"Silenzioso,incomprensibile,straziante"
Dazai riaprì gli occhi strofinandoseli con forza,cosa che gli provocò un lieve bruciore improvviso.
"Mi sono addormentato...?" si chiese guardando le pareti della sua camera,dove si trovava.
L'orologio segnava le sette e mezza,era andato a stendersi lì con un libro in mano subito dopo essere tornati dal ristorante e probabilmente la stanchezza aveva preso il sopravvento.
Si mise a sedere cercando di riprendere bene il controllo delle sue facoltà mentali e fisiche,mettendo in ordine i pensieri e le cose che aveva da fare; tendeva a dormire poco proprio perchè si ricordava bene il fastidio che provava nel dover riorganizzare la sua mente appena sveglio.
Aveva una sensazione,una sensazione strana.
Come se qualcosa dovesse succedere,qualcosa di brutto e lui non potesse impedirlo.
Ma Chuuya era con lui,in montagna,il giorno della vigilia di Natale a passare del tempo in tranquillità mentre il loro rapporto piano piano riprendeva forma,cosa poteva accadere di brutto?
<<A proposito di Chuuya..>> mormorò,guardandosi intorno.
La stanza era vuota e silenziosa.
Nessuna traccia del nano isterico o del suo cappello.
Improvvisamente il suo cervello collegò la sensazione alla sparizione di Chuuya e si alzò di scatto fiondandosi verso la porta.
Cosa poteva essere successo? Dove poteva essere? Qualcuno gli aveva fatto del male?Sbam.
Giunto proprio davanti alla porta di legno,quella si aprì con una delicatezza inesistente sbattendo con forza all'altezza del suo naso,al quale subito si portò le mani per il forte dolore.
<<Ma che diamine stavi facendo??>> subito sbottò una voce familiare.
Spostando la mano dal viso il moro vide il suo ex partner in piedi sulla soglia della porta con delle buste in mano e l'aria confusa.
Stava bene.
Senza neanche pensarci troppo Dazai gli buttò le braccia al collo con grande stupore e imbarazzo del più basso; tuttavia non si mosse se non dopo averlo stretto forte a sè per imprimere nella memoria la consapevolezza che stava bene.
Era stato stupido forse, a saltare subito alle conclusioni,ma non c'era proprio da biasimarlo del tutto considerando le svariate cose che gli erano successe nel corso degli ultimi anni.
<<Mi fai paura,maniaco. Spostati>> farfugliò il rosso buttando le buste sul letto nel punto in cui Dazai stava dormendo prima <<eri molto meno spaventoso mentre dormivi>>
Il bendato accennò un sorriso,ricomponendosi.
<<Dove sei andato?>>
<<A comprare dei pantaloni,mi sembra ovvio. Mi hai coinvolto in questa stupida festicciola in gruppo,almeno non voglio passare tutta la serata a tenermi su le braghe>>
<<Le MIE braghe>>
<<Non mi serviranno più ora>>
Il ragazzo tirò fuori dalle buste i vestiti che aveva comprato: qualche paio di pantaloni simili a quelli che indossava solitamente,una giacca rivestita di pelliccia morbida all'interno e una sciarpa rossa. Prese quest'ultima in mano e la porse a Dazai con noncuranza,come se fosse costretto a farlo.
<<Per me? Davvero? Come sei gentile,Chuu!>>
Quello si era fatto dello stesso colore della sciarpa.
<<Se ti ammali e mi passi qualcosa io ti ammazzo,quindi vedi di non prenderti nulla>> ringhiò,per poi allontanarsi verso il bagno dato che se volevano arrivare puntuali alla festa avrebbero dovuto iniziare a cambiarsi.
Il moro,dopo essersi accertato di essere da solo,strinse leggermente la sciarpa al petto con un sorriso malinconico,sussurrando un <<grazie>>[...]
La sala da ballo non era così grande come ci si aspettava,ma era stata decorata in maniera carina. Tutte le luci erano spente,e l'illuminazione consisteva in lucine dai colori del rosso e dell'oro appese tutto intorno alle pareti, e qualche candela negli angoli delle stanze. La musica proveniva dalle casse stereo visibili negli angoli alti della stanza rettangolare,ed erano canti popolari di natale rivisitati in chiave jazz.
