Se non volete essere turbate da cose mezze zozze o siete ancora nell'età dell'innocenza (beate voi) andate alla fine dei messaggi.
Non fate finta di non capire quali siano i messaggi...
Siete pessime
Era sera tardi e non riuscivo a dormire.
Me ne stavo nel letto fissando il soffitto e cercando di non pensare a niente. Svuotare il cervello e rilassare il corpo per scivolare pacificamente tra le braccia di Morfeo.
Purtroppo, non se ne parlava proprio. Non stava funzionando.
Da qualche giorno sembravo essere tornato ai quattordici anni. Ero sempre e costantemente eccitato e, non che avessi qualche problema a masturbarmi, ma stava diventando una questione di principio: vincere contro il mio corpo.
Non ero un animale.Forse dipendeva dal fatto che, dopo parecchio tempo, stessi finalmente sentendo qualcuno. Questo doveva aver rimesso in moto una serie di istinti repressi.
Dopo che avevo rincontrato Gian Luca, infatti, avevamo iniziato a scriverci. Ci eravamo anche visti qualche volta, ma non potevo definirli dei veri e propri appuntamenti. Piuttosto caffè o birre volanti. O almeno, io li avrei anche definiti così, ma lui continuava a ripetere che me ne sarei accorto quando avremo avuto il nostro primo vero appuntamento.
Coraggioso a dire una cosa del genere. Le mie aspettative erano arrivate decisamente alle stelle.Comunque, non credo stessimo davvero insieme. O almeno non per il momento. Era una frequentazione, un vedere se potevamo funzionare. Wow, pensarla in questo modo mi faceva sentire così adulto e responsabile...
Decisi di scrivergli per ingannare il tempo mentre aspettavo di addormentarmi. Non che mi annoiasse parlare con lui, ovviamente. Non mi annoiava affatto, anzi, mi affascinava il suo sapere tantissime cose e il modo che aveva di raccontarle.
Avevo sempre avuto questa tendenza a tuffarmi nelle persone. A immergermi nei loro interessi e tirare fuori tutto quello che poteva funzionare per me.
Presi il telefono per scrivergli ma guardando lo schermo mi accorsi di avere un messaggio non letto di qualche minuto prima.
Sospirai lanciando involontariamente uno sguardo alla porta della camera.
Me lo sentivo già che erano guai.Tanc: Dormi?
Lele: No, non riesco
Tanc: Neanche io...Lele: Pensieri?
Tanc: Sì...
Tanc: Tu? Cosa ti tiene sveglio?
Lele: Non lo so. Stavo pensando di scrivere a Gian Luca...
Tanc: Ottima idea. Tempo due secondi e dormi
Tanc: Anzi se mi dai il numero ci provo anche io, che contare le pecore non sta funzionandoMi venne da ridere e mi sentii in colpa.
Lele: Prima cosa, col cazzo che ti do il suo numero. Giù le mani. 🖕
Tanc: Stai sereno che non te lo tocco
Lele: E poi non è noioso. Non puoi dire che sia noioso. Letteralmente paghi per sentirlo parlare.
Tanc: Che c'entra?
Tanc: Quella è un'altra cosa. Io parlo a livello di scoparci. Non è il mio tipo.E da quando Tancredi Galli faceva la selezione all'ingresso? Ero abbastanza certo di non avergli mai visto rifiutare nessuno.
Lele: Pensavo che per essere il tuo tipo bastasse respirare...
Tanc: Ah. Ah. Ah. Che battuta originale. 😑
Tanc: Ce l'ho un tipo. Solo che non sono uno con i paraocchi. Io.😏
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Tutte le volte che ti ho detto di no
FanfictionCosa succede a mettere insieme un testardo, insicuro con l'abitudine di mentire a sé stesso e uno che rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di relazione seria? 🍓 E se il secondo fosse andato a letto con il fidanzato del primo? 🍓 La storia contien...