2] diventate amici?

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Drake:"cosa c'è Elvis vorresti essere al suo posto?"dice indicando quella seduta sopra di lui, ma io mi chiedo deve iniziare a rompere già dal primo giorno.

Beh ricordati che tu volevi attaccarlo per prima, solo che Ginevra ti ha bloccata.
Dice la mia coscienza.

Tu stai zitta ci mancavi solo tu.

Io:"ma certo che no, mi dispiace solo per lei che deve accontentarsi di uno come te"
Dico per poi sedermi al mio tavolo.

Drake:"in che senso uno come me? Un figo?"

Io:" no un puttaniere che usa le ragazze"
Dico e inizio a mangiare, i nostri tavoli non sono molto distanti quindi non dobbiamo urlare, ma abbiamo comunque tutti gli occhi puntati addosso, ma a me non me ne frega più di tanto.

Drake:" io non uso le ragazze, stupida"
Dice e io mi sento che sta per iniziare lo scambio di insulti.

Io:"scemo"

Drake:"scema"

Io:"coglione"

Drake:"cogliona"

Io:" cosa fai, ripeti quello che dico"

Drake:" no, dico quello che dici tu al femminile"

Io:" ok, stupido"

Drake:"ma stupida sarai t-"
Non riesce a finire la frase che le mie due migliori amiche si alzano stufe del nostro litigare, e siamo solo all'inizio dell'anno.
Mentre tutti gli altri ci guardano divertiti dalla situazione, invece quella che é sopra a Drake mi sta guardando male.

Marghe e Ginni:" adesso basta é da anni che vi comportate come dei bambini, crescete un po'" dicono prima di uscire dalla mensa, nel mentre che mi alzo mi chiedo, ma come hanno fatto a dire una frase così lunga contemporaneamente, si sono messe d'accordo.

No ma io mi chiedo, le tue amiche ti stanno l'asciando da sola e tu ti metti a pensare a ste cose...

Decido di ignorare la mia coscienza ed esco subito dalla mensa alla ricerca delle mie amiche.

Ok si forse ci comportiamo da bambini ma non é colpa mia se mi istiga così, si io potrei fregarmene ma é una cosa più forte di me é come se avessi bisogno di insultarlo.

Appena trovo le mie amiche inizio a scusarmi.

Io:" scusate ragazze, ma ha iniziato lui e lo sapete che quando fa così per me é impossibile non ascoltarlo"

Ginni:" lo sappiamo ma é da troppo tempo che va avanti così, ci siamo stufate vero Marghe?"

Marghe:"si ha ragione Ginni, abbiamo sopportato per un po', ma adesso basta"
Dice confermando quello che ha detto Ginevra. Io invece non so più che fare non voglio perdere le mie amiche ma non riuscirò mai a non stuzzicarlo.

Io:" lo so, ma cosa posso fare per farmi perdonare?" Chiedo un po' intimorita de quello che potrebbero farmi fare.

Ginni:"non so puoi provare a diventare sua amica non so, conoscetevi meglio e smettetela di stuzzicarvi" dice tranquillamente come se non mi avesse appena chiesto quello che mi ha appena chiesto.

Io:" ma come fate a chiedermi una cosa del genere, lo sapete quanto lo odio, non posso fare quello che mi avete chiesto, mi dispiace"

Marghe:" Bianca devi scegliere o provi a diventare sua amica o noi non saremo più tue amiche" ma perché devono farmi questo, lo sanno che per me é una cosa impossibile.

Io:" fatemici pensare almeno"

Ginni:" va bene ma entro dopodomani vogliamo una risposta, fino a quando non ci dirai qualcosa non saremo più amiche" ma sul serio spero sia uno scherzo come fa a dire una cosa del genere, poi solo per delle cose così stupide, ma non voglio fare peggiorare ancora di più la situazione, quindi annuisco semplicemente e me ne vado in classe.

Durante le ultime lezioni non ascolto molto, ho un sacco di pensieri, come hanno potuto chiedermi una cosa del genere, e poi se accettassi cosa devo fare comportarmi come se gli ultimi anni di insulti non fossero mai passati.

Ad interrompere i miei pensieri é la campanella, questo vuol dire che é finito questo giorno terribile di scuola, ed é solo il primo. Io non credo che sopravviverò ancora, non sono una persona che piange spesso ma adesso l'unica cosa che vorrei fare é piangere.

Ma che poi non potevano dirmelo l'anno scorso che era un problema per loro che io avessi un arcinemico, ci siamo sempre detti di tutto e loro ci guardavano divertite mentre ora da un momento all'altro é cambiato tutto, qui c'è sotto qualcosa.

Speriamo che almeno a casa ho belle notizie.

Una storia come tante altreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora