tante categoria che quasi ci si perdeva al suo interno, ma d'altronde era una cosa assai da comprendere, c'erano reparti dedicati ai pianeti, alle casate imperiali o reali, agli elementi, ma non riusciva a trovare niente che le dicesse qualcosa su ciò che le interessava .
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LILIBETH - Il mistero della principessa
Fantasy13 dicembre, Fantàsia La neve toccò terreno quando un vagito si levò davanti all'entrata di Alpenrose. Una portale si chiuse al passaggio di una figura incappucciata, dopo un suo attimo di esitazione nello stesso istante. I primi orfani avevano orm...