Tommaso's pov
Aria è il sole. È la luce che illumina le mie giornate;
Aria è immensa come l'oceano;
Aria è la stella polare che ti illumina quando ti perdi;
Aria ha stravolto in meglio la mia vita;
Aria è la cosa più bella che mi sia mai capitata, e io ne sono follemente innamorato.''Allevi Tommaso, si può sapere a cosa stai pensando invece di prendere appunti?'' mi dice con tono odioso la professoressa di storia, distogliendomi dai pensieri.
''Scusi professoressa'' mi limito a rispondere.
Il vecchio Tommaso avrebbe sicuramente sbuffato e con molta probabilità risposto in tono scontroso. Ma ho fatto una promessa ad Aria prima che partisse: mi sarei impegnato per cambiare e migliorare da un punto di vista didattico.E non la deluderò.
Lei è stata l'unica a credere in me quando nessuno lo faceva. Quando professori e genitori mi buttavano a terra facendomi sentire un completo fallimento senza comprendere il mio disagio, lei mi ha ascoltato.
È stata l'unica a motivarmi, a credere nelle mie capacità.
È arrivata in un momento inaspettato, quando le ragazze erano l'ultimo dei miei problemi e non me ne preoccupavo nemmeno.
La malattia e il dolore per la perdita di mio nonno mi occupava già troppo tempo e non volevo fare altro, se non pensare a lui.Mio nonno è stato il mio migliore amico. Da piccolo passavo interi pomeriggi a casa sua visto che viveva da solo da molto tempo, mia nonna è morta prima che io nascessi.
Quando avevo cinque anni mi ha insegnato tutti i giochi di carte possibili e immaginabili, a dodici invece mi ha fatto guidare il motorino per la prima volta.
È stato un nonno presente, non mi ha mai fatto mancare niente. Lui era la persona che più mi capiva, che mi conosceva davvero. Solo sui sapeva amarmi in maniera condizionata, e riusciva a dimostrarlo. Sono sempre stato un ragazzo molto riservato, a tratti estremamente timido, ma lui è stato l'unico ad essere riuscito a trovare la chiave per accedere al mio cuore.Purtroppo, tutte le cose belle passano e durano sempre troppo poco. Quando avevo tredici anni si è ammalato e L'Alzheimer, manifestatosi con una verrà rapidità, nel giro di un anno me l'ha portato via.
La sua malattia è stata terribile. Nel giro di pochi mesi era diventato del tutto inabile, ricordava a malapena il suo nome, si dimenticava di mangiare e di bere. E soprattutto, non riconosceva più nessuno.
Nemmeno me.
Papà decise allora, tre mesi prima della sua morte, di portarlo in un centro di cura, dove se ne sarebbero potuti occupare meglio. Ricordo che mi opposi con tutte le mie forze, non volevo che il mio nonnino venisse rinchiuso in un posto lontano da me. Avevo ancora troppe cose da dirgli, avevamo ancora troppi dolci da mangiare e troppi film da guardare. Non mi poteva lasciare, non poteva farlo.
Dopo la sua morte mi sono chiuso in me stesso più di prima. Il profitto a scuola è crollato, tanto da farmi perdere l'anno. Ero arrabbiato e me la prendevo con tutti. Allontavavo anche quei pochi amici che avevo, trattandoli di merda. Volevo solo sparire, addormentarmi sperando di non risvegliarmi più.
Ad aggravare il mio stato d'animo si mettevano i miei genitori. Per loro l'unica cosa importante era che studiassi per realizzarmi nella vita. Ed era una vergogna immane per loro avere un figlio ripetente.
E non gliene fregava niente dei miei interessi. Io dovevo fare il liceo che avevano fatto loro, avere i voti che prendevano loro, studiare per avere il loro stesso diploma. Non volevano un figlio, ma una loro fotocopia."Un giorno ci capirai, Tommaso caro, e ci ringrazierai" mi ripetevano ogni giorno fino alla nausea. Non mi stimolavano - e non lo fanno tuttora - a studiare.
Se non prendo i voti, se non ottengo i successi che vogliono loro, non sono contenti. Pretendono sempre il massimo, non comprendendo che questo loro atteggiamento non mi porta a dare il meglio di me, bensì a fare tutto il contrario.
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A tre passi da te
Roman d'amourGli aerei, l'odore dell'aeroporto, il rumore delle valigie colme di vestiti e sogni che scorrono sul pavimento, sono quei piccoli momenti felici della vita in cui ti senti intoccabile, pronto per scoprire il mondo. Ed è proprio lì, mentre sei in fil...