10.

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"Nove"

Il silenzio spaccava i timpani di tutti i presenti, chi tremante si reggeva a stento sulle proprie gambe, chi invece abbracciava un amico o un parente,altri la cui espressione era talmente impassibile da far decisamente paura.

<<Dieci piccoli indiani,e uno è appena morto>> 
Dazai teneva le braccia incrociate mentre Chuuya,inginocchiato davanti a lui,esaminava il cadavere della giovane ragazza che appena una decina di minuti fa aveva avuto una smania di protagonismo tale da morire proprio mentre il rosso faceva la proposta più importante della sua vita al suo ex partner. 
Marguerite,seduta al tavolo degli sposi mentre Grace le teneva le mani provando a tranquillizzarla,aveva l'espressione affranta e delusa, piuttosto normale considerando che c'era un cadavere il giorno del suo matrimonio. 
Saffo e Mabel si erano avvicinate subito agli altri due amici, con Walter che li seguiva come un bravo cagnolino,nessuno aveva ancora idea del perchè seguisse costantemente la sua alunna ovunque andasse. 
<<La canzoncina.. l'abbiamo sentita anche in macchina>> Saffo osservava il cadavere con aria inespressiva,la stessa di chi ne ha già visti tanti,ma di chi ne ha in mente uno in particolare.
<<Troppi fronzoli per essere una cosa impulsiva,è sicuramente premeditato>> concluse.
Dazai si limitò ad annuire.
Teneva ancora le braccia conserte e sembrava star ragionando su qualcosa in particolare.

Quando Chuuya si rialzò in piedi,tirò un lungo sospiro prima di parlare.
<<Non sono un medico legale,ma credo proprio sia stata avvelenata. Cianuro,forse,se fosse belladonna sarebbe molto ironico ma non credo... qualcosa di rapido ma non troppo>>
<<Molto preciso e accurato>> lo schernì la greca,lui borbottò qualcosa del tipo "perchè non ci provi tu".
Il volto della vittima era piuttosto anonimo: doveva avere intorno ai vent'anni, capelli castani mossi,occhi verdi,alta e formosa,addosso aveva un vestito rosa con dei fiori bianchi disegnati.
"Ci sono fiori ovunque" annotò mentalmente Dazai "quella appassionata dovrebbe essere Marguerite,se non ricordo male"
Il brusio dal fondo della stanza divenne improvvisamente voci ben distinte; un uomo sulla cinquantina trascinava per il polso una delle damigelle verso la porta d'ingresso, uno dei camerieri gli si era piazzato davanti chiedendogli gentilmente di non far scoppiare il panico e di non lasciare la sala. 
<<SE CREDETE CHE LASCERO' CHE A MIA FIGLIA ACCADA QUALCOSA..>>
Alzò il braccio per colpire il cameriere,ma una mano fredda,ossuta e ricoperta di bende gli si poggiò sulla spalla: Dazai lo guardava un mezzo sorriso,più minaccioso che amichevole, dopo aver misurato a passi lunghi la stanza per arrivare fino da lui. Quando lo toccò non accadde nulla,e questo lo convinse a ritirare velocemente la mano.
<<Lasciateli andare>> disse.
Tutti lo guardarono con un po' di sconcerto.
Dopo qualche istante di silenzio ripetè quello che aveva detto.
<<Vi ho detto di lasciarli andare,hanno almeno il diritto di salvarsi la pellaccia no?>> ridacchiò. 
Il cameriere cercò uno sguardo di approvazione da una delle spose,ma quelle se ne stavano rannicchiate oltre il tavolo e non davano apparenti segni di vita. Alla fine,fece spazio per far passare i due, ma il moro rimase a fissarli finchè non svoltarono la curva del corridoio. 

Chuuya si sistemò il cappello corrugando la fronte,chiedendosi cosa stesse architettando il partner.
Dazai poggiò una mano sulla spalla del cameriere abbassando la voce. 
<<Seguiteli,se vanno subito verso la porta d'ingresso fermateli e riportateli qui>> 
Quello sembrò voler protestare,ma questa volta buttando l'occhio al tavolo degli sposi, trovò Marguerite a fissarlo facendo un breve cenno con la testa come per ordinargli di fare come aveva detto il bendato. 
<<Si può sapere lei chi è per dare ordini in questo modo?>> contestò un'altra delle damigelle facendosi avanti con aria impettita.
Saffo sbuffò sonoramente.
<<Puoi stare zitta Karen? Guarda che ti cade la corona se ti agiti>>
Quella si fece rossa di rabbia,ma la greca aveva già smesso di prestarle attenzione,avvicinandosi al più alto. 
<<Allora,come mai hai mandato via la ragazza e il suo daddy?>>
A Dazai scappò da sorridere.
<<Per vedere se ne approfittavano per compromettere la seconda scena del crimine>>
Grace scattò in piedi sbattendo le mani sul tavolo davanti alla sua sposa.
<<Seconda?! Che significa,che ce n'è un'altra?>>

Dazai non rispose,fece un paio di passi indietro finchè non fu al centro della stanza ,si girò lentamente per poi alzare la mano con fare celebrativo verso la saletta del dj al secondo piano, della quale si poteva intravedere solo la luce del mixer attraverso il vetro rettangolare. 
Marge si alzò in piedi a sua volta raggiungendo Dazai,gli occhi gonfi dalle lacrime. 
<<Impossibile.. come lo sai?>> gli chiese quasi in un sussurro. 
Il moro poggiò una mano sulla spalla della sposa,con fare consolatorio.
<<La musica,Marge. Se ora salite e non trovate nessuno lui è un complice o l'assassino stesso. Altrimenti vi garantisco che lo troverete morto,probabilmente con il numero due scritto da qualche parte>>
Un lampo bianco.
Il fotografo,inginocchiato accanto alla ragazza il cui colore del visto si faceva sempre più bianco,aveva scattato un paio di fotografie. Saffo pensò che somigliava tanto ad una scena clichè di qualche film giallo. Insomma,la storia dei dieci piccoli indiani era piuttosto vecchia,ci avevano fatto tutti gli adattamenti cinematografici possibili e immaginabili.. l'assassino non doveva essere molto originale in ogni caso.
La ragazza buttò l'occhio sulla stanza: non erano nemmeno dieci ,erano circa una sessantina. E non erano su un'isola,nonostante fuori ci fosse una tempesta sarebbero potuti arrivare tranquillamente all'hotel,anche se col rischio che l'assassino si dileguasse nel frattempo.
Un omicidio progettato male,poco ma sicuro. Lo avrebbero scoperto prima ancora che potesse arrivare alla metà delle vittime. 
<<Mi dispiace per Marge...>>
I pensieri di Saffo furono interrotti dalla piccola mano di Mabel che le afferrava il braccio accennando un sorriso,l'espressione sul volto era nuovamente nervosa più che mai.
<<Già. Forse dovremmo parlarle>> lasciò che l'irlandese si stringesse a lei alla ricerca di conforto,sicuramente doveva ammettere che non se l'aspettava così fifona. 

Dopo aver guardato per l'ultima volta la ragazza morta e aver scacciato dalla sua mente il ricordo di un'altra ragazza il cui cadavere aveva pianto per giorni e giorni, prese per mano Mabel e si avvicinò al tavolo dove la sfortunata sposa era seduta insieme alla sua consorte.
Grossi lacrimoni adesso solcavano le guance della poverina,mentre Grace tentava di farsi coraggio per consolarla, dicendole che sarebbe andato tutto bene.
"Tutto bene? Con una o due persone già morte?" pensò Saffo,ma non diede voce ai suoi pensieri.
<<State bene?>> disse invece,alzando una mano in un gesto di saluto cordiale mentre si appoggiava al tavolo accanto a loro. 
<<S-si.. n-noi si..>> singhiozzò Marge.
Mabel sembrava stranamente più a suo agio adesso,non si nascondeva più dietro la greca ma si era appoggiata esattamente a metà fra quest'ultima e la sposa.
"Questa qui è proprio strana" si annotò mentalmente. 
<<Ti dispiace se ti facciamo qualche domanda sulla ragazza morta? Dazai potrebbe->>

La porta si spalancò nuovamente,il cameriereinsieme a quelli che probabilmente erano nelle cucine al momento dell'omicidio,spingevano l'uomo e la damigella che erano usciti poco fa nuovamente dentro la sala del ricevimento, con non poche proteste da parte loro. 
<<VI DENUNCIO TUTTI! VI FACCIO ARRESTARE!>> ringhiava,sbavando leggermente per la rabbia incontenuta. La figlia non diceva nulla,ma si dimenava quando veniva spinta con troppa forza. 
Nessuno degli altri invitati disse nulla, si limitarono tutti ad osservare la scena chi con sprezzo chi con indifferenza negli sguardi. 
Nel frattempo,lo stesso cameriere si avvicinò discretamente alla figura del moro,ancora in piedi con le braccia conserte.
<<Signore.. c'è un cadavere nella sala dj,come aveva detto lei..>> sussurrò <<però forse non è il caso di allertare gli altri->>
<<COME HAI DETTO? UN CADAVERE NELLA SALA DJ?>> 
L'intera platea si girò verso i due sussultando.
Dazai si rivolse proprio a loro.
<<VISTO? IO NON SBAGLIO MAI!>> 
Chuuya si sbattè una mano in faccia,ma dovette fare del suo meglio per non scoppiare a ridere.

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali III (Utopia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora