era notte, e deaton aveva chiamato urgentemente Derek dicendogli che sapeva come ritarsformarmi, bastava il ruggito di in alfa, e così lui fece. si trasformò e Ruggì, infatti in pochi istanti avevo ripreso, anche se completamente nuda, la mia forma umana. mio fratello corse ad abbracciarmi e mi lasciò la sua felpa, "finalmente" disse riabbracciandomi dopo che mi fui vestita, "eddai, Micca ero partita per chissà dove" dissi ridendo e staccandomi dall'abbraccio per poi andare verso il mio alfa.
"grazie Derek..." dissi abbracciandolo.
"di nulla Crys" disse ricambiando. "vieni, andiamo a prendere qualcosa da metterti" disse Isaac e in pochi minuti eravamo a casa nostra. "ci eri già tornata?" mi chiese lui e io annuì "e tu?" chiesi "no, non ne ho avuto il coraggio... su entriamo" disse e così facemmo. ne approfittai per farmi una doccia bella lunga e rilassante, mi cambiai mettendo un semplice pantalone della tuta grigio e una maglia di mio fratello per poi buttarmi malamente sul letto cercando di dormire. stranamente fu un sonnellino tranquillo, che però venne interrotto da quell'idiota, a cui però voglio bene, di mio fratello. "dai, dobbiamo andare" disse, mi cambiai mettendo una tutina celeste per poi raggiungere mio fratello fuori casa.eravamo appena arrivati alla partita, Isaac aveva finalmente fatto una scelta decente, sarebbe rimasto e anche se avesse deciso di non farlo lo avrei legato a una colonna pur di non farlo andare via. mi sedetti affianco a Lydia che mi rivolse un piccolo sorriso per poi riconcentrarsi sulla partita, "stiles è in campo?" chiesi sbalordita. "già" disse lo sceriffo. "e come, come sta andando?" domandai guardandolo mentre mio fratello entrava in campo. "è stiles..." disse Lydia ridacchiando cosa che feci anch'io. "come sta Isaac?" mi chiese melissa "bene, bene" dissi io sospirando il secondo che ho detto, lei stava per chiedermi qualcos'altro ma il coach fischiò facendoci portare la nostra attenzione sul campo. Isaac attaccò un paio della sua stessa squadra così che Scott potesse entrare in campo. dopo poco vidi Jackson placcare mio fratello e Scott corse verso di lui dato che era ancora steso a terra mentre io mi alzai in piedi e lo guardai preoccupata, capii in poco tempo che Jackson lo aveva paralizzato. melissa andò verso Scott mentre io pochi minuti dopo che lei era tornata decisi di andare da mio fratello dato che avevo una sensazione davvero brutta e dopo pochi secondi venni seguita da Scott. "dove sono" dissi guardandolo e iniziando ad innervosirmi. "gli spogliatoi" mi rispose e ci dirigemmo in tutta fretta lì arrivando alle spalle di Gerald.
"non toccate mio fratello" urlai atterrando uno dei due uomini, mentre Scott atterrava l'altro, ma Gerald sparì in poco tempo senza che nemmeno ce ne accorgessimo. abbracciai mio fratello come a non volermi staccare più. "sto bene sta tranquilla" disse staccandosi appena dall'abbraccio. "come sei tornata normale?" mi chiese Scott mentre io tornavo verso il campo, "te lo spiego più tardi" dissi ricominciando a correre. arrivata al campo vidi stiles segnare e quando incrociai il suo sguardo lo vidi ricambiare al sorriso che avevo fatto, mi diressi verso di lui per abbracciarlo e lui fece lo stesso venendomi in contro dato che in quel momento il tabellone aveva suonato la fine della partita, ma le luci si spensero improvvisamente. rimasi immobile, spaventa, finché non si riaccesero e poi affiancai Scott nel cerchio che si era formato attorno a Jackson. non prestai attenzione a quello che dicevano, stavo cercando stiles con lo sguardo e poco prima che potessi dire qualcosa sentì lo sceriffo urlare. "dov'è mio figlio? dov'è stiles? dov'è finito mio figlio".
Isaac mi strinse la mano e nel mentre sentimmo l'ambulanza arrivare. "vieni, dobbiamo andare" mi sussurrò all'orecchio poco prima che tutta la squadra andasse negli spogliatoi assieme a dei poliziotti, aspettai che tutti uscissero e poi entrai vedendo Scott gettare a terra lo sportello dell'armadietto di Stiles. "delicato" dissi sarcasticamente affiancando mio fratello. "quindi seguiremo l'ordore?" chiese Isaac mentre Scott mi passava una scarpa. "si tutti e tre" rispose. "Scott... non annuseró mai una scarpa" dissi ridandogliela in mano e prendendo la camicia che aveva in mano facendogli alzare gli occhi al cielo. "e perché lei la camicia e io la scarpa?" chiese ancora mio fratello ma prima che qualcuno potesse rispondere la mia attenzione si focalizzò su Derek. "dobbiamo parlare" disse lui guardando Scott e poco dopo da dietro di lui fece il suo ingresso Peter "tutti insieme" disse quest'ultimo, "non è possibile" disse Scott, "tu non dovresti essere morto?" chiesi guardando il mio alfa. "e tu chi sei e come lo sai" mi chiese Peter. "si dice in giro" dissi facendo spallucce guardandolo ignorando la prima domanda. "e comunque questo che significa?" chiese ancora Scott guardando il non-morto. "sai ho pensato la stessa cosa quando ti ho visto parlare con Gerald dallo sceriffo" disse l'alfa, "aspetta un secondo, lui ha minacciato di uccidere mia madre, dovevo parlargli, che altro avrei dovuto fare?" gli rispose il beta. "sono d'accordo con scott, per una volta" disse Peter guardando il nipote, che si girò a guardarlo "hai visto sua madre, è uno schianto" aggiunse poi. "chiudi la bocca" dissero Scott e derk all'unisono mentre io ridacchiai. "scusate ma lui Chi è?" chiese mio fratello. "è Peter, lo zio di derk" rispose Scott. "tempo fa ha cercato di ucciderci, noi gli abbiamo dato fuoco e derk gli ha squartato la gola" disse Scott guardando i due di fronte a noi. "ciao" disse Peter con un tono basso. mentre mio fratello fece in sorriso quasi ironico "buono a sapersi" disse poi. "perché è, insomma vivo?" chiesi io. "per farla breve lui sa come fermare Jackson, potrebbe salvarlo" mi rispose l'alfa. "beh è interessante, a parte il fatto che, Jackson è morto" disse mio fratello. "come?" chiese Derek. "è così, è successo sul campo" rispose Scott mentre l'alfa di girò a guardare suo zio che teneva lo sguardo perso nel vuoto. "perché a voi non sembra una buona notizia?" chiese ancora mio fratello. "perché... la morte di Jackson, non può essere accientale" disse peter. "gerald, voleva ucciderlo" continuò. "perché?" chiedemmo io e Derek nello stesso istante. "è quello che dobbiamo scoprire, e credo proprio che la possibilità di farlo stia svanendo" disse Peter avanzando di quale passo. "velocemente" aggiunse...
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𝗙𝗿𝗼𝗺 𝗮𝗳𝗮𝗿 ▸ 𝑇𝑒𝑒𝑛 𝑊𝑜𝑙𝑓
Fanfiction𝙞 𝙡𝙤𝙫𝙚 𝙮𝙤𝙪, 𝙗𝙪𝙩 𝙛𝙧𝙤𝙢 𝙖𝙛𝙖𝙧, 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒆𝒔 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒊𝒏𝒔𝒌𝒊 ━━━━━━━━ 𝔱𝔢𝔢𝔫 𝔴𝔬𝔩𝔣 𝔣𝔞𝔫 𝔣𝔦𝔠𝔱𝔦𝔬𝔫 𝗰𝗿𝘆𝘀𝘁𝗮𝗹 𝗹𝗮𝗵𝗲𝘆, una ragazza con un passato pieno di problemi, le violenze del padre, i piccoli problemi di salu...