Chuuya pensò che avrebbe decisamente fatto più effetto se a suonare fosse stata una vera e propria banda,ma lo spazio che non era occupato dai tavolini con cibo e bevande era occupato dalle persone che si salutavano e chiacchieravano tranquillamente fra di loro.
Lui e il suo ex partner maniaco dei suicidi entrarono a passi lenti guardandosi introno.
Davanti alla porta in legno rossiccio decorato c'era un quadernino su leggio che invitava chiunque entrasse a firmare per attestare la sua partecipazione all'evento,una specie di memoriale.
Addosso lui aveva semplicemente un paio di pantaloni neri e un maglione rosso che si era portato da casa con la giacca che aveva comprato; Dazai invee,come suo solito,aveva voluto vestirsi per bene con la camicia bianca e un maglione beige che sembrava molto caldo da sopra,aveva addirittura indossato la sciarpa rossa che gli aveva regalato e quella era la cosa più imbarazzante di tutte.
<<Eccoli! Eccoli!>>
Una vocina acuta ruppe ogni speranza del più basso di passare una serata tranquilla.
Mabel si avvicinò a loro saltellando con un sorriso,accanto a lei c'era Saffo con l'aria tranquilla: la prima aveva addosso un vestito verde scuro rivestito di pelliccia all'interno,aveva stampato sopra il logo del suo college,quindi probabilmente era una specie di uniforme invernale, mentre la seconda indossava un vestito verde chiaro aderente che le arrivava poco sopra il ginocchio e le spalline.
<<Si può sapere che diamine di problemi hai? Ci sono meno venti gradi qui!>> Chuuya sbottò guardando la greca non appena si avvicinarono.
Lei ridacchiò.
<<Inverto la temperatura,ricordi? Ma posso invertire solo le cose che tocco,quindi solo lo strato di aria intorno a me è calda>>
Una spiegazione sensata,per lo meno.
<<Vado a prendere da bere!>> cantilenò Dazai mentre si dirigeva verso il banco delle bibite seguito da Mabel come fosse un cagnolino.
Chuuya e Saffo invece rimasero in piedi nel punto in cui erano prima.
Guardandola meglio lui si accorse che indossava anche delle scarpe aperte con un tacco che la rendevano alta quasi quanto lui,e un paio di orecchini insieme a una collana trasparente dello stesso colore della giada. Aveva i capelli sciolti che erano cresciuti molto dall'ultima volta,insomma sembrava veramente cresciuta di dieci anni in pochi mesi.
"Ricordo la prima volta che l'ho vista,non avrei mai detto che avesse ventisei anni,invece adesso li dimostra eccome" pensò.
Entrambi guardavano i rispettivi amici che litigavano su quale alcolico prendere,Saffo sorrideva leggermente.
<<Le fai da babysitter perchè ti senti in colpa verso James?>>
Chuuya si rese conto di non averlo solo pensato solo quando oramai era troppo tardi per ritirare quello che aveva detto.
Lei scrollò le spalle.
<<Probabilmente anche se non voglio ammetterlo è così. Però più la conosco e più capisco che è una brava ragazza,non mi dispiace essere sua amica>> ci fu silenzio per qualche istante,poi riprese <<e tu invece? Perchè sei qui col ragazzo a cui avevi giurato di non rivolgere mai più la parola>>
Colpito e affondato.
<<Possiamo ignorare entrambe le domande e fingere di saper controllare le nostre emozioni più di quanto loro controllino noi?>> chiese,incrociando le braccia.
La ragazza dai capelli verde cenere ridacchiò.
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‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali III (Utopia)
Fanfictionততততত "Puoi portare un uomo via dalla sua realtà,ma non puoi portare la sua realtà via da un uomo" "E questo cosa significa?" "Tu dovresti saperlo meglio di tutti noi" ততততত | | Ultimo capitolo della trilogia de "Gli Immortali" | |