11.

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"Otto"

Chuuya aprì lentamente gli occhi,accecato dalla luce del sole che penetrava dalla finestra.
La sera prima era così stanco che si era addormentato ancora coi vestiti addosso e non aveva neanche impostato la sveglia,si domandò che ore fossero con un lungo sospiro.
Prima che potesse concludere il pensiero,tuttavia,fece caso al fatto che non aveva freddo nonostante la temperatura di quel posto; spostando lo sguardo si trovò a poco meno di qualche centimetro dal viso di Dazai,ancora addormentato, letteralmente avvinghiato a lui che lo teneva stretto a sè. Le sue guance si tinsero leggermente di rosso, ma tutta la buona volontà di muoversi che aveva accumulato si dissipò prima ancora che potesse accorgersene. 
"Questo bastardo è sempre sveglio quando mi sveglio io di solito.." pensò, fissando lo sguardo sulle labbra del più alto,leggermente schiuse  "..ma non oggi"
Istintivamente avvicinò il viso al suo, anche se il suo battito cardiaco era leggermente accelerato; si sentiva un ragazzino del liceo che guarda la sua cotta segreta dai sedili di dietro del pullman,eppure aveva solo una disperata voglia di baciarlo in quel momento.

TOC TOC.
Più che bussare,qualcuno stava letteralmente sbattendo i pugni contro la porta. Chuuya sussultò in maniera piuttosto evidente credendo di essere stato scoperto,ma ben presto si girò verso la fonte da cui proveniva il rumore,pur senza muoversi.
<<Chi è?>> chiese,con voce incerta.
"Idiota,gli assassini non bussano" pensò.
"Cosa ne sai?" replicò la sua vocina interiore.
"Sei tornata eh?"
"Mai andata via"
<<CHUUYA! DAZAI!>> 
La voce squillante di Saffo interruppe il dialogo interiore del rosso. 
<<Saffo?>>
<<CORRETE AL PIANO DI SOPRA,IMMEDIATAMENTE!>>
Il rumore di tacchi che si allontanavano rapidamente fece capire al ragazzo che la greca era corsa via ancora prima di aspettare una risposta.
Cazzo.
Si,era proprio sfortunato lui. 

<<Buongiorno..>>
Forse non così tanto.
La voce sottile e roca di Dazai, il quale probabilmente si era svegliato per il trambusto,gli arrivò vicino all'orecchio provocandogli una scarica di brividi e un evidente rossore.
<<Buongiorno,idiota. Dobbiamo andare>> tentò di mantenere compostezza lui, anche se sentì che la cosa gli sarebbe riuscita ben poco.
<<Ma sono le otto e un quarto..>> si lamentò ancora Dazai,sbadigliando,per poi infilare la testa nell'incavo del collo del suo partner.
Chuuya si disse che magari Saffo aveva solo bruciato qualcosa per sbaglio.
Forse non c'era poi tutta questa urgenza di-
SBAM.
Un rumore fortissimo fece tremare il pavimento sopra le loro teste,come se qualcosa di molto pesante fosse appena caduto.
Dazai si tirò su poggiandosi su un gomito,gli occhi fissi sullo sguardo del suo partner, un leggero sorrisetto sul volto. 
"Buongiorno principessa" si intromise la vocina interiore di Chuuya,lui la scacciò scuotendo la testa.
<<Andiamo a vedere che succede>> propose. 
Il moro ridacchiò e sospirò prima di tirarsi su e porgergli la mano per aiutarlo. 
Mentre gliela prendeva, vide l'anello che portava al dito.
Chuuya si disse mentalmente che anche se fosse morto qualcuno, quella probabilmente sarebbe stata comunque una bella giornata.

[...]

Il rumore,apparentemente, era una porta che veniva sfondata. 
Una volta salite le scale che portavano al secondo piano,dove si trovava la camera di Mabel e Walter, lo sguardo dei due cadde proprio sull'unica stanza di cui conoscevano i proprietari; con un lungo sospiro presero mentalmente nota della folla che si trovava lì davanti, invitati che si spingevano e spintonavano per provare a guardare all'interno,la porta di legno che giaceva al lato,fuori dai cardini, e l'inimitabile puzza di cadavere che entrambi conoscevano bene. 
Saffo se ne stava appoggiata al corrimano della ringhiera con le gambe incrociate,così come le braccia,e un'espressione talmente pensierosa che nemmeno si accorse di Dazai e Chuuya che le si accostarono. 
Dazai si passò una mano fra i capelli buttando un occhio alla camera,la massa di gente impediva di vedere cosa ci fosse all'interno.
<<Che è successo?>> chiese solamente.
La ragazza si riscosse,poi fece un cenno inconsapevole con la testa.
<<Mabel è tornata a prendere i suoi vestiti stamattina,ma la porta era chiusa a chiave e Walter non rispondeva neanche al cellulare>>
Chuuya si alzò in punta di piedi per provare a sbirciare,ma fu inutile. 
<<Dov'è lei adesso?>> chiese dopo essersi guardato intorno.
Saffo si girò una ciocca di capelli intorno al dito con espressione apatica.
<<Non lo so. Non riesco a trovarla>> 

Prima che potessero aggiungere altro,Marguerite sbucò dalla rampa delle scale con ancora la vestaglia da notte addosso,senza trucco e coi capelli spettinati. La sua espressione era a dir poco spaventata,era decisamente nel panico.
<<Spostatevi! Che succede?>> cercò di farsi largo tra la folla,ma quelli la ributtarono indietro facendola quasi inciampare, Chuuya si trovava proprio dietro di lei e riuscì a sorreggerla,aiutandola a rimanere in piedi.
A questo punto si fece avanti Dazai,sfoggiando uno dei suoi sorrisetti.
Non appena quello più indietro nella coda lo vide sussultò,tirando una gomitata a quello affianco. 
Poco a poco tutti si girarono,il brusio cessò. Era bastata una sola giornata per capire chi era davvero la persona influente lì: a chi obbedire o rischiare le conseguenze. Era sempre stato così da ogni parte per Dazai,dopotutto. 
Il mare di invitati si aprì lasciando passare il moro e quelli che gli vennero al seguito: la scena che si mostrò loro non sembrava nemmeno quella di un delitto. Walter Moers giaceva steso sul suo letto con le mani incrociate sul ventre,come se fosse stato già preparato per la bara,il volto però era troppo pallido per stare solo dormendo,il petto non si alzava nè abbassava. 
Era morto. 
<<Cazzo>> sibilò Chuuya. 
Saffo scosse la testa. 
La maglietta del professore era tagliata,probabilmente con una forbice o un taglierino, qualcuno aveva tagliato parti della stoffa per far si che le parti mancanti formassero il numero 8.

<<Bene,bene,bene..>> 
Dazai si inginocchiò accanto al letto osservando il povero uomo senza vita,scrutandolo come se potesse parlarci. 
Nel frattempo la gente alla porta aveva iniziato a disperdersi,solo Marguerite si guardava intorno nella stanza.
<<É morto>> asserì Dazai.
<<Perspicace>> ridacchiò Saffo. 
<<Ma non senza lottare. É pieno di lividi e graffi ovunque. Sapeva combattere,probabilmente l'assassino è messo male a sua volta>> 
Chuuya incrociò le braccia.
<<Li raduniamo tutti e li esaminiamo>> 
Fu solo in quel momento che Marguerite si avvicinò al cadavere facendosi il segno della croce e tirando un lungo sospiro. Tremava leggermente.
Il rosso si sentì in dovere di consolare l'amica,provando a poggiarle una mano sulla spalla,ma quella si ritirò di scatto per poi mostrargli un'espressione di scuse. 
<<Perdonami Chuu.. non mi sento molto bene>> si girò e corse fuori dalla porta senza guardarsi indietro.
Saffo si accostò al ragazzo alzando un sopracciglio, probabilmente dopo aver visto la sua espressione perplessa.
<<Dalle tempo,il suo matrimonio è appena diventato un romanzo per psicopatici!>>

Dazai si alzò,cessando di rivolgere le sue attenzioni al morto, invece si girò verso Saffo e la guardò negli occhi; la sua altezza lo faceva sembrare più assoggettante rispetto alla ragazzina,ma la sua espressione non sembrava minimamente sotto pressione.
<<Ti sei innamorato del morto, Osamu? Hai cambiato idea rispetto a Chuu?>> lo schernì.
Il moro ridacchiò.
<<Hai detto che Mabel stava tornando a prendere i suoi vestiti,no? Perchè,dove ha dormito?>>  
<<In camera mia>>
<<Oh- HO>>
<<Ti spacco il naso, Osamu uwu>>
Mentre i due avevano preso a punzecchiarsi, a Chuuya parve di avvertire un movimento fuggente dietro la porta; quando si girò non c'era nessuno, e anche dopo essersi affacciato al corridoio per controllare meglio, l'unico rumore che potè udire era il fischio del vento invernale che preannunciava una nuova tempesta e una nuova tragedia.

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali III (Utopia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora