Diego aveva insistito. Tanto.
Aveva insistito finché non era riuscito a prendermi per sfinimento e a convincermi ad andare a quella dannata festa con lui perché, a quanto pareva, "andare a una festa da solo è da sfigato", invece restarci da solo dopo che lui avrebbe trovato qualcuna da portarsi a casa no.
Quello non era da sfigato.
Quello era essere un buon amico.Non che se avessi voluto avrei avuto problemi a trovarmi qualcuno.
Oggettivamente non era quello il punto. Non tanto per merito mio, quanto perché la maggior parte delle persone andava a quel genere di feste con l'unico obiettivo di rimediare qualcosa.
Il punto era che io avevo deciso di mettere la parola fine alle cose occasionali.
Basta.Ero stufo di svegliarmi la mattina accanto a persone che non vedevano l'ora di darsela a gambe e che, l'ultima cosa che volevano vedere era la mia faccia.
Non che negli ultimi tempi avessi mai conosciuto qualcuno che valesse la pena di frequentare romanticamente con i vestiti addosso. Ma il mio ragionamento restava.Chiariamoci, questo non significava che io avessi l'abitudine di tornare a casa ogni sera con un tipo diverso. Ovviamente non era così.
Ero sempre stato più uno da ricerca del Principe Azzurro e decisamente non mi si poteva considerare uno "facile".
Però, avevo avuto un... periodo di perdizione? Un momento di debolezza?Hai fatto la cagna in calore per un po'?
A giustificare il mio libertinaggio, tra l'altro, non c'era neanche una storia chissà quanto originale.
Primo amore finito malissimo, seguito da un periodo in cui avevo rifiutato categoricamente di anche solo considerare l'idea di investire nei sentimenti. Il tutto condito con giuramenti e spergiuri a me stesso di non innamorarmi mai più.Niente di diverso dalla storia di chiunque.
Che poi, non ero neanche veramente pentito. Durante le mie scorribande notturne avevo conosciuto un sacco di gente, mi ero divertito, con un paio di persone avevo anche fatto amicizia.
La verità, però, era che quel tipo di vita non faceva proprio per me.Non volevo spacciarmi per Santo. Era probabile che, di tanto in tanto, avrei continuato a scodinzolare liberamente. Ma il sesso tanto per scopare mi aveva stufato.
E quando avevo deciso di dire basta a quel genere di incontri, lo avevo effettivamente fatto. Zero ricadute.Proprio quel giorno, infatti, festeggiavo i miei sei mesi ininterrotti di castità.
Diego sosteneva che non ci fosse proprio un cazzo da festeggiare, ma io ne andavo fiero. Mi sentivo padrone del mio corpo. Mi ero lasciato andare al massimo a un paio di limoni ma nessuno, ripeto nessuno, si era più avvicinato al mio culo.
Sono traguardi.
E la cosa incredibile era che non mi mancasse neanche troppo.
Io e la mia mano destra eravamo felicissimi insieme, senza imbarazzi e senza bisogno di inventarsi scuse per scappare da un letto ancora caldo il giorno dopo.L'unico vero lato negativo di quella mia svolta erano le serate con il mio migliore amico.
Lui, a occhio e croce, non condivideva la mia svolta puritana. E quindi, tutte le volte, finiva con il lasciarmi da solo a metà nottata perché "Caro Lele ricordati che tira più un pelo di fica che un carro di buoi".Amen.
Nonostante il giorno dopo finissi con lamentarmi del suo comportamento per almeno tre o quattro ore, alla fine decidevo sempre di assecondarlo e unirmi alle sue scorribande serali. La maggior parte delle volte fingevo, con lui e con me stesso, di credere alle sue falsissime promesse di non lasciarmi solo davanti al primo paio di tette di passaggio.
Ma la verità era che, anche se sarei tornato a casa solo, ballare mi piaceva.
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Tutte le volte che ti ho detto di no
FanfictionCosa succede a mettere insieme un testardo, insicuro con l'abitudine di mentire a sé stesso e uno che rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di relazione seria? 🍓 E se il secondo fosse andato a letto con il fidanzato del primo? 🍓 La storia contien...