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Mi faccio una doccia veloce, lasciando una grande confusione di vestiti e robe varie in giro per la stanza e scendo al piano terra  per andare a cenare.
Sono già le otto e mezza di sera e i supermercati raggiungibili a piedi sono chiusi e in casa non c'è nulla.
Per questa sera e la colazione dell'indomani ci accontenteremo di andare fuori, in attesa di fare la spesa.
Domani inoltre ne approfitterò per andare in qualche negozio, visto l'imminente inizio della scuola e il fatto che non mi sono portata quasi nulla di materiale. Per quanto riguarda i libri e l'iscrizione nella nuova scuola, fortunatamente, ci ha pensato un amico di mio padre con cui andremo a cena questa sera.

''Questo mio amico ha una figlia della tua stessa età che andrà nella tua scuola, sarà un buon modo per farle qualche domanda e sentirti più a tuo agio i primi giorni. '' Mi dice mio padre mentre chiude la porta di casa. Effettivamente mi fa piacere conoscere qualcuno nella nuova scuola. Sarà sicuramente meno traumatico, almeno si spera.

La serata è tranquilla, ha smesso di piovere e c'è solo un leggero venticello tipico di Settembre che alla sera fa  piacere. Ferma ad aspettare nel giardinetto della mia nuova casa, che mio padre ha promesso di sistemare  in questi giorni visto che è poco curato e pieno di erbacce, col sole che comincia a tramontare e il cielo che si illumina di stelle, non posso non pensare a
Bea, la mia migliore amica. Lei è un'inguaribile romantica, dagli occhi eterocromatici uno marrone e l'altro verde chiaro, amante delle stelle e di tutto ciò che riguarda la cosmologia.
Fan sfegatata di Paolo Fox, legge l'oroscopo ogni mattina e la sua giornata si basa interamente su ciò che dice il segno della Bilancia. Ogni anno, come di tradizione, a San Lorenzo, la '' Notte delle stelle'' ci mettiamo tutte insieme nel tetto di casa sua e lei comincia a parlare delle stelle, presentandoci le varie costellazioni, tutto con un'aria sognante.
Mentre sono in contemplazione del cielo, assorta completamente nei miei pensieri, sento il suono di un clacson e subito dopo un grido maschile: ''Luca, finalmente ci rivediamo ragazzo mio, non sei invecchiato per nulla eh?''

Alzo la testa, che senza accorgermene avevo abbassato e vedo mio padre abbracciarsi calorosamente con un uomo parecchio più alto rispetto a lui, con fisico palestrato, i capelli da ragazzino di sedici anni, quindi rasati ai lati e con il ciuffo in mezzo, maglietta Calvin Klein e jeans scuri.

Dai vetri della macchina, scorgo una grande massa di capelli ricci, di cui non riesco a distinguere il colore.

''Ari, tesoro vieni, ti presento il mio grande amico di università Gianmarco, sembra uno scappato di casa, ma è un grande medico e un ottimo amico.'' Mi dice mio padre con un sorriso a trentadue denti, guadagnandosi anche una pacca amichevole sulla nuca da parte del signore accanto a lui.
''Luca, però potevi dirmelo che avevi una figlia così bella, sicuramente non ha preso da te. '' Dice Gianmarco ammiccando a mio padre.
''Piacere di conoscerti, spero ti troverai bene nella nuova scuola, adesso conoscerai mia figlia che è all'ultimo anno come te e ti saprà aiutare e chiarirti qualsiasi dubbio. Che facciamo, andiamo? Saltate in macchina, vi porto in un posto speciale''.

Quando Gianmarco finisce di parlare, ho il mal di testa. Non ho mai conosciuto una persona più energica di lui, però devo dire che mi sta simpatico e non mi sorprende che sia grande amico di mio padre, il quale ama circondarsi di gente allegra e amante della vita.

Entro nel sedile posteriore della macchina seguita da Luciana e mi siedo accanto alla ragazza dai capelli ricci, che adesso noto essere di un rosso intenso.
''Ciao, io sono Arianna, ma tutti mi chiamano Aria, piacere di conoscerti.'' dico pochi secondi dopo la partenza, visto che la ragazza non ha nemmeno distolto lo sguardo dal finestrino.

In un certo senso, mi sembra di rivedere in lei la me di questa mattina, appoggiata al finestrino dell'aereo e rapita dalla nostalgia.

Nessuna risposta, la ragazza misteriosa sta per tutto il viaggio con la testa attaccata al finestrino, assorta in non so cosa. Suo padre sembra non prestarle molta attenzione, forse è solo molto timida ed è abituato al suo mutismo. Sa  che non deve preoccuparsi più di tanto.

A tre passi da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora