SHINZOU WO SASAGEYO! L' altroieri questa canzone, e in generale tutte le soundtrack di Shingeki no kyojin, mi hanno aiutata a scrivere e finire questo capitolo, perciò ho deciso di condividere con voi questa bellissima ending, sperando possa essere d'ispirazione anche per voi :)
Ormai la settimana era giunta al termine e le nostre due protagoniste - presto - sarebbero partite per frequentare l' Accademia imperiale per Dei e Semidei di Ilris.
Delia e Lilibeth il giorno prima colassarono sul letto dopo aver pulito il disastro combinato durante la lezione di cucina con la cuoca, la signorina Moira, una Semidea figlia di Fauna.
Giunta la mattina le due ragazze vennero svegliate, non dal suono del campanellino utilizzato dall' amabile figura di Flora, ma dall' ordine - non proprio soave –impartito dalla donna che le crebbe fin da quando erano bambine e che le ha viste crescere.
<<Coraggio signorine, è ora di svegliarsi!>> Le due giovani non credettero alle loro orecchie e - temendo la stanchezza dovuta a ieri tirasse loro un brutto scherzo - spalancarono velocemente gli occhi captando da dove provenisse la voce che le aveva appena svegliate. Si resero conto che fosse tutto vero quando videro una figura, con le mani sui fianchi, toreggiare davanti ai loro letti <<Cielo, e io che pensavo di avervi sgridate fin troppe volte per svegliarvi presto, ma a quanto pare mi devo rimangiare tutto>> esclamò la donna dai capelli grigi.
Immediatamente le due giovani si alzarono per correre ed abbracciare la loro amata Marilla, la quale aprì le braccia per dar loro il permesso di tal gesto e ricambiare - a sua volta - l' affetto a lei riservatole, mentre sentì il suo nome urlato dalle sue figliocce.
Le abbracciò strette strette, godendosi il calore e l' affetto emanato dalle due ragazzine, mantenendo – nonostante ciò – il suo tono austero e autorevole, Sana intanto guardò le tre figure sorridendo per il loro incontro, immaginando la felicità provata dalle sue allieve alla vista della padrona di Alpenrose.
Aveva sentito parlare raramente di Marilla, era un argomento off limits per sua madre, la grande e potente prima Imperatrice Flora, e raramente l' aveva incrociata a Palazzo, non sapendo la natura della sua presenza all'epoca. Ovviamente non andò mai a chiedere in giro il motivo per cui avesse dei colloqui saltuari con l' Imperatore, alla fine lei era solamente una Semidea, solamente più tardi capì che probabilmente i due amanti desideravano vedersi dopo tanto e lungo tempo.
Un lontano e dolce ricordo le venne in mente, uno molto bello e allegro, in cui era presente la candida figura della sua sorellona Mariposa. Ricordò le risate, il sudore che usciva dal suo corpo mentre correva, cercando di non farsi prendere dalla Dea dei fiori, e la caduta fatale, quella ferita che fece avvicinare a loro una giovane donna dai lunghi capelli rossi. Quella signorina che cercava di non farsi notare - quel giorno - core immediatamente verso di lei, richiamata dal suo pianto infantile e bambinesco. Immediatamente ella, notando il sangue bagnare il suo ginocchio, prese un cerottino rosa con cui coprire la ferita, ignorando la natura semidivina della bambina che avrebbe facilmente rigenerato la pelle. Sana non dimenticò mai il sorriso e la gentilezza con cui la giovane Marilla trattò lei e sua sorella, e il leggero inchino che fece loro quando se ne andò salutandole velocemente. Pochi secondi dopo sua madre Flora, la Dea della natura, sgridò lei e la futura erede al trono per aver dato confidenza a quella "arpia", mentre lei intanto continuava ad osservare il punto dal quale la rossa se ne andò.
Rimase di stucco - quella mattina di anni dopo- quando vide quella stessa donna, ormai invecchiata e con le rughe e i capelli grigi che incorniciavano il volto, giungere davanti a lei con lo stesso sorriso che Sana non aveva mai dimenticato, e il saluto fatto con garbo e dolcezza. Capiva in un certo senso cosa - di quella signora - conquistò il Sommo Imperatore, la dolcezza e la bontà d' animo spiccavano in quel corpo non più giovane ma dall' animo ancora fresco.
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LILIBETH - Il mistero della principessa
Fantastik13 dicembre, Fantàsia La neve toccò terreno quando un vagito si levò davanti all'entrata di Alpenrose. Una portale si chiuse al passaggio di una figura incappucciata, dopo un suo attimo di esitazione nello stesso istante. I primi orfani avevano orm...