MAGGIO

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Can:
"Deren non riesco a capire niente, sta calma!"
"Can, qui la situazione è completamente fuori controllo! Sono giorni che Emre è nervoso, stanco, non riesce più a concentrarsi e stare dietro a tutto..."
"Hai provato a parlare con lui?"
"Certo! Ma si rifiuta! Mi dice che ha dei pensieri per la testa, ma non vuole dire a nessuno quali siano..."
"Leyla cosa dice?"
"Leyla non è mai venuta questa settimana Can..."
"Come non è venuta? Avete provato a chiamarla?"
"I primi due giorni abbiamo pensato fosse impegnata, sai con la gravidanza e tutto il resto. Ma oggi stiamo cominciando a preoccuparci davvero. Ho immediatamente mandato Cey Cey a casa sua per sapere cosa sta succedendo, abbiamo pensato anche che non stesse bene..."
Mi giro verso Sanem che non accorgendosi ancora di nulla è presa a scrivere il suo libro seduta vicino al timone. Come posso dirle tutto questo?
"Deren, è importante che voi vi assicuriate che Leyla stia bene! Noi in questi giorni siamo stati in mare aperto quindi non abbiamo sentito nessuno, ora siamo fermi a Monaco e possiamo di nuovo comunicare. Chiamerò anche io, il primo che sa qualcosa aggiorna l'altro va bene? Non dite nulla a Sanem, di a Cey Cey di non chiamarla perché prima devo parlarci io! Chiaro?"
"Si Can, chiarissimo! E sono completamente d'accordo con te!"
"Parlerò anche con Emre, ma ora devo accertarmi che Leyla stia bene..."
"Va bene Can!"
"Ci sentiamo il prima possibile allora..."
Riattacco. E senza pensarci due volte provo a chiamare Leyla. Non posso parlare con Sanem senza accertarmi prima che lei stia bene. Non posso proprio farlo. Il cellulare squilla, ma non ricevo nessuna risposta. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Non credo sia successo nulla di grave, ci avrebbero avvertiti, ma so che senza una conferma Sanem darà di matto. Darà parecchio di matto...
Mi giro di nuovo verso di lei che ora mi guarda confusa. Cammino piano per raggiungerla e la vedo studiare la mia espressione insospettita.
"Ei..." Mi dice, appena la raggiungo. "Chi era al telefono?"
Sono incerto se alzare lo sguardo e guardarla negli occhi, so che capirebbe subito che qualcosa non va. Non sono mai stato bravo a nascondere le cose, soprattutto a lei. Soprattutto su di lei. Ma lo faccio, in fin dei conti sono solo supposizioni. Forse ci stiamo sbagliando tutti, forse non è nulla di grave. E allora perché ho timore di dirglielo? Ci guardiamo in silenzio per qualche secondo, e come immaginavo dopo un po' lei capisce che qualche non va.
"Can?"
"Era Deren..." comincio a spiegarle la telefonata cercando di essere il più tranquillo possibile. So che se mi vede calmo, forse anche lei non perderà del tutto il controllo. "... mi ha detto che in questi giorni in ufficio è il delirio, Emre è strano e assente e temono che questo possa portare danni all'agenzia..."
"Perché strano, cosa ha fatto Emre? Che succede?"
"Deren mi ha anche detto che sono un po' di giorni che Leyla non sta andando a lavoro e che, vedendo Emre così e non sentendo Leyla, ha mandato Cey Cey a casa per vedere cosa sta succedendo..."
"Ok..." mi risponde piano, ma al tempo stesso ha già la testa altrove. "E secondo te questo cosa significa?"
"Non lo so, forse avranno litigato, oppure..." cerco di sembrare tranquillo, ma appena i miei occhi incrociano di nuovo i suoi mi blocco all'improvviso. So che ha paura. E forse ora ho paura anche io.
"Devo chiamare Leyla!" Si alza di scatto per prendere il cellulare.
"L'ho appena chiamata io Sanem, non risponde!"
"Devo riprovare Can. Deve rispondermi, non può non rispondermi!"

Sanem:
"Rispondi, rispondi. Dannazione, Leyla dove sei?!"
Riattacco e poi riprovo di nuovo. Come può ogni volta non rispondere al telefono? Come può non tenermi aggiornata su quello che sta succedendo? Aspetto ancora qualche secondo, ma niente. Non risponde. Faccio un respiro profondo e senza pensarci due volte chiamo mia madre. Io e Leyla ci siamo sempre dette di non farlo nel caso anche lei non sapesse nulla e non rischiare di farla preoccupare inutilmente, ma questa è un emergenza ed io devo assolutamente capire.
"Mamma!"
"Ciao figlia mia, come stai?"
"Io bene mamma..." cerco di non farmi sentire agitata, voglio mantenere la calma, voglio prima essere sicura della situazione.
"E che fate di bello? Dove siete ora?"
"Siamo a Monaco, siamo arrivati da pochi giorni e presto ripartiremo di nuovo..."
"Oh sono contenta, e come vanno le cose lì tutto bene? E Can come sta?"
La sento tranquilla, credo che se la situazione fosse davvero preoccupante lo avrei percepito. Anzi se devo essere sincera, spero proprio che me ne avesse parlato.
"Tutto bene anche lui mamma, e papà?"
"Papà tutto bene, ora è al negozio ed io sto facendo un po' di cose qui in casa. Sai, da quanto tu e tua sorella non ci siete devo tenermi occupata in qualche modo per non sentire ancora di più la vostra mancanza..."
Sorrido per quella confessione.
"Manca poco mamma, tornerò presto..."
"Oh figlia mia non me lo devi ricordare, sono molto contenta che tu stia vivendo il tuo viaggio ma non posso negare che io non conti i giorni al tuo ritorno..."
La sento commuoversi e silenziosamente lo faccio anche io.
"Mi manchi anche tu, lo sai? Ci credi che mi manca anche litigare con te?"
"O ci credo eccome Sanem..." ora la sento ridere "perché manca anche a me!"
Mi asciugo quella lacrima che all'improvviso mi scende dal viso e poi cerco di risolvere il problema per cui ho chiamato...
"Mamma sentì, per caso hai sentito Leyla in questi giorni? Ho provato a chiamarla spesso ma non mi risponde mai..."
"Bè si... certo..." la sento prendere tempo, così la mia paura torna a farsi sentire.
"Mamma? Leyla sta bene, vero?"
"Certo Sanem che sta bene! Perché mi fai questa domanda? Aspetta! Qualcuno ti ha detto qualcosa?"
"So che non sta andando in agenzia questi giorni e sono tutti molto preoccupati..."
"Oh sapevo che prima o poi avrebbero capito qualcosa..."
"Mamma? Allora è vero?" Mi rendo conto di alzare un po' la voce, ma non mi importa. Perché tutto questo mistero? Come sta mia sorella? "Perché non mi dite la verità?" La mia voce trasmette tutto il mio panico e mia madre ovviamente lo capisce.
"Sanem, sta calma. Sta bene! Ha avuto solo dei giorni un po' particolare e il medico le ha consigliato un po' di riposo, ma sta bene!"
"Sei sicura? Non me lo dici solo per farmi stare tranquilla, vero? Io potrei tornare, anche oggi stesso se ce n'è bisogno..."
"Sanem non scherzare! È tutto sotto controllo!"
Resto in silenzio per un po', mi giro verso Can che mi sta guardando da lontano e gli faccio cenno che va tutto ok. Almeno per il momento. Poi ricomincio a parlare un po' incerta.
"Però gli dici di chiamarmi? Voglio sentirla, perché se la sento anche solo un po' strana io torno mamma. Davvero. Non ho problemi nel farlo..."
"Lo so bambina mia, ma credimi devi stare tranquilla. Ti faccio richiamare appena possibile, va bene?"
"Va bene mamma, grazie..."
Riattacco il telefono e mi prendo qualche minuto per pensare un po'. Forse dovremmo tornare. Non riesco a stare così lontana se è vero che Leyla sta così male. E poi forse mamma non mi ha voluto far preoccupare, anche per questo non starò tranquilla fino a quando la sentirò.
Non faccio in tempo a finire di pensarci che il telefono comincia a squillare. Guardo il display e leggo il nome di Cey Cey. Una videochiamata in entrata. E ora che succede? Non so se rispondere, non ho l'umore adatto. Ma poi mi ricordo che era andato a cercare Leyla quindi rispondo di corsa prima di perdere la chiamata.
"Cey Cey?!"
"Ciao Sanem! Guarda con chi sono?!"
Gira il telefono e finalmente vedo Leyla.
"Leyla!!!"
"Ciao sorellina!"
"Leyla, ma come stai? E perché non rispondi mai al telefono?!"
"Meglio meglio Sanem, tu non preoccuparti!"
"Ma come faccio a non preoccuparmi, Leyla?"
"È stato solo un malore, il medico mi ha detto che devo riposare un pò ma non c'è da preoccuparsi..."
"Sei sicura?"
La vedo girarsi verso Cey Cey che capendo ci guarda imbarazzato.
"Eeeeh si! Io vado un attimo in bagno, va bene? Così voi potete parlare tra sorelle senza amici che vi disturbano! A dopo, ciao Sanem!"
"Ciao Cey Cey!" Lo saluto con la mano e poi torno su mia sorella.
"Leyla, ti prego fammi capire!"
"Ho un po' di paura Sanem, ma oggi pomeriggio ho un altro controllo quindi non voglio pensarci finché non sarò sicura..."
"Leyla io devo tornare!"
"Sanem, ma cosa stai dicendo?!"
"E come posso stare così lontana?"
"Sanem, io mi sento bene! So che nessuno mi crede, sono tutti così preoccupati, Emre poi sembra impazzito, ma io so quello che sento. Devo solo avere la conferma dai medici, così starò ancora più tranquilla..."
La ascolto e forse è riuscita a calmarmi un po'. Ed è così assurdo... dovrei essere io a calmare lei in questo momento!
"Va bene..." poi ci penso un po' su "... però se le cose sono anche leggermente complicate, anche solo di poco Leyla, io torno!"
"Va bene sorellina! Guarda che io sarei solo felice se tornassi un po' prima. Ma lo dico per voi, avete sofferto così tanto prima di vivere questa esperienza... ve la meritate!"
Le sorrido ma poi glielo ripeto, perché per il momento il mio unico pensiero va a lei.
"Però appena hai fatto la visita oggi fateci sapere, va bene?"
"Va bene sorellina, non ti preoccupare!"

"Soltanto un nuovo inizio." ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora