5 | La collana magica

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Lilibeth rimase sorpresa nel constatare che la festa risultasse divertente, fingere di essere una persona che non conosceva le risultava un gioco da ragazzi nonostante la paura di essere scoperta.

Sentì lo sguardo di qualcuno addosso, perciò provò a guardarsi intorno per vedere chi fosse, ma senza successo. Pensò fosse frutto della sua immaginazione, magari qualcosa causato dal bicchiere contenente un liquido estraneo che un cameriere le aveva gentilmente offerto.

Delia, al suo fianco, era emozionata, tanto che gli occhi le brillarono dalla felicità. Era la prima volta che partecipava ad una festa, figurarsi una di tale rango.

Tutto era decorato nei minimi dettagli, dal soffitto rappresentante una notte stellata al pavimento decorato da strati di pietre preziose. Le mura erano colorate di una bellissima tonalità blu notte e le tende eran color dell'oro, dando un aspetto regale e composto alla sala da ballo.

I musicisti suonarono un grazioso lento, nell'attesa giungesse l'imperatore e si trovavano su di un ripiano rialzato. Le vetrate raffiguravano i bellissimi paesaggi di Fantàsia, alterndosi dipinti di varie figure illustri che facevano - e fecero - parte dell'Impero, fra cui la giovane principessa Mariposa, colei che quel giorno ricordavano.

I vestiti dei nobili erano sfarzosi e incantevoli ai suoi occhi. Avrebbe tanto voluto un giorno diventare una sarta e aprire una propria bottega, come sua madre. Sperava anche di incontrare qualcuno che l' amasse. Certe volte scherzava con Lilibeth, accennando volesse un bel principe, ma in realtà il rango non le sarebbe mai importato, l'amore sarebbe stata l'unica cosa importante al primo posto.

Improvvisamente il suo sguardò si spostò verso un lato della sala, dove si trovava un tavolo, e gli occhi le divennero quasi a cuore alla vista di quella cosa paradisiaca appoggiata sopra ad esso.

Lilibeth provò a chiamarla per attirare la sua attenzione, ma ella non le rispose, poiché troppo impegnata ad osservare l'enorme torta all'angolo della sala.

<<E' la visione più celestiale che io abbia mai avuto>> disse Delia avviandosi a passo spedito verso l'oggetto del suo interesse, ma il braccio della mora la trattenne dall'assalto.

<<Oh no, te lo scordi! Non dobbiamo farci notare, te lo sei forse dimenticata? Direi che abbiamo già dato abbastanza nell'occhio all'entrata>> disse Lilibeth rilasciando la presa, incrociando le braccia davanti al proprio petto.

Delia la fissò imbronciata, facendo arricciare il proprio naso e imitando la posizione dell' amica <<Uffa Lilibeth, possibile che tu non voglia rendermi felice dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per poter entrare? Mi meraviglio di te, pensavo fossi mia amica>> disse imitando gli occhi di un cucciolo ferito.

A quella vista la rossa rilassò il viso e sospirò, dopodiché indicò la torta e spiegò

<<Delia, ragiona. Lo sai che metto al primo posto la nostra felicità, perciò ti impedisco di avvicinarti alla torta. L'Imperatore e la sua famiglia non sono ancora comparsi e, di conseguenza, la festa non è ancora ufficialmente iniziata. Se noti nessuno ha ancora iniziato a ballare, sempre per il medesimo motivo, quindi abbi un po' di pazienza e attendi l' arrivo di sua maestà>>

Come si dice, parli del diavolo e spuntano le corna.

Si sentì il suono delle trombe rimbombare per l' intera sala da ballo e all' improvviso tutti tacquero di fronte alle figure annunciate da un paggio all' inizio della lunga scalinata.

LILIBETH - Il mistero della principessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora