-JUNGKOOK-
Jungkook sbatté lentamente le palpebre, la bocca socchiusa che non riusciva ad emettere alcun suono e la gola bloccata da un nodo che a malapena lo faceva respirare. Guardò Hoseok come se lo stesse vedendo per la prima volta, osservando la piega confusa delle sue sopracciglia mentre inclinava la testa nel ricambiare il suo sguardo.
Soomin. Il nome della ragazza era Soomin.
Quante probabilità c'erano che si trattasse di un'altra persona? Era possibile che ci fossero state due ragazze con lo stesso nome nella stessa Corte poco più di vent'anni fa? Poteva davvero essere una semplice e banale coincidenza?
Per quanto cercasse di convincersene, aveva la sensazione che che la risposta sarebbe stata negativa.
"Non è possibile." mormorò Namjoon, continuando ad alternare lo sguardo da lui allo stregone.
"Cosa succede?" sentì domandare Yoongi, scorgendolo fugacemente sporgersi verso Jimin "Perché avete tutti l'espressione di chi ha appena visto un fantasma?"
Jimin respirò pesantemente e Jungkook sentì il peso dello sguardo del bardo sulla propria pelle "La Regina... La madre di Jungkook si chiamava Soomin."
Fu solo allora che l'espressione di Hoseok mutò, distendendosi in una maschera inespressiva prima di impallidire e sgranare gli occhi con aria stordita.
"Cosa...?" bisbigliò lo stregone, facendo un passo indietro come se l'equilibrio gli fosse improvvisamente venuto meno "Soomin... Lei era..."
Yoongi guardò Hoseok e Jungkook con le sopracciglia inarcate "Come è piccolo il mondo-"
"Come è possibile?" disse Jin parlando sopra la voce dell'apprendista "C'era un'intera scorta a sorvegliarla..."
Seokjin continuò a farfugliare parole che Jungkook non riuscì a cogliere, troppo impegnato a contenere il proprio corpo dall'esplodere proprio sotto gli occhi dei presenti, lo sguardo che – seppur ci stesse provando con ogni suo briciolo di forza – non riusciva a lasciare il viso dello stregone se non per un breve attimo, istante nel quale i battiti del suo cuore sovrastarono ogni rumore attorno a lui.
Si costrinse a chiudere gli occhi e a voltarsi di scatto, cominciando a camminare sui piedi instabili per allontanarsi e per pensare; c'erano così tanti pensieri che ronzavano nella sua testa, così tante ipotesi che aveva vagliato nel corso della sua vita, così tanti dubbi e domande che non avevano mai avuto una risposta degna di tale nome, che Jungkook sentì la propria testa pulsare dolorosamente mano a mano che il suo cervello lavorava faticosamente. L'unica certezza che aveva era che in quel momento avesse bisogno di pensare. Di pensare e di stare da solo.
"Aspetta." esclamò Hoseok con voce alta ma tremante, raggiungendo Jungkook e posando una mano sulla sua spalla "Soomin... Come sta? Ha mai parlato di me? Come posso vederla senza-"
"È morta." mormorò Jungkook, sentendo la presa di Hoseok – la presa di suo padre – irrigidirsi sulla sua spalla; lottò contro le sue stesse lacrime e impedì loro di rigargli le guance, abbassando la testa fino a che i capelli non gli coprirono gli occhi "La mamma è morta anni fa."
Riuscì a muoversi solamente quando lo stregone fece scivolare la mano dalla sua spalla, continuando a camminare senza voltarsi finché non oltrepassò il confine degli alberi, fermandosi solo quando ormai riusciva a percepire la magia della barriera sulla sua pelle.
Si fermò ansante con le braccia e le gambe che tremavano, e si aggrappò al tronco di un albero per reggersi in piedi. In un riflesso istintivo, Jungkook tirò un pugno contro la corteccia ruvida del pino, il braccio scosso da una improvvisa fitta di dolore che sembrò rendere momentaneamente la sua mente di nuovo lucida. Continuò ad infierire sull'albero, ogni stilettata di dolore era un passo sempre più vicino dal riacquistare in parte il controllo su di sé e sul proprio corpo, fermandosi solamente nel momento in cui le sue nocche cominciarono a segnare di rosso il legno rovinato della corteccia.
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Dark Wings - TAEKOOK
FanfictionLa magia è imprevedibile. Una forza con la quale è meglio non scherzare, bandita dal regno governato dal sovrano Jeon che si professa un re buono e giusto, dedito alla tutela dei propri sudditi di fronte ad un potere tanto pericoloso. Il principe Ju...