mi svegliai nel cuore della notte per colpa del solito incubo che faccio ormai da giorni e decisi di andare da mio fratello, avevo un assoluto bisogno di lui. infatti dopo circa 10 minuti arrivai al deposito abbandonato. "perché ci serve il loro aiuto?" sentì chiedere da Isaac "perché ucciderlo è difficile, non sappiamo ancora chi sia" disse Derek uscendo dalla metro. "e loro si?" chiese Isaac "potrebbero, per questo ho bisogno che uno di voi si guadagni la loro fiducia" disse Derek continuando a parlare con Erica e Isaac senza avermi minimamente notata. "mh, di Scott o di Stiles?" chiese Erica guardandomi "di entrambi" rispose l'alfa. "sta arrivando la luna piena Derek" Diesse mio fratello "lo so benissimo" disse lui voltandosi verso mio fratello. si chinò verso un baule aprendolo ed estraendone delle catene e dei cose di ferro che non saprei descrivere. "sembrano comodi" dissi andando verso di loro e facendogli notare la mia presenza. "che piacere averti qui Crystal" disse Derek ironico mentre Isaac iniziò a parlare senza prestare attenzione ne alle mie né alle parole dell'Alfa. "ci dovevi insegnare a trasformarci a nostro piacere" disse venendo verso di me ma parlando a Derek. "non c'è stato tempo" disse tornando a tirare fuori dal baule un'altra catena. "ma se devi incatenarci durante la luna piena, significa che sarai solo contro gli argent" continuó mio fratello. "non ci hanno trovati" disse Derek venendo verso di me "per ora" inizió isaac "che ne dici di lasciare perdere il kanima?" continuò " non possiamo " sbottò l'alfa "c'era qualcosa del modo in cui Gerald lo guardava" disse spiegandosi "non aveva paura" dissi guardandolo "affatto" continuo lui "io non so cosa sappia o che cosa progetti, ma sono sicuro di una cosa, noi dobbiamo trovarlo per primi" concluse.
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"davvero? un'ordinanza restrittiva?
caspita che avete fatto lo avete segregato in un bosco?" chiesi ironica entrando a scuola accompagnata dai due migliori amici, "behh" iniziò stiles, mi sbattei una mano in fronte "non dite altro, davvero" dissi andando verso Liam e Mason trascinando in un abbraccio il primo."ei piccolina" disse stampandomi un bacio sulla guancia, "ho sonno" dissi mentre abbracciavo Mason, "e te pareva" risero i due. "fottetevi" dissi lasciando i libri nell'armadietto prendendo solo quello per la prima ora "su andiamo in classe" dissero trascinandomi a chimica."Erica aspettami" dissi seguendola in corridoio, prima che arrivassi la vidi spingere contro al muro stiles. "ma che fai" chiesi raggiungendoli ricevendo uno sguardo confuso da stiles, "perché chiedi a Lydia dei genitori biologici di Jackson" chiese lei appoggiandogli al petto una mano con tanto di artigli. "perché sfoderi gli artigli? c'è una videocamera" disse lui indicandogli un punto alle sue spalle facendola voltare verso essa. lei ritrasse di scatto gli artigli "esatto, vuoi giocare a cat woman? sarò il tuo Batman" disse staccandosi dal muro e andandosene. "se vuoi sapere dei veri genitori di Jackson sono a meno di un kilometro da qui, al cimitero di Beacon Hills" disse lei appoggiandosi al muro "sono morti?" chiesi girandomi di scatto verso di lei "già" disse lei. per poi andarsene . io e il ragazzo ci scambiammo uno sguardo veloce prima di rincorrerla "aspetta aspetta" disse lui mentre la raggiungevamo "sai perché sono morti?" continuò "può darsi, se mi dici perché ti interessa tanto" disse lei con semplicità. stiles mi rivolse uno sguardo stando in silenzio. "è lui vero?" disse Erica fermandosi "come?lui, lui Chi?" chiese stiles. "il test non ha funzionato ma è comunque lui" disse lei reiniziando a camminare "e tu lo sapevi" continua mentre mi afferra un polso facendomi male "è Jackson, non è vero" disse stringendo ancora il mio polso e fissandomi negli occhi trascinandomi con lei mentre stiles si è fermato in mezzo al corridoio. "mi fai male Erica" dissi tentando di liberarmi dalla sua stretta, "taci" disse lei continuando a tirarmi con lei. "senti non lo puoi dirlo a derek, ci sono cose di questa storia che tu non sai" disse stiles raggiungendoci "e il fatto che tu sia stata morsa da un alfa, non ti autorizza a distruggere la vita della gente" continuò "perché no?" chiese lei voltandosi verso il ragazzo e lasciando finalmente il mio polso. "la gente non si faceva problemi con me" disse lei ovvia "lo sai che io avevo, la cotta più grande del mondo per te" continuò facendomi scattare con lo sguardo su di lei "si, per te stiles. e non mi hai mai notata, nemmeno una volta. anche se non sono la sola" disse lanciandomi uno sguardo che non passò inosservato al ragazzo davanti a noi. "esattamente come non mi noti adesso..." continuò ma si interruppe seguendo lo sguardo di Stiles che stava fissando a terra alle mie spalle. pochi secondi dopo la porta si aprì bruscamente facendone uscire Jackson e Scott che litigavano, o meglio si menavano. io e Erica ci gettammo su Jackson tenendolo fermo mentre stiles tenne fermo Scott. "si può sapere che succede?" chiese il prof di chimica arrivando alle nostre spalle. "ei basta" continuò. "che cosa pensate di fare. Jackson!" disse guardando il biondiccio accanto a me e Erica "calmati. signor McCall, vuole dare una spiegazione?" continuò riferendosi prima a Jackson e poi a Scott. "Stilinski" disse prima di prendere il tablet di Allison che aveva in mano Matt. "tu e tu" iniziò indicando i due che si erano appena preso a botte "anzi tutti voi, in punizione, dalle ore 3" disse indicandoci tutti prima di andarsene. "fantastico cazzo" dissi sclerata andando via e tirando una spallata a Jackson.
le tre arrivarono in fretta e mi affrettai a raggiungere gli altri in biblioteca. nella strada incontrai Gerald che mi fermó e mi mise una mano sulla spalla. "non corra per i corridoi signorina" disse prima di andarsene. stranita da quell'incontro mi incamminai di nuovo verso la biblioteca dove entrai per ultima. io mi sedetti assieme a Scott e stiles venendo seguita da Erica che si sedette di fronte a Scott. "ah non possiamo stare, vicini, questi idioti hanno un'ordinanza restrittiva" disse Jackson alludendo a i due di fronte a me. "tutti questi idioti?" chiese il prof "no soltatndo noi due" disse stiles indicando lui e il suo migliore amico. "bene, voi due, di la" disse indicando il tavolo affianco al nostro. "perché hai detto quelle cose quando c'era stiles" chiesi guardando fissa dritto a me. "mh, tranquilla non ti noterà mai" disse, ci rimasi male, era scontato che non mi avrebbe mai notata in quel senso, ma sentirselo dire ti distruggeva proprio, stavo per rispondere ma Jackson uscì dalla stanza di corsa, seguito anche da Harris. in quel momento stiles e Scott si risedettero velocemente con noi "sai come sono morti i genitori di Jackson?" chiese Scott. "può darsi" disse lei facendomi alzare gli occhi al cielo "parla" le disse ovvio "un incidente d'auto" disse chiudendo il quaderno su cui stava scrivendo "mio padre era il perito dell'assicurazione, e quando vede Jackson passare con la sua porche fa commenti sulla liquidazione che riceverà a 18 anni" si spiegò lei guardando i due ragazzi mentre io continuavo a scarabocchiare sul mio quaderno distrattamente. "quindi Jackson non solo è ricco ora, ma diventerà ancora più ricco a 18 anni?" chiese stiles "già" disse Erica "tutto questo è profondamente sbagliato" disse lui guardando il suo amico "sapete che faccio. cerco il resoconto di mio padre nella sua casella di posta, non butta mai niente" disse la bionda aprendo il suo PC. pochi secondi dopo Scott venne chiamato nell'ufficio del preside. "che hai fatto sta volta?" gli chiesi alzando lo sguardo su di lui ricevendo un'alzata di spalle. prima che uscisse per andare in presidenza...
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𝗙𝗿𝗼𝗺 𝗮𝗳𝗮𝗿 ▸ 𝑇𝑒𝑒𝑛 𝑊𝑜𝑙𝑓
Fanfiction𝙞 𝙡𝙤𝙫𝙚 𝙮𝙤𝙪, 𝙗𝙪𝙩 𝙛𝙧𝙤𝙢 𝙖𝙛𝙖𝙧, 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒆𝒔 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒊𝒏𝒔𝒌𝒊 ━━━━━━━━ 𝔱𝔢𝔢𝔫 𝔴𝔬𝔩𝔣 𝔣𝔞𝔫 𝔣𝔦𝔠𝔱𝔦𝔬𝔫 𝗰𝗿𝘆𝘀𝘁𝗮𝗹 𝗹𝗮𝗵𝗲𝘆, una ragazza con un passato pieno di problemi, le violenze del padre, i piccoli problemi di salu...