21. Long time no see

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-JIMIN-

Caos.

Quella era l'unica parola che poteva descrivere la scena che continuava a ripetersi davanti agli occhi di Jimin nonostante si stessero allontanando frettolosamente dalla piazza di Busan. Un caos rumoroso e asfissiante, che aveva l'odore della paura della gente ed i colori scuri e morti dell'angoscia che aveva regnato sovrana in quegli interminabili minuti; le persone che strillavano e correvano lontane dalla pira, la confusione che seguiva le urla di dolore del Re avvolto dalle fiamme blu, il fuoco che divampava improvvisamente ai piedi di Jungkook, lo avevano scosso a tal punto da sentirsi ancora gli arti tremare come nell'inverno più rigido. 

E Jimin aveva capito fin da subito che tutto quello a cui aveva assistito era stato qualcosa di terribilmente straordinario. O, almeno, lo aveva capito nel momento in cui le ali di V si erano fatte forzatamente spazio tra la folla terrorizzata ed avevano alzato il ragazzo in volo nel tempo di un ansimo, oscurando i popolani come una nuvola di pioggia e atterrando davanti alle alte vampate blu come se la piazza che lo separava dal principe fosse stata un ostacolo inesistente.

Era stato gettato a terra dalle ali di V, ma il suo primo istinto era stato quello di alzarsi e correre verso i due ragazzi incurante delle sue caviglie doloranti o della marea di persone che spingeva contro di loro per scappare da quell'essere; e lo avrebbe fatto, se solo Jin non lo avesse afferrato per un braccio e trascinato lontano dalla piazza nello stesso momento in cui l'intero palco della pira veniva scosso dalle ali del demone mentre si alzava in volo con Jungkook tra le braccia.

Si confusero tra la gente urlante, seguendo la fiumana di corpi che cercava di barricarsi nelle proprie case tra preghiere strozzate ed imprecazioni al demonio, Jimin e Namjoon trascinati da Seokjin che cercava con ogni suo sforzo di evitare le guardie reali che tentavano inutilmente di riportare la calma tra la folla. Quando arrivarono nei pressi della catapecchia che avevano occupato fino a poche ore prima, Jimin sentì la presa di Jin farsi più salda sul suo braccio e la corsa farsi più frenetica, ed ansimò confuso quando il ragazzo cominciò a correre a perdifiato lungo il sentiero infangato che portava al limitare del bosco. 

Non si fermarono nemmeno una volta oltrepassato il confine degli alberi, continuando a correre in mezzo ai tronchi e agli arbusti del sottobosco inciampando ad ogni radice d'intralcio, sbattendo le spalle contro le cortecce e scacciando nugoli di moscerini ed insetti che sostavano indisturbati nell'aria fredda della mattina.

La caviglia di Jimin cedette improvvisamente e si ritrovò a terra in una pozza di fango, trascinando con sé Jin che cadde malamente accanto a lui; Namjoon fece passare un braccio attorno alla vita di Jimin stando attendo a non mettere pressione sui propri avambracci, alzandolo da terra e sostenendolo mentre, con l'altro braccio, aiutava Jin a rimettersi in piedi.

"Fermi." ansimò Jimin quando la mano di Jin si posò sul suo fianco per non far gravare il suo peso completamente sulle braccia ferite di Namjoon. I due sembrarono non sentirlo e accelerarono il passo, trascinando le punte dei piedi di Jimin come se si fosse trattato di un sacco degli avanzi della cucina reale.

"Fermatevi." ripeté a voce più alta, provando a scalciare con la gamba sana ma ottenendo scarsi risultati data la differenza di altezza tra lui e le due guardie "Kim, ho detto di fermarvi."

Nulla. Lo stavano ignorando e Jimin non sopportava quando la gente lo ignorava, soprattutto nel momento in cui il suo migliore amico era in pericolo e due guardie reali lo stavano allontanando di proposito da Busan.

"SeokJin, Namjoon, cazzo! Fermatevi!" strillò il bardo sgomitando e spingendosi in avanti, riuscendo a liberarsi dalla presa dei due e cadendo nuovamente a terra attutendo l'impatto con i palmi delle mani. Sibilò per la scossa di dolore della brutta caduta e si girò per sedersi a terra, ritrovando gli sguardi delle due guardie puntati su di lui.

Dark Wings - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora