3] cambio casa

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Arrivata a casa, ci sono tutti, mio padre, mia madre e mio fratello intorno al tavolo in cucina.

Io:" ciao" dico e vado a sedermi sul tavolo insieme a loro.

Mamma:" com'è andata oggi a scuola?" Chiede facendo sembrare che sia tutto a posto, ma si capisce che c'è qualcosa che non va.

Io:" come al solito, ma adesso mi dite cosa avete?"chiedo e mia mamma scoppia a piangere, ma cosa é successo??

Papà:" dobbiamo dirti una cosa" dice, mentre vedo mio fratello che tiene lo sguardo basso.

Mamma:" tuo fratello..... lascia...la...casa..e...non torna... più" dice singhiozzando, ma che cosa vuol dire che mio fratello se ne va. Si ok che ho detto che volevo la camera tutta per me, ma non, non vederlo mai più.

Heric:" si me ne vado perché i nostri genitori o meglio ormai i tuoi non mi accettano più" dice e vedo un velo di tristezza passargli negli occhi.

Io:" ma come? cos'è successo?" Dico e mi accorgo che sto per piangere pure io ma mi trattengo e ricaccio indietro le lacrime.

Heric:" sono gay è per questo che me ne vado" dice e mi sale una rabbia nei confronto dei miei genitori, ma soprattutto verso mio padre, visto che lui non sembra cambiare di una virgola al pianto di mia madre e a quello di mio fratello che ha appena iniziato.

Io:" Papà mi fai schifo, come fai a cacciare tuo figlio di casa solo perché é gay?"

Papà:" lo faccio per l'onore della nostra famiglia, non possiamo farci vedere con un figlio così"

Io:" ma che onore c'è nel cacciare il proprio figlio di casa, se se ne va lui me ne vado anche io" dico seria e tutti iniziano a guardarmi come per capire se stessi scherzando, ma quando si accorgono che sono serissima abbassano di nuovo lo sguardo.

Io:" Heric dove pensavi di andare hai già trovato un posto??" Chiedo pensando seriamente di trasferirmi con lui.

Heric:" si pensavo di andare dal mio ragazzo, lui vive solo insieme a suo fratello"

Io:" bene allora sta notte dormiamo ancora qui, ma domani pomeriggio ce ne andiamo" dico seria facendo piangere ancora di più mia madre, invece mio padre inizia a sentirsi in colpa e in effetti quello era il mio intento, non mi fa per niente pietà, non si può trattare così una persona perché é gay.

Detto ciò vado in camera mia, e di mio fratello, per pensare a quello che é appena successo.

Dopo poco sento la porta aprirsi ed entrare mio fratello, ha gli occhi gonfi e rossi per via del pianto, e anche se non gli dimostro sempre affetto, io gli voglio benissimo, e vederlo così mi spezza il cuore.

Heric:" sembra che tu sia l'unica che non mi giudica per il mio orientamento sessuale" dice e viene a sedersi vicino a me sul letto.

Io:" non potrei mai giudicarti solo per questo, ma in che casa dobbiamo andare, cioè é vicina alla mia scuola?"

Heric:" si si, il fratello del mio ragazzo viene a scuola con te" oddio speriamo che almeno ci vado d'accordo.

Io: ma quanti anni ha, lo conosco?" Dico curiosa di sapere se dovrò passare un inferno, vicino a qualcuno con cui non vado d'accordo.

Heric:" si dovrebbe venire in classe con te si chiama Drake" dice e io inizio a sudare freddo, non può essere io non riuscirò neanche a stare un giorno in casa con Drake, va be' magari nella mia classe ci sono due Drake.

Io:"no aspetta andiamo a vivere nella famiglia Dallas?"

Heric:" si, ma come ho detto prima vivono da soli, perché i genitori sono morti qualche anno fa" dice, non ci posso credere andrò a vivere con Drake, ma se rimanessi qui, no quello che anno fatto i miei genitori é imperdonabile, non posso vivere in questa casa sapendo quello che hanno fatto.

Io:"oddio, da domani andrò a vivere nella casa del mio arcinemico, ma gli hai già detto che vengo anche io?"

Heric:" si si gli ho detto che vieni pure tu, loro hanno una casa grande ereditata dalla morte dei genitori"

Io:"ah ok, allora domani dopo scuola prendiamo le nostre cose e ce ne andiamo" dico, poi mi alzo per vedere l'ora, visto che anche se é solo il primo giorno di scuola ci hanno dato dei compiti.

Aspetta ma tu da quando fai i compiti?

Mi sono dimenticata che di solito non faccio i compiti, va be' aspetto che me li mandi Ginni.

Ma non ti ricordi che non siete più amiche?

Oddio é vero mi ero dimenticata pure di questo, va be' allora vuol dire che non li farò.
Tutta questa storia del cambio casa mi sta mandando fuori di testa.

Ad interrompere i miei pensieri é nostra madre che ci dice che é pronta la cena.

Io e mio fratello ci lanciamo uno sguardo per poi andarci a sedere a tavola, e a mangiare senza dire un parola.

Finito di mangiare tolgo il mio piatto e poi vado in camera mia senza neanche dire una parola.

Cerco di dormire, ma ho troppi pensieri nella testa, mi aspettavo che almeno il primo giorno non sarebbe successo niente e invece domani cambio casa, non ho più le mie amiche e devo fare amicizia con l'unica persona che odio di più al mondo, ma adesso che ci penso mi é venuta in mente un idea per riprendermi le mie amiche.

Mentre escogito un piano, mi addormento sfinita dalla giornata passata.

Una storia come tante altreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora