Sanem:
Sono in dormiveglia. Can mi abbraccia da dietro mentre dormiamo beatamente attaccati l'uno all'altra. Soprattutto lui. È questo l'unico modo che conosciamo di dormire. O almeno è sempre questo il modo in cui ci svegliamo. Non lo facciamo a posta, ma anche se ci addormentiamo separati una parte del nostro corpo durante la notte si cerca perché non riesce a stare senza l'altro. Avviene in automatico, noi nemmeno ce ne accorgiamo. E quando succede siamo felici, perché stiamo meglio così.
Ad un tratto la sua stretta si fa più forte, ed io mi volto a guardarlo. Ora anche lui è in dormiveglia.
"Can..."
"Mmmh..." è l'unica cosa che mi dice.
Mi stringe forte, e comincia ad accarezzarmi piano. Lo guardo curiosa e incerta se è sveglio davvero.
"Can?"
Mi guarda e mi sorride malizioso.
"Ho appena fatto un bel sogno Sanem..."
"Di che tipo?" Mi giro verso di lui che ne approfitta cominciando a baciarmi il collo delicatamente, ed io lo lascio fare.
"Posso spiegartelo?"
Inizio a ridere, e lui sorride subito dopo. Ma non mi sembra sia una battuta, almeno da quello che sento...
"No! No! Can, ma è l'alba, ci siamo appena svegliati!"
"Bè, sarebbe un'altra prima volta..."
Sorrido e lo lascio fare, ma non ho nessuna intenzione di lasciarmi andare. Cerco di resistere, almeno fin che posso...
"Can!" Lo richiamo, ma lui conoscendomi ormai sa che può continuare. Ed infatti è quello che fa!
All'improvviso però qualcosa disturba quel silenzio interrotto fino a quel momento solo dai nostri respiri ormai presi l'uno dall'altro. Il mio cellulare sta vibrando, e considerando l'ora non riesco proprio a non farmi distrarre da quel pensