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Apro lentamente gli occhi stringendoli, sentendo dei colpi.
Sento dei colpi di fucile in lontananza.
Non ho idea di chi sia.
Probabilmente è Tommy.
Forse avrà notato qualcosa.
Ma sono solo le tre di notte.
Forse dovrei continuare a dormire.
Ma allo stesso tempo voglio sapere cosa sta succedendo.

Mi alzo dal letto mettendo la maglia velocemente, per poi prendere la giacca dalla sedia e uscendo di casa.
E se ci fossero altri zombie?
Beh, spero di no.
O altrimenti è la fine.
Dopo le invasioni di questo periodo ci manca anche quella di notte.
Accendo la torcia per avvicinarmi ai suoni arrivando in una foresta alta di piante.
Mi guardo intorno accendendo la torcia e vedendo in lontananza Sharon che spara ai zombie.

Ma perché a quest'orario?!
Mi avvicino a lei toccando il suo braccio e lei si gira verso di me puntandomi il fucile contro.
Alzo le mani in segno d'arresa fissandola:"Sharon, Sono io!"
Non ha il viso in buone condizioni.
Ha un taglio vicino all'occhio e dei raschi intorno ai zigomi.
Sharon continua a puntarmi il fucile parlando in modo secco:"Che vuoi?"

Sposta l'attenzione riprendendo a sparare, mentre io la fisso:"Che ci fai qui a quest'ora? Sono le tre di notte..torna a casa."
Lei fa una smorfia ridendo prendendo la mira:"..A casa."
Poi spara ad un altro zombie.
Scuoto la testa cercando di fermarla gesticolando:"Cosa è successo? E perché il tuo volto ha questi tagli?"
Colpisce uno zombie col fucile parlando:"Oh semplice. Ho litigato con Christian lui mi ha rifilato uno schiaffo, e un pezzo rotto di un vaso."
Cosa?!
Sgrano gli occhi e quando sto per parlare lei mi interrompe ricaricando il fucile alzando la voce:"Cosa c'è ti dispiace sentire che una donna è stata aggredita da un uomo?! Beh, anche le donne  rispondono! Gli ho rifilato un pugno in piena faccia!"
Anche se Sharon è una che contrattacca, la situazione tra lei e Christian mi sta preoccupando.
Anche un'pò troppo.
Lei urla sparando ancora senza guardarmi:"Sono stanca di essere trattata male da tutti, qualsiasi cosa faccio a nessuno va bene! Chissà se un giorno mancherò davvero!"

Allungo le mani in modo da calmarla mettendomi di fronte a lei serio :"Okay Sharon, sei arrabbiata e lo capisco. Lo sono anch'io. Ma ora butta a terra quel fucile..sappiamo entrambi che attirerai altri infetti."
Sharon mi fissa  ritornando in sé, di conseguenza getta a terra il fucile per poi abbracciarmi di scatto sentendola piangere un'pò.
Tocco la sua spalla e i suoi capelli guardandola:"Andiamo via da qui, dai."
Mi tolgo la giacca beige mettendola intorno alla sue spalle in modo da coprirla per il freddo notturno.
Sharon appoggia il suo braccio intorno alla mia vita iniziando ad incamminarci.
Ho bisogno di sapere cosa sta succedendo.
Tra loro.

(...)

Sto riaccompagnando Sharon a casa sua.
Non potevo lasciarla andare da sola.
Sono riuscita a calmarla.
Mi ha detto chi è principalmente Christian.
È stato il suo capo nel campo di addestramento.
Sharon doveva eseguire qualsiasi tipo di comando che lui eseguiva.
O altrimenti, lei passava i guai.
E a quanto pare, non è per niente cambiato.
Ed io dovrò farlo smettere.

Arriviamo vicino alla sua porta, e Sharon si tocca il collo fissandomi:"Mi dispiace di averti svegliato..non era mia intenzione."
Guardo Sharon facendo un sorrisino toccandomi il collo:"Non fa niente. Succede, dopo tutto."
Lei fa un sorrisino poi si ricorda della mia giacca.
Sta per togliersela, mentre io la interrompo scuotendo la mano:"No, tienila tu."
Sharon si ferma dal movimento in silenzio, mentre io riprendo a parlare:"Ti dona."

Ci guardiamo entrambi negli occhi senza dire una parola.
Non so perché c'è questo silenzio.
E non so perché entrambi ci guardiamo in quel modo.
Mi avvicino a lei lentamente, però Sharon gira lo sguardo guardando la porta:"Allora.. Ci vediamo."
Annuisco ritornando in me toccando la tasca del jeans:"C-certo.."
Sharon entra in casa per poi salutarmi.
Pensavo che, beh..
Per lei sono qualcosa.
A quanto pare no.
Forse quello che è successo la scorsa settimana..
Doveva accadere e basta.

la mattina seguente..*

Sono fuori dal mio appartamento che aspetto Tommy.
Mi aveva detto che doveva allontanarsi con Ellie a cavallo per esercitarla con il fucile.
Intanto lo aspetto.
Voglio fare una chiacchierata con Christian.
Voglio proprio che passa da qui.
Mi guardo intorno, e noto Christian che cammina venendomi incontro guardandomi serio.

Parlando, eccolo che spunta.
Ha un ematoma viola intorno all'occhio.
Anche Sharon l'ha combinato per le feste.
Ci guardiamo entrambi con dei sguardi nervoso, ed io alzo lo sopracciglio:"Dobbiamo parlare."
Christian si ferma facendo un sorriso falso:"Devo avere paura? Già tremo."
Gli vado faccia a faccia guardandolo male:"Dovresti averne invece."
Lui fa una risata sistemandosi la giacca di pelle:"Divertente questa!"
D'accordo.
Noto che adora prendere in giro le persone.
Beh, a me no.

Lo afferro dalla giacca spingendolo contro il muro schietto:"Prova a toccare un'altra volta Sharon, e gli altri a cui voglio bene, e te la vedrai con me."
Lui alza un sopracciglio guardandomi:"Altrimenti? Vorresti uccidermi?"
Non gli rispondo, mentre lui toglie le mie mani infastidito:"E comunque, sono il capo di Sharon. Decido io cosa deve fare o non fare."
Gli rispondo subito socchiudendo gli occhi:"Non hai più il campo. Non puoi più comandarla."
Christian si appoggia alla colonna della balconata:"Ah, davvero? Tu non hai idea con chi hai a che fare. Non mi conosci,e nemmeno Sharon."
Beh, non conosce nemmeno me.
Gli punto il dito contro serio:"Ah, davvero? Nemmeno tu conosci me."
Lui fa una smorfia roteando gli occhi non sapendo più che dire e sentiamo arrivare Tommy ed Ellie.
Tommy ci raggiunge capendo qualcosa mentre io me ne vado nervoso.
Se non era per Tommy gli avrei rifilato un pugno.
Ma per lui ho resistito.
Spero che almeno lascia stare Sharon.
E che non tocca gli altri.
Altrimenti ha incontrato la persona sbagliata.

Finding Sharon.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora