11] shopping

26 2 0
                                    

Il giorno dopo é sabato, é arrivata l'ora di andare a quella maledetta festa, spero che almeno lì non ci sia Drake, perché sono abbastanza arrabiata, ieri ho cercato di trattenermi, ha rovinato tutto, magari le mie amiche avrebbero davvero smesso di tartassarci, ma ovviamente, no i maschi devono sempre rovinare tutto, e poi mi chiedo, perché? Non poteva dirmi di no, bah magari come al solito lo avevano obbligato le mie amiche a dirmi quelle cose nello stanzino, va be', sta sera mi devo divertire, e quindi non pensare a Drake.

Quindi inizio a prepararmi per andare a fare shopping, con le mie amiche.

Molto probabilmente il vestito che prenderò, lo userò solo sta sera, e poi visto che molto probabilmente mi ubriacherò lo sporcherò e quindi alla fine lo butterò.

Mica devi deprimerti così tanto solo per un ragazzo, Bianca i ragazzi vanno e vengono.

Ma mica mi ubriaco per Drake, e poi io non voglio un ragazzo, e come mi sono promessa non mi innamorerò mai più.

Attenta a promettere le cose, la maggior parte delle volte non si riescono a mantenere.

Mammamia, ma oggi cosa hai bevuto la saggezza, comunque io credo che riuscirò a mantenere la mia promessa.

Si si, vedremo chi avrà ragione...

Io, io avrò ragione, comunque vedremo.

I miei pensieri vengono interrotti dal campanello, che annuncia l'arrivo delle mie amiche, allora prendo una borsa e metto dentro il telefono e il portafoglio.

Scendo le scale, e avverto mio fratello che non mangio a casa, ormai sembra essere solo più casa nostra, Drake praticamente non c'è mai, e invece Tommy, ormai é diventato mio amico, e non c'è quasi mai neanche lui, l'unico problema in questa casa é Drake, ma fin quando sta chiuso in camera sua, e non mi dà problemi, va tutto bene.

Esco di casa, saluto le mie amiche, e ci dirigiamo verso il pullman, per poi andare verso il centro commerciale.

Durante il viaggio mi chiedo più volte, se gli dovrei dire che io e Drake, non siamo più niente, ma alla fine non lo siamo mai stati, o non dirgli niente e fare finta che vada tutto bene.

Ovviamente scelgo la seconda, e sto zitta per tutto il tragitto, ascoltando i loro discorsi.

Usciamo dal pullman e andiamo subito verso i negozi che ci ispirano di più, e iniziamo a cercare vestiti per stasera.

Dopo un ora che cerchiamo vestiti, le mie amiche hanno già trovato il loro, invece io, abbastanza inesperta, non ho ancora trovato nulla.

Sto ancora cercando qualcosa da mettere, quando le mie amiche arrivano con in mano un vestito a tubino, con le maniche corte nero. Appena lo vedo mi prende un colpo, perché con un vestito del genere i tentativi di non fare vedere le mie curve, sono andate.

Allora ammetti di avere delle curve, cioè un bel fisico??

Quando mai ho detto di non aver un bel fisico, lo so, ma preferisco non usarlo, e mostrarlo, semplice no?

Si si, però almeno provalo.

Credo che sarò obbligata, quindi lo provo ma non lo compro, almeno credo.

Ginni:" ti abbiamo trovato un vestito perfetto per te" dice porgendomelo, ma aspetto ancora un attimo prima di convincermi a prenderlo.

Marghe:"daii, ti starebbe da dio, ti prego fallo per noi, almeno provalo" dice Marghe, riferendosi di nuovo che loro non possono metterlo per il loro corpo.

Io:" ancora con sta storia, uff, va bene lo provo" dico sbuffando e prendendo il vestito dalle mani di Ginevra.

Vado in camerino, mi spoglio e mi provo il vestito, della mia taglia, di solito io non uso praticamente niente della mia taglia, tranne i pantaloni, quelli sé no mi cadono, ma tipo le maglie sono tutte enormi, quindi stare con indosso una cosa così stretta, a me sembra di soffocare, e poi mi mette troppo in risalto  le curve.

Mi guardo allo specchio e mi sento bella, mi piace questo vestito però é troppo aderente.

Tanto alla festa saranno tutti ubriachi o impegnati a fare altro.

Infatti a cosa serve mettermi un vestito del genere per poi non farmi vedere da nessuno?

Io ci rinuncio, dici una cosa, poi un altra, hai ragione tu, fai quello che vuoi.

Oddio ho appena fatto perdere la pazienza alla mia coscienza, fa pure rima, che spiritosa che sono.

Mi guardo ancora allo specchio, mi giro, e mi accorgo che dietro é aperto per metà schiena, quindi non dovrei nemmeno mettermi il reggiseno, questo potrebbe essere un problema, ma non so neanche io il perché.

Dopo aver riflettuto ancora sul prendere o non prendere il vestito, esco per farmi vedere alle mie amiche, loro appena mi vedono rimangono a bocca aperta, sono abbastanza carina, ma non da togliere il fiato.

Loro:" oddio, ma sei bellissima" urlano insieme, credo che non mi abbiano mai visto con un vestito, o forse alla comunione.

Scema, non hai fatto la comunione.

Come ho fatto a dimenticarmi, i miei genitori quando ero piccola non mi hanno battezzata, per farmi scegliere a me, e quindi io non ho fatto né la comunione e la cresima, o sono andata in chiesa, le uniche  volte che ho pregato credo siano quando andavo a dormire da mia nonna che praticamente mi obbligava.

Io:" ma non é vero, poi é troppo attillato, non posso cambiarlo?"

Loro:" no, assolutamente no, adesso lo togli andiamo alla cassa e lo paghi" comunque penso ancora che si siano messe d'accordo, cioè é impossibile che pensavano una frase così lunga entrambe, misteri della vita che non scoprirò mai.

Io:" ok, va bene lo prendo, però non mi metto i tacchi" dico visto che ho già un vestito con cui non riesco neanche a muovermi, con i tacchi morirei.

Ginni:" va bene, va bene"
Detto questo vado a cambiarmi, andiamo alla cassa a pagare il vestito, che costa un sacco, dopo aver pagato andiamo a mangiare, e quando é ormai quasi ora di prepararsi torniamo tutte nelle nostre case.

Una storia come tante altreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora