Quando mi svegliai quella mattina mi sentii confuso, dolorante e incapace di aprire gli occhi. Avevo un mal di testa che la metà bastava. Non ero neanche sicuro di dove fossi o di come ci fossi arrivato. Ma soprattutto non ero sicuro di cosa fosse successo la sera prima. L'unica cosa che sapevo era che il mio cuscino fosse decisamente caldo e che si stava muovendo. Quando spostai leggermente la mano, quello emise una sorta di sospiro contento.
Ora, quella mattina non mi sentivo particolarmente in forma né ci stavo capendo molto, ma ero quasi certo che i cuscini non avrebbero dovuto muoversi.
Interdetto e con tutta la fatica del mondo, aprii un occhio per controllare.
Era un corpo quello? Sì. Era decisamente un corpo seminudo a giudicare da quello che stavo guardando.
Perché il mio cuscino era un corpo nudo? Quando lo avevo comprato?
Non appena il mio cervello decise di smetterla di propormi domande senza senso e processò davvero le informazioni che avevo appena raccolto, spalancai entrambi gli occhi e alzai la testa guardando con orrore quello che effettivamente era al mio fianco.
Tancredi era appoggiato alla spalliera del letto, completamente rilassato e senza maglietta. Aveva un braccio intorno alla mia spalla mentre con l'altra mano, fino a qualche secondo prima, stava evidentemente giocando con il telefono. E io, con una probabilità vicina alla certezza, avevo appena dormito appoggiato al suo petto.A quella scena, alcune immagini sfocate della sera prima iniziarono a tornarmi alla mente.
L: Oh mio dio...
T: Ma buongiorno Principessa...
Mi allontanai da lui sedendomi di scatto sul letto. Subito dopo fui costretto a portarmi le mani alla testa che stava seriamente minacciando di esplodermi.
Non avrei bevuto mai più. Mai più.
Uh, aspetta. Fammi ricordare un attimo sta filastrocca dove l'ho già sentita...
T: Sul comodino c'è un'aspirina e un bicchiere d'acqua
Mi informò fin troppo divertito considerando che stavamo parlando del mio malessere. Decisi di ignorare per un minuto il vero problema e buttai giù il medicinale pregando che facesse effetto il prima possibile.
Poi mi feci coraggio. Mi voltai verso Tanche e, sentendo che l'ansia iniziava a diventare insopportabile, gli parlai.
L: Che è successo? Perché sei nel mio letto? Anzi, perché sei nel mio letto nudo?
Lui mise su un'espressione fintamente ferita, cercando inutilmente di nascondere il sorriso compiaciuto.
T: Dai, adesso non dirmi che non te lo ricordi...
Mi portai una mano davanti alla bocca. Pur non essendo davanti a uno specchio, ero certo di aver dipinta in faccia un'espressione terrorizzata. Non poteva essere successo davvero. Non potevo aver fatto una cosa del genere. Certo, gli indizi puntavano tutti contro di me, ma doveva esserci un'altra spiegazione, no? Altrimenti come era possibile che non mi ricordassi niente? Mi stava prendendo in giro?
Purtroppo, il succhiotto evidente e orgoglioso che spiccava sul suo collo sembrava essere piuttosto d'accordo con la sua versione dei fatti.L: No. Oh no, no, no. Che è successo Tancredi?
T: Sono un po' offeso. È stato il miglior sesso della mia vita.
L: No. Non può essere successo. Come è successo?
Deve farti un disegno o speri ci sia un sex tape?
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Tutte le volte che ti ho detto di no
FanfictionCosa succede a mettere insieme un testardo, insicuro con l'abitudine di mentire a sé stesso e uno che rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di relazione seria? 🍓 E se il secondo fosse andato a letto con il fidanzato del primo? 🍓 La storia contien...