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Stiamo preparando le cose per ritornare a Jackson.
Dobbiamo ricominciare da zero.
Forse è buon passo per voltare pagina su questa situazione.
Spero che sia chiusa per sempre.
Sharon non parla molto e avvolte ha degli attacchi di panico.
Non so il perché.
Dovrò cercare di parlare con lei e tranquillizzarla.
È come se vuole evitare contatti con le persone.
Come se vuole isolarsi.
Sistemo alcune cose di Sharon nel suo borsone, quando noto Frank parlare con uno dei suoi compagni.
Devo ringraziare anche lui prima che vado via.
O altrimenti non avrei mai conosciuto quel posto.
Frank mi nota sistemare le cose avvicinandosi:"Sistemi la sua roba?"

Faccio un sorrisino chiudendo il borsone:"Qualcuno dovrà pur farlo."
Fa una piccola risata e quando mi carico sulle spalle il suo borsone, lo guardo ritornando serio:"Grazie..per tutto quello che hai fatto per me."
Lui mi interrompe scuotendo le mani:"Io non ho fatto nulla, Joel. Ti ho portato in quel posto, ma tu l'hai salvata. E devi ringraziare anche Tommy se siamo qui."
Già.
Tommy.
Non rispondo notando Sharon fare lenti movimenti a causa della ferita.
Frank nota il mio sguardo verso di lei, fissandomi:"Si riprenderà."
Annuisco in modo convinto, per poi abbracciarlo:"Ci vediamo."
Mi rifila una pacca sulla spalla facendo una smorfia:"Tornerò presto a Jackson. Te lo prometto."
Lo spero.
Per me è piacere vederlo.

(...)

Siamo appena arrivati a Jackson.
Sharon per tutto il tragitto non ha detto nemmeno una parola.
Molto spesso mi guardava.
Ed io guardavo lei.
Ma nessuno dei due scambiava una parola.
Spero che parlerà.
So che non è facile.
Ma voglio almeno che ci prova.
Con una mano mantengo il borsone, mentre Sharon ha il suo braccio intorno al mio collo camminando e saltellando a causa della ferita.
Parlo in modo forzato per poi arrivare:"Ce l'abbiamo fatta."

Sharon mi aiuta ad aprire la porta, mentre io lascio velocemente il suo borsone per poi far sedere Sharon sul braccio del divano.
Beh, sembrava facile.
Ma non lo è stato.
Però, meglio di niente.
Alzo lo sguardo per poi accorgermi che siamo a pochissima distanza tra noi.
Lei ha ancora il suo braccio intorno al mio collo e il mio corpo è completamente vicino al suo.
Ci guardiamo entrambi, mentre io cerco di spezzare il silenzio:"..Stai bene?"

Sharon continua a guardarmi negli occhi per poi tornare in sé:"Si, apparte questo.." di conseguenza alza la canotta mostrandomi la ferita.
Non rispondo non sapendo che dire, mentre lei abbassa la canotta facendo un sorrisino:"Non mi hai fatto male adesso, ovviamente."
Chissà cosa pensa di me.
Voglio evitare il contatto con lei.
Forse non vuole avere più niente a che fare con me.
Quindi..deve essere così tra noi.
Mi allontano togliendo il suo braccio, sistemandomi le maniche della camicia:"Vado..a prendere il mio materiale dal furgone..per qualsiasi ci sono,okay?"
Lei annuisce per poi stendersi sul divano toccandosi la ferita.
Spero davvero che mi cercherà.
O altrimenti lo farò io.
Non voglio che sia in sola in quelle condizioni.

Ellie POV:

(...)

Dato che siamo tornati a Jackson...
Voglio raggiungerla.
Voglio rivederla.
Si, Dina.
Mi è mancata tantissimo.
Ciò che volevo fare quando sarei ritornata era incontrarmi con lei.
Devo raccontare tutto ciò che è successo.
Parlerò molto di Frank.
Quanto mi è stato vicino.
È davvero una brava persona.

Giro l'angolo sollevando lo zaino sospirando fin quando non vedo Jesse e Dina che parlano tra di loro e poi baciarsi.
Oh..
Quindi a quanto pare tra loro è ufficiale.
Non me lo aspettavo..
Tra l'altro al mio ritorno..
Guardo la scena con gli occhi leggermenti lucidi, per poi voltargli le spalle e riprendendo il passo fin quando non sento chiamarmi da loro.
Dannazione.
Hanno persino sentito il mio passo.

Mi giro verso di loro sorridendo in modo sforzato, e Dina mi abbraccia velocemente:"Ellie, sei qui?"
Balbetto leggermente per poi respingerla:"G-già."
Jesse incrocia le braccia facendo un sorriso:"È bello vederti."
Dina incuriosita tocca le mie spalle guardandomi negli occhi:"Allora? Sharon?"
Guardo per un'pò Jesse, e di conseguenza concentrandomi su Dina:"Joel l'ha salvata..Ma non sta molto bene."

Mi guarda negli occhi seria per poi accarezzarmi le spalle:"L'importante è che ora è qui, no?"
Annuisco cercando di non guardarla per poi togliere le sue mani dalle mie spalle:"È meglio che vado da Joel. Forse ha bisogno di me..Ci si vede in giro."
Pensavo che tra loro non fosse ufficiale.
Ma a quanto pare mi sbagliavo.

(...)

Joel POV:

Sono le dieci di sera e sto raggiungendo Sharon.
Le avevo detto che per qualsiasi cosa ero disponibile per lei.
Però.. Non si è presentata.
Forse è davvero che non vuole parlare con me.
O forse ha bisogno del tempo.
Non ne ho idea.
Arrivo vicino alla sua porta, bussando due volte.

Aspetto un'pò guardando la porta.
Tutto questo tempo per aprire?
Sarà successo qualcosa?
Sto per bussare la porta, ma Sharon apre puntandomi la pistola contro per poi abbassarla tirando un sospiro di sollievo.
Wow.
A quanto pare è troppo spaventata.
Sospiro toccandomi il collo serio:"Non volevo spaventarti."
Mi fa spazio in modo fa farmi entrare in silenzio, per poi chiudere la porta.
Cammino togliendomi la giacca appoggiandola sul divano, e quando mi guardo intorno, noto tutto ciò che le ho portato intatto soprattutto il cibo.

A quanto pare.. Non ha mangiato.
Ed è anche pallida.
Giro lo sguardo verso di lei fissandola serio:"Sharon..non hai mangiato nulla."
Sharon cammino intorno gesticolando nervosa:"Sto bene, risparmiati la predica."
Seguo Sharon rispondendole velocemente allargando le braccia:"No invece, non stai bene. Devi riprenderti."
Si appoggia al tavolo incrociando le braccia più che nervosa:"Sei venuto qui per questo? Come faccio a riprendermi?"

Non voglio contrattaccare.
O per giunta non voglio litigare.
Perché non è nelle condizioni.
Quindi ciò che dirà eviterò qualsiasi tipo di riposta.
Sharon riprende a camminare intorno al tavolo parlando più che nervosa:"L'ultima volta non te ne è importato nulla, e oggi tutto all'improvviso."
Pensavo che non saremmo tornati su quell'argomento.
E invece ci risiamo.
Socchiudo gli occhi rispodendole in modo calmo:"S-Sharon.."

Sharon ignora continuando a parlare in modo agitata e tremolante cercando di resistere al pianto:"Dopo tutto mi avevi detto che la colpa era mia,no?! Non avevi bisogno di me, o era un mio compito portare Christian da qui?!"
Non rispondo chiudendo gli occhi non guardandola e non sapendo che dire.
Quelle cose non le pensavo davvero.
E non so nemmeno il perché le ho dette.
Cerco di avvicinarmi a lei, quando lei continua a sfogarsi alzando la voce:"Adesso sono importante per tutti dato che sono viva! Forse era meglio che sarei morta!"

Non so cosa le stia succedendo.
Ma lei non sta davvero bene.
Devo aiutarla.
Appoggio una mano sul tavolo guardandola attentamente, ma Sharon  dalla rabbia e piangendo, getta a terra tutto il materiale in modo da farli scivolare sul tavolo.
Non mi aspettavo questo comportamento..
Da lei, dopotutto.
Si siede a terra piangendo, ed io mi avvicino cercando di abbracciarla.
Sharon ricambia il mio abbraccio appoggiando la testa sul mio petto parlando affannosamente:"Mi dispiace Joel.."
Accarezzo la sua schiena per poi stringerla a me in modo da non lasciarla:"È tutto okay."
Devo sapere cosa è successo in questi due anni.
Sicuramente sarà accaduto qualcosa.

Finding Sharon.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora