-JIMIN-
Il cielo sopra di loro era coperto da dense nuvole nere. C'era poco vento, ma l'aria era fredda anche sotto il mantello che Yoongi gli aveva dato qualche giorno prima, quando si era accorto che quello che aveva rubato nella casa abbandonata al villaggio era troppo leggero per ripararlo dal gelo della notte.
Si strinse nella stoffa pesante con un brivido, cercando di avvicinarsi al corpo dell'apprendista seduto accanto a lui nel tentativo di scaldarsi in un contatto con l'altro; senza dover dire una parola e senza nemmeno voltarsi verso di lui, Yoongi scostò il braccio aprendo il proprio mantello e rimase fermo fino a quando Jimin non si sistemò comodamente contro di lui, per poi appoggiare il braccio sopra le sue spalle, l'avambraccio a ciondolare vicino al petto del bardo mentre con l'altra mano sistemava il mantello in maniera quasi incurante per far sì che coprisse completamente entrambi. Non cercò di trattenere il sorriso che gli nacque in volto, accompagnato da una sfumatura di rosa che fu sicuro si accentuò considerevolmente quando Yoongi inclinò lievemente il viso verso di lui e gli rivolse un languido sguardo.
Jimin sospirò felice e si accoccolò contro di lui come un gatto, beandosi delle lievi carezze che Yoongi gli stava lasciando sul petto e ricambiando il gesto sfiorando il muscolo teso della coscia del ragazzo, appoggiando poi la testa nell'incavo del suo collo e rivolgendo lo sguardo di fronte sé. Si perse ad ascoltare la voce di Seokjin mentre raccontava qualcosa sulla loro vita da guardie che, però, non riusciva a contestualizzare dato che non aveva seguito il filo del discorso, e venne quasi fatto cadere dalle nuvole quando incontrò lo sguardo di Hoseok al di là delle fiamme arancio del falò.
Lo stregone sorrideva ad ogni enfasi della guardia, accennando con la testa di continuare a parlare e portandosi di tanto in tanto una mano a nascondere la bocca per non ridere in maniera troppo indecorosa; eppure nessuno dei suoi sorrisi parve mai arrivare fino agli occhi, fissi in maniera inquietante su Jimin ogni qualvolta si lasciava andare ad effusioni troppo ravvicinate con Yoongi.
"Minie, rilassati." gli sussurrò Yoongi all'orecchio, avendo notato con ogni probabilità che Jimin si era irrigidito sotto lo sguardo impassibile dello stregone "Gli passerà. Hoseok è geloso di tutte le sue cose."
Jimin si accigliò e si scostò dal ragazzo quel poco che gli bastò per guardarlo in volto "Yoongi, tu sei una persona, non una cosa."
Yoongi strinse le labbra in un sorriso spontaneo che scaldò il cuore di Jimin, e passò piano le dita tra i suoi capelli - ancora rosa - fino a fermarsi ad accarezzare le ciocche più corte sulla sua nuca.
"Gli parlerò." concluse l'apprendista, tornando a prestare la propria attenzione a Seokjin - che parlava veloce almeno quanto i truffatori che giravano nei bordelli per tentare di rubare i quattrini ai frequentatori dei locali - con le guance rosse per aver dato in escandescenza. No, non stava discutendo, si rese conto Jimin dopo qualche secondo ad osservare il ragazzo, Seokjin sembrava essere a pochi istanti dall'iniziare una rissa. E, dal modo in cui Hoseok fece roteare gli occhi, lui sembrava essere la probabile causa di tutta quell'agitazione.
"Namjoon, lasciami-" borbottò Jin quando l'altro ragazzo lo tenne fermo per le spalle per impedirgli di alzarsi in piedi.
"Jin-Hyung, ma cosa ti prende?" lo interruppe lui, guardando il suo volto come se avesse potuto leggervi una risposta chiara e concisa e facendo rovesciare la sua ciotola con la bevanda calda accanto a quella vuota ai piedi di Seokjin, uguale a quella che Yoongi si era appena portato alle labbra e a quella che Jimin non aveva ancora sfiorato "Perché ti comporti come se fossi ubriaco?"
"Perché lo è." spiegò lo stregone con un lieve sorriso ironico sulle labbra, gli occhi di Namjoon e Jimin che saettarono su di lui mentre Yoongi continuava a bere dalla sua ciotola con un piccolo ghigno a piegargli le labbra "Ho versato mezza fiaschetta di Soju nella tisana e lo ha bevuto tutto senza nemmeno respirare."
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Dark Wings - TAEKOOK
FanfictionLa magia è imprevedibile. Una forza con la quale è meglio non scherzare, bandita dal regno governato dal sovrano Jeon che si professa un re buono e giusto, dedito alla tutela dei propri sudditi di fronte ad un potere tanto pericoloso. Il principe Ju...