23. The world is caving in

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-TAEHYUNG-

"Credo che stavolta abbia funzionato."

Jungkook aprì gli occhi e alzò lo sguardo sorpreso su di lui, sporgendosi in avanti e posando le mani a terra davanti le ginocchia incrociate.

"Davvero?"

Il demone si scostò i capelli dal viso con un gesto pigro della testa, facendo cenno verso un punto alla propria destra "Le foglie, lì. Si stavano muovendo."

Il ragazzo si guardò attorno con fare ansioso, posando nuovamente lo sguardo su Taehyung dopo attimi di affannosa ricerca.

"Ah, no." continuò Taehyung quando le foglie che credeva aver visto magicamente levitare tornarono a terra con un leggero fruscio dopo aver volteggiato a qualche spanna dal terreno "Era solo il vento."

L'entusiasmo sul viso di Jungkook scemò di colpo ed il ragazzo richiuse gli occhi, chinando la testa tra le spalle e sospirando con esasperazione. Taehyung represse un sorriso intenerito, reclinando la testa all'indietro fino a quando non sentì la durezza della pietra sulla nuca; si era mosso poco o nulla da quando si erano svegliati, il corpo rigido e fastidiosamente debole che sembrava non avere la minima intenzione di collaborare.

Il malessere che lo aveva accompagnato da quando era arrivato sulla terra era tornato con una tale prepotenza che trovava difficile persino alzarsi in piedi, trovandosi così costretto da Jungkook a rimanere seduto con la schiena appoggiata alla parete della caverna per evitare che perdesse di nuovo l'equilibrio e cadesse a terra con la stessa grazia del giorno prima. Il suo stomaco affamato bruciava e gorgogliava, acute fitte al petto gli mozzavano il fiato ad ogni più lieve respiro e, cosa che lo turbava più di qualsiasi altro sintomo, non era più in grado di ritrarre le ali.

Aveva provato qualsiasi cosa, ma ogni tentativo era risultato vano ed uno spreco delle poche e preziose energie che gli erano rimaste in corpo; sentiva le proprie ali accasciate sul terreno umido accanto a sé come avrebbe potuto sentire il palmo della sua mano, percependo il loro peso gravare sui muscoli tesi della sua schiena e continuando a farlo scivolare sulla parete, costringendo in continuazione Jungkook ad aiutarlo a rimettersi seduto. Una situazione estremamente umiliante ed imbarazzante, secondo la non così modesta opinione di Taehyung.

Jungkook si pulì le mani sui pantaloni, il viso ancora chino in avanti e nascosto dai capelli; Taehyung rimase in silenzio, concentrandosi sui movimenti del proprio petto mentre respirava faticosamente, lo sguardo incollato sulla figura di Jungkook davanti a lui.

"Non ce la faccio." mormorò Jungkook strofinando una mano sul viso.

Taehyung aggrottò le sopracciglia "Cosa stai dicendo?"

"Non ce la faccio." ripeté il principe, alzando la testa e posando lo sguardo vacuo su un punto oltre le spalle di Taehyung "Non riesco a sentire più niente. Tu senti qualcosa?"

Taehyung raddrizzò la schiena "No, ma sai perfettamente perché non riesco a sentire nulla."

"Sì, perché evidentemente non ho alcun potere." sbuffò Jungkook, tirandosi indietro i capelli con un movimento nervoso delle mani "Che cosa stupida da pensare-"

"Certo, ed io non ho mai torturato un'anima umana." lo interruppe ironico Taehyung "Riposati e riprovaci, è inutile continuare se non sei concentrato."

Jungkook alzò un sopracciglio con fare infastidito "Non è la concentrazione che mi manca, è questa cazzo di magia che sembra non voler uscire. Di cosa diamine ha bisogno? Di un invito scritto? Beh, mi spiace ma ho lasciato piuma, inchiostro e pergamena nel mio studio, e vorrei evitare di farmi trapassare da parte a parte proprio ora che sono riuscito ad andarmene da lì-"

Dark Wings - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora