𝐠𝐨𝐨𝐝𝐛𝐲𝐞 𝐁𝐞𝐚𝐜𝐨𝐧 𝐇𝐢𝐥𝐥𝐬, 19

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"quindi te ne vai" mi chiese Liam abbracciandomi, "si..." dissi senza aggiungere altro dato che non saprei come giustificare con loro il fatto che me ne sto andando per voler star lontano dal mondo del sovrannaturale per un po'.

"devi chiamarmi, tipo 3 volte al giorno" disse Mason cominciando a sclerare,"anche 4" risposi ironica. "non sto scherzando" urlò lui di rimando. "brutta stronza devi raccontarmi qualcosa" esclamò Hayden arrivando al mio fianco seguita da Lydia.

"Lydia come hai fa-" dissi sapendo benissimo che la biondo-fragola aveva spifferato del mio bacio con Stiles a Hayden, ma mi rimaneva ignoto come lei avesse fatto a scoprirlo. "beh stiles ti fissa, sorride come un ebete e l'ho sentito mentre lo raccontava a Scott" mi interruppe lei con un sorriso in faccia. feci scattare lo sguardo verso l'armadietto di stiles e infatti lo beccai a fissarmi, mi fece un sorriso che ricambiai. "noi vi lasciamo a discorsi da ragazze" disse Liam e dopo averci posato un bacio sulla guancia se ne andò seguito da Mason. "ma io, io non posso mettermi con lui" dissi appoggiandomi agli armadietti dietro di me. "ma che dici, ora che vi siete baciati non puoi lasciare perdere tutto così" mi rimproverò Hayden. "e invece si... io starò via per chissà quanto, non posso permettergli di aspettarmi, non voglio lo faccia" dissi riguardando nella sua direzione. Lydia seguì il mio sguardo e sorrise nel vedere come lo guardavo, "anche se glielo imponessi, non lo farà mai. non fa altro che parlare di te. e anche se hai detto che te ne andrai è disposto a fare di tutto pur di non perderti" mi disse la rossa in un sorriso dolce. "sei, sei seria?" chiesi con gli occhi lucidi, "mai stata più sincera" disse lei. "beh Lydia, mi stavi dicendo di quel negozio in centro" chiese Hayden trascinando via la rossa mentre io le guardai confuse ma poco dopo seguendo lo sguardo delle due ragazze vidi Stiles venire verso di me. "ei" disse rimanendo a pochi centimetri di distanza da me. "ei" dissi ricambiando il sorriso che mi fece. "come, come stai?" chiese, "bene, direi bene" dissi abbassando lo sguardo. "senti, ti va di saltare scuola. insomma è il tuo penultimo giorno qua, quindi si, vorrei passarlo con te. poi devo, devo dirti una cosa" disse grattandosi la nuca imbarazzato. "si.. va bene" risposi per poi iniziarlo a seguire fuori da scuola.

"dove stiamo andando?" chiesi quando lo vidi prendere una strada che mi sembrava sconosciuta "alla riserva... nel punto in cui ci siamo incontrati una delle prime volte che abbiamo parlato" disse sorridendomi, sorrisi anch'io e mi misi a guardare fuori dal finestrino senza dire una parola, quel silenzio era così piacevole. arrivammo dopo circa dieci minuti e dopo essere scesi dalla macchina decidemmo di fare due passi. "sai, è da quel giorno... quando Derek mi ha detto che ero la tua ancora. che mi sei entrata in testa" disse tutto d'un tratto sedendosi su un masso e invitandomi a fare lo stesso. "ed è un male?" chiesi preoccupata, "assolutamente no" disse girandosi verso di me. lo guardai attentamente e lui fece lo stesso con me. era un momento così dolce, un gioco di sguardi interminabile, che non poté che essere rovinato dal mio telefono che iniziò a suonare ripetutamente. lo sfilai e notai che era un numero sconosciuto quindi decisi di non rispondere.

"beh, tu invece mi sei in testa dalla prima volta che ti ho visto agli allenamenti di mio fratello. eri in panchina, e stavi urlando a Scott di cominciare a muoversi prima che Jackson si riprendesse il suo posto da capitano, eri così buffo. poi sei caduto dalla panchina, dio, non ho mai riso tanto" dissi ridacchiando ancora al ricordo mentre il mio sguardo era perso a fissare un punto non ben definito. "mi sento lusingato" mi rispose avvicinandosi con il viso al mio, senza pensarci due volte annullai quella distanza tra le nostre labbra iniziando un bacio delicato e passionale.

"di cosa mi dovevi parlare?" chiesi dopo che ci fummo staccati, anche se entrambi abbastanza contrariati, dal bacio. "della tua partenza" disse semplicemente. "stiles... sai che non cambierò idea vero?" chiesi guardandolo dritto negli occhi. "si..si purtroppo lo so... ma volevo comunque farti sapere, che ora che ti ho non ti lascio andare" disse tirandomi verso di lui e facendomi sistemare a cavalcioni su di lui. "sei, sei serio?" chiesi guardandolo. "si" rispose lui lasciandomi un veloce bacio, "io, io stiles non posso mi dispiace. ma non posso" dissi abbassando lo sguardo. "perché" chiese semplicemente ma con tono triste, "io... non posso chiederti una cosa del genere, di aspettarmi qui senza sapere nulla di me. io ho bisogno di allontanarmi da tutto questo, e per quanto faccia male, ho bisogno di allontanarmi da tutto, compreso tu. io... io non so quanto starò via, quindi non potrei mai chiederti di farlo, non lo meriti" dissi alzando lo sguardo nel suo con le lacrime che minacciavano di scendere da un momento all'altro. "Crystal... io ti aspetterò, per tutto il tempo che sarà necessario, non posso pensare di lasciarti andare... soprattutto non voglio. non ti voglio perdere. io ti aspetterò te lo prometto" mi risponde lui posandomi un bacio in fronte e attirandomi in un abbraccio. "me lo prometti sul serio?" gli chiesi mentre una lacrima mi rigava il volto. "io si te lo prometto... tu, tu me lo prometti?" mi chiese speranzoso. "si stiles, te lo prometto"  risposi posandogli un leggero bacio a stampo che lui puntualmente approfondì...

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"ci sentiamo quando atterri" disse mio fratello mentre ero tra le sue braccia. "mi raccomando, non dirlo a nessuno che continuò a chiamarti, del branco di Scott intendo... io, io..." non sapevo come continuare la frase ma mio fratello mi capì. "tranquilla" disse e mi posò un bacio in fronte per poi aiutarmi a caricare le cose sul taxi. "Scott e gli altri stanno arrivando" mi avvertí Isaac, "eccoci eccoci" urlò Lydia dopo nemmeno due minuti che li aspettavamo. "ciao piccolina" mi disse Derek abbracciandomi, lui lo strinsi forte a me, era il mio alfa e sentivo un legame forte con lui.

Liam, Hayden e Mason li stritolai tra le mie braccia. salutai il resto del branco di Scott compreso. fino ad arrivare a lui, lo guardai intensamente e lui fece lo stesso, poi d'improvviso mi prese il volto e mi baciò, così davanti a tutti, non me lo sarei mai aspettata sinceramente. in sottofondo si sentì un coro di schiamazzi e i gridolini eccitati di Lydia. appena ci staccammo scoppiammo entrambi a ridere prima che mi soffoccasse in un abbraccio.

"non dimenticarti di me d'accordo?" mi chiese con voce strozzata, "no te lo prometto, non lo farò" dissi guardandolo con gli occhi lucidi, salutai un'ultima volta tutti e salii in macchina, ma poco prima di chiudere la portiera del taxi avrei giurato di sentirlo parlare.

"ti amerò, ma da lontano. ma lo farò fino a quando non ti rivedrò" l'aveva detto, ma non ne ero sicuro, magari era la mia immaginazione che mi faceva pensare a stiles che mi dicesse quelle cose. magari mi sono confusa, ho capito male la frase e l'ho elaborata come credevo, eppure mi sembravano così reali...

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𝗙𝗿𝗼𝗺 𝗮𝗳𝗮𝗿  ▸ 𝑇𝑒𝑒𝑛 𝑊𝑜𝑙𝑓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora