Ciao cuccioli, come state? Come sempre vi lascio una musichetta di sottofondo in modo che voi possiate leggere rilassandovi.
Oltrettutto vorrei ringraziarvi perchè abbiamo raggiunto le 1K visualizzazioni della storia, ancora non ci credo!!! Mille volte GRAZIE!!!! Sinceramente non mi sarei mai aspettata un traguardo del genere, considerando oltrettutto le 14 visualizzazioni negli ultimi capitoli, ma onestamente la cosa più importante è che la storia vi piaccia e che vi porti almeno un po' della gioia che vorrei trasmettere attraverso questo racconto. Spero il mio lavoro valga le vostre aspettative.
Non voglio farvi perdere altro tempo, perciò non mi resta altro che augurarvi una buona lettura <3
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<<Che mi venga un colpo! >> esclamò stupito lo sconosciuto scendendo dalla poltrona dov'era seduto, avvicinandosi a Lilibeth.
A quel punto anche i restanti ragazzi lo guardorono. Delia cercò di trattenersi dal ridere a causa dell'aspetto di quel basso ometto dai capelli rossi, Uldragon invece spalancò stupito la bocca <<Mastro Aghen? >> domandò sorpreso.
L'uomo distolse lo sguardo da Lilibeth e lo puntò sul principe del regno del Fuoco <<In persona vostra altezza!>> rispose lui tornando ad osservare la figura della ragazza per poi prenderle la mano, borbottando qualcosa sottovoce.
<<Come hai fatto a riconoscerlo?>> urlò Falco distogliendo lo sguardo dal suo riflesso nello specchio cui era vicino.
<<A me non sfugge niente principe Falco>> lo zittì Mastro Aghen <<Curioso, anche le mani sono uguali alle sue...>>
Le prese la faccia tra le sue minuscole mani e la guardò <<Ma il taglio degli occhi senza ombra di dubbio sono quelli di tuo padre>>
<<Mio padre? Voi conoscevate i miei genitori?>> domandò Lilibeth scuotendo la testa in modo che egli la mollasse. Con viso rassegnato ma speranzoso lo osservò in attesa che le rispondesse.
<<Molla la presa ragazza!>> le rispose lui allontanandosi.
Si sistemò i vestiti che aveva indosso e la ignorò, tornando a sedersi sulla poltrona da dove aveva accolto lei e i suoi compagni, i quali lo osservavano, anch'essi curiosi dalla sua persona.
Delia trattenne Lilibeth tra le proprie braccia <<Ebbene?>> domandò.
<<Io non vi devo dire proprio nulla. Ho fatto una promessa e la manterrò>> rispose Mastro Aghen accendendosi una pipa per poi alitarne il fumo sulle facce dei quattro ragazzi.
Uldragon si morsicò l'interno guancia <<Mastro Aghen vi prego, siamo giunti qui apposta per parlare con lei>> esclamò.
<<È stata la collana a dirci di giungere da voi>> aggiunse Falco. Fortunatamente in quel momento sembrava più razionale del solito il dio della velocità, aveva capito quell'uomo sapesse qualcosa di cui avevano necessità di sapere.
<<Siete sordi per caso? Tornatevene a casa! Sono vecchio e ho bisogno di riposare>> rispose lui con tono austero, facendo leva sulla sua evidente età avanzata per impietosire quei giovani.
<<Ma voi sapete l'identità dei miei genitori! >> esclamò Lilibeth ad occhi spalancati, stupita egli non volle raccontarle nulla proprio ora che lo avevano scoperto.
<<Ripeto ragazza, non posso dirti nulla. La questione è chiusa!>>
<<Ma... >>
<<Niente ma, ora andatevene!>> esclamò Mastro Aghen, obbligandoli ad uscire dalla sua casa.
Lilibeth arricciò il naso, trattenendo le lacrime. Perché quell'uomo non voleva dirle le cose? Perché non poteva conoscere la verità? Perché non poteva scoprire chi fossero i propri genitori?Okay, doveva calmarsi e ragionare. Come poteva convincerlo a rivelarle i suoi segreti?
<<Cosa vuole in cambio?>> domandò infine lei incrociando le braccia, più risoluta che mai nel risolvere la questione.
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LILIBETH - Il mistero della principessa
Fantasy13 dicembre, Fantàsia La neve toccò terreno quando un vagito si levò davanti all'entrata di Alpenrose. Una portale si chiuse al passaggio di una figura incappucciata, dopo un suo attimo di esitazione nello stesso istante. I primi orfani avevano orm...