𝐢𝐧 𝐚 𝐰𝐨𝐥𝐟, 10

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era notte e Derek stava trascinando me e Isaac alla clinica veterinaria, "che ci fanno qui?" chiese Scott aprendo la porta della clinica indicando me e Isaac. "mi servono" disse l'alfa semplicemente entrando. "non mi fido di lui" disse camminando dietro a Derek. "e di lei scusa?" chiese mio fratello allibito "ho avuto modo di fidarmi" disse semplicemente facendomi accennare un sorriso. "e comunque neanche lui si fida di te" aggiunse lui parlando di se stesso in terza persona seguendo Derek. "ma a derek questo non interessa affatto" disse l'afa fermandosi "dov'è il veterinario, ci aiuterà o no?" chiese appoggiandosi a un tavolo dietro di lui "dipende, il vostro amico, progettiamo di ucciderlo, o di salvarlo?" chiese deaton sbucando alle nostre spalle facendomi anche prendere paura. "ucciderlo" "salvarlo" dissero all'unisono Derek e Scott per poi guardarsi "salvarlo" ripeté Scott facendo fare una faccia scocciata a Derek. "di salvarlo" disse di nuovo. ci spostammo nella stanza delle visite e io mi ritrovai tra Scott e mio fratello. deaton posò un contenitore con delle boccette sul ripiano in ferro prima di prenderne una come a esaminarla. "attenzione a quello che tocchi" disse Derek tirando indietro la mano di Isaac. "allora, tu cosa sei? una specie di strega?" chiese mio fratello rivolto ad Alan mentre si appoggiava al tavolo. "no, io sono un veterinario" gli rispose ovvio facendogli rispondere a sua volta un 'oh' abbastanza ironico. deaton posò la boccetta che aveva in mano "sfortunatamente qui non c'è niente che potrebbe essere efficacie contro una tossina paralizzante" disse guardando derek. "qualche suggerimento?" chiese lui. "e se invece usassimo le maniere forti?" chiese Isaac facendomi emettere uno sbuffo per la sua insistenza infatti mi andai ad appoggiare al mobiletto dietro di me. "ci ha già provato" dissi rispondendo al posto dell'alfa. "gli ha quasi staccato la testa, argent gli ha svuotato addosso un intero caricatore.." continuai venendo interrotta poi da Derek "ma non ha funzionato" concluse lui al mio posto. "ma non ha mostrato qualche debolezza?" chiese il veterinario. "una, non sa nuotare" rispose l'alfa "questo vale anche per Jackson?" chiese di nuovo. "no, è capitano della squadra di nuoto" disse Scott. "quindi state cercando due persone" disse deaton riportando lo sguardo su Derek prima di andare a prendere qualcosa alle sue spalle. tornò da noi e ci mostrò una specie moneta, non la saprei descrivere, all'interno sembrava esserci raffigurato qualcosa. "un burattino, e un burattinaio" disse posando quel ciondolo sul tavolo. "uno ha ucciso il marito l'altro ha dovuto occuparsi della moglie, sappiamo perché" disse alzando lo sguardo su tutti. "per me Jackson non ne sarebbe capace" dissi venendo subito assecondata da Scott, "sua madre è morta incinta, forse è stata uccisa. non avrebbe lasciato che accadesse a qualcun'altro" continuò lui. "come sappiamo che non fa parte del gioco? il kanima uccide gli assassini" disse mio fratello pensieroso. "se Jackson uccidesse la madre, morirebbe anche il bambino" continuò "perciò tuo padre era un assassino?" disse Scott senza pensare facendomi alzare lo sguardo velocemente su di lui che stava fissando Isaac. "non ne sarei affatto sorpreso" disse lui pensieroso mentre Derek mi rivolgeva un'occhiata preoccupata, non riuscivo proprio a superarla. "un attimo" disse deaton "il libro, dice che sono legati giusto?" chiese "e se la paura dell'acqua non venisse da Jackson?" continuò. "quindi la paura di nuotare viene dal suo padrone" dissi ragionando. "esatto, se per caso qualcosa che ha effetto sul kanima..." iniziò prendendo un barattolo in mano e svitandolo, "lo avesse anche sul suo padrone?" concluse versando una strana polvere attorno al ciondolo di prima. "che vuol dire" chiedemmo io e mio fratello assieme. " che possiamo catturarli" disse Scott, "tutti e due" continuò mentre deaton annuiva.

stavamo per andarcene quando deaton mi chiese di parlare. mi spiegò cosa aveva in programma per Scott e Stiles, mi disse che avrei dovuto aiutare Scott, non sapevo come dargli il mio aiuto, ma ci avrei dovuto provare. "domani vieni prima dell'arrivo dei due, ho bisogno di parlare con te da sola. devo spiegarti delle cose che penso capirai molto bene" disse poco prima che me ne andassi facendo aumentare di molto la mia ansia.

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"che vuoi da Camden" dissi a stiles dopo averlo sentito parlare con Scott di mio fratello. "oh, ciao crystal. come, come va?" chiese sviando l'argomento è anche l'imbarazzo. "stiles" dissi duramente. "solo che mio padre mi ha parlato di lui" disse e io gli feci una faccia come per dirgli di farmi più informazioni, "sta cercando di trovare un nesso tra gli omicidi. i ragazzi morti hanno tutti 24 anni, ma rimaneva fuori tuo padre, non trovava un collegamento con lui. poi ha trovato il collegamento con tuo fratello" disse cercando di essere più delicato possibile "e lui quest'anno avrebbe 24 anni..." dissi appoggiandomi all'armadietto dietro di me."si beh, sai dirci qualcosa di lui?" chiese stiles. "cose del tipo?" chiesi non capendo di cosa avrei dovuto parlargli. "era un assassino?" chiese con un tono rude che mi ferì abbastanza. lo rimasi a fissare per pochi secondi, come fece anche scott, la sua domanda aveva lasciato spiazzati entrambi. "devo andare" risposi debolmente, "no Crystal aspetta" disse stiles fermandomi per un polso e facendomi girare verso di lui. "non hai risposto" disse dopo attimi di silenzio, come se non avesse saputo cos'altro dire. con gli occhi lucidi mi librai dalla sua presa e gli lasciai un sonoro schiaffo sulla guancia, poi uscii di corsa dalla scuola. non sapevo cosa fare, ma il fatto di avermi ricordato della morte Camden mi ha solo messo un'altro peso addosso, poi il tono con cui mi ha chiesto se fosse un assassino, mi ha ferito, non me lo sarei aspettata da Stiles.

"Cris aspetta" sentì urlami da dietro ma non ci prestai attenzione. avevo bisogno di allontanarmi da lì, il prima possibile. sentì due braccia fermarmi e stringermi a lui, quindi la mia schiena si scontrò con il petto di quello che capii essere mio fratello. "che ti prende" mi disse quasi urlando. "lasciami ti prego" gli risposi  quasi in lacrime. "controllati" mi urlò all'orecchio. "come" dissi non capendo e in quel momento mi accorsi che mi erano spuntati gli artigli. tentai in tutti i modi di ritirarli ma non ci riuscii, tanto che mi ritrovai completamente trasformata e in fuga nel bosco. per fortuna eravamo soli nel campo di Lacrosse, non penso che qualcuno avrebbe retto il fatto di essermi trasformata completamente in un lupo...

𝗙𝗿𝗼𝗺 𝗮𝗳𝗮𝗿  ▸ 𝑇𝑒𝑒𝑛 𝑊𝑜𝑙𝑓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora