10 • Dolore

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POV JIMIN

"Ripetetemi come abbiamo fatto ad essere così idioti, perchè seriamente io non riesco a spiegarmi come siamo arrivati a fargli credere che non ci interessi così tanto la sua presenza nel gruppo. Lo abbiamo cresciuto da quando aveva solo 15 anni, ci siamo sostituti praticamente alla sua famiglia e l'abbiamo ferito così..."

Tiro su con il naso aumentando il passo.

"Non lo so Hyung, ultimamente stiamo sbagliando tutto con lui.. e lui invece non ha mai sbagliato niente con noi. Mi sento un schifo.."

Tae scoppia a piangere dietro di me ed io sussulto aumentando il passo, senza asciugarmi le lacrime che continuano a scendermi furiose sulle guance.

"Ragazzi per favore, così non riusciamo a restare lucidi, e dobbiamo esserlo per rimediare a questo casino" Hobie mi affianca per sussurrarmi ad un orecchio "Respira Jiminie"

Scuoto la testa passandomi veloce la manica per asciugarmi gli occhi.

Quando arriviamo all'entrata dello studio, spalanco la porta e corro sulle scale per salire ai piani superiori. Sento i miei compagni dietro di me che mi seguono altrettanto impazienti.

"Amore.."
Mi fermo così tanto velocemente vedendolo, che sento qualcuno inciampare dietro di me.

É rannicchiato sul letto, le coperte enormi che lo avvolgono.

Gli occhi chiusi tremano, mentre singhiozza disperato con le cuffie che gli impediscono di sentirci, probabilmente ascoltando una qualche nostra canzone.

Tentenno solo un attimo prima di arrancare verso di lui e cadendo sulle ginocchia a fianco del letto, comincio a chiamarlo.

Quando socchiude gli occhi e si volta lentamente verso di noi, mi sento morire.

I suoi occhi sono così rossi e gonfi..

Comincia a piangere ancora più forte nascondendo il viso tra le mani.

Mi siedo sul letto.
Le mani mi tremano mentre avvicino le mani alle cuffie per toglierle e stoppare la musica.
"Amore mio, ti prego.. Ascoltaci"

Scuote la testa continuando a tenere nascosto il viso.

"Amore.."

Mi sposto dietro di lui cercando di tirarlo a me "Guardami per favore, ascolta.."

Comincia a fare ancora più resistenza, scosso dai singhiozzi. "No no no no nononon NO NO!"

Le sue urla lacerano il mio cuore mentre riesco a stringerlo a me, il suo corpo che trema scosso da un pianto così disperato, da togliergli il fiato e fargli bruciare la gola, tanto che comincia a tossire.

"Amore ti prego calmati, calmati"
Mi appoggio al muro dietro di noi, tirandolo ancora di più a me; una mano sul suo petto e l'altra sulla sua fronte.

I nostri compagni sono rimasti a qualche metro di distanza. Non c'è più nessuno nella stanza che non stia piangendo.

Porta le sue mani sulle mie cercando di toglierle, ma non glielo permetto.. E mentre continua a singhiozzare disperato cercando di divincolarsi dalla mia stretta, comincio a sussurrargli nell'orecchio. "Amore, amore ti prego. Ti amo 'Kookie, sono qui, non ti lascio. Amore per favore.. Per favore, ti amo"

Non so quanto tempo realmente passi prima di sentirlo arrendersi alla mia stretta.
Ma quando sento il suo corpo perdere forza e abbandonarsi a me, sospiro esausto.

Comincio a disegnare lenti cerchi sul suo petto, sentendolo ancora scosso da forti singhiozzi e colpi di tosse, cercando di portargli sollievo o un pò di calore.

• COME TUTTO CAMBIÓ •        (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora