6 • Il primo passo

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POV JIMIN

Siamo semplicemente rimasti sdraiati sul letto.

Junkook che mi sfiorava delicatamente i capelli mentre, ad occhi chiusi, cercavo di rendermi conto che era veramente tutto reale.

Avevo sognato per anni questo momento, e ora che mi trovavo a viverlo, mi rendevo conto che la sensazione di felicità era ancora più forte di quanto mi aspettassi.

"Perché sorridi?"

Alla sua domanda mi rendo conto di farlo veramente. Apro gli occhi e lo guardo ricambiare il mio sorriso.

"Tu perchè sorridi?"

Ridacchia "Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. Me l'hai insegnato tu"

Rido anche io, contagiato da lui "Beh, ora ti insegno che devi comunque rispondermi tu per primo"

Scuote la testa continuando a sorridere "Sorrido perchè tu sorridi. Sono felice quando sei felice. Tutto qui"

Mi sposto su di lui appoggiando le mani sul suo petto, con il mento su di esse, e mi prendo un momento per ammirarlo.

Anche se è il più piccolo del gruppo, con ben 2 anni di differenza tra me e Tae, ha sempre dimostrato con la profondità delle sue parole e azioni, che la sua età non dimostra affatto la sua maturità.

Lui non smette di sorridere e nemmeno io.

Sento una sua mano scorrermi lenta sulla schiena.

Sospiro "A volte credo che tu non sia reale Jungkook"

"Mi chiedo spesso la stessa cosa quando penso a te. Poi solitamente inciampi o cadi per terra e quando mi tocca aiutarti a rialzarti mi rendo conto che sei decisamente reale"

Scoppio a ridere, seguito subito da lui che ribalta poi le posizioni guardandomi da sopra, sostenendosi con un braccio vicino alla mia spalla.

"Ho scritto una canzone"

Aggrotto le sopracciglia confuso dal cambio repentino del discorso "Oh. Non vedo l'ora di sentirla allora. Quando l'hai scritta?"

Mi guarda attentamente prima di rispondere "In questi mesi. Parla di te"

Sbatto gli occhi stupito "Di me?"

Annuisce e si mette seduto allontanandosi di poco "Di te e di quello che ho provato in questi mesi"

Sospiro e mi metto seduto come lui.

"Vuoi ancora ascoltarla?"

Mi sistemo per arrivare a toccargli il viso con una mano "Ovviamente"

Mi sorride e appoggia un attimo la testa sulla mia mano, senza smettere di guardarmi. "Vieni allora"

Si alza, porgendomi una mano. La afferro subito, lasciandomi guidare nella sala registrazioni che abbiamo in casa.

"Ho registrato le voci separatamente, chiedendo ad ognuno dei ragazzi, in privato, di aiutarmi a provare una cosa che avevo in mente, ma di non parlarne ancora con gli altri finché non l'avessi finita."

Mi siedo sulla sedia che si trova al centro, mentre lui va a premere il tasto d'insonorizzazione, in modo che il suono possa riprodursi attraverso le casse, ma senza che gli altri di sotto sentano.

"Ora che ci rifletto Nam-Hyung e Hobie-Hyung mi hanno guardato in modo strano quando ho assegnato loro le strofe"

Gli sorrido in risposta scuotendo però la testa "Sei pazzo"

Lui si blocca un attimo e mi guarda serio "Forse"

Sospiro, per niente pronto ad ascoltare le parole che gli sono nate dal cuore a causa mia.

• COME TUTTO CAMBIÓ •        (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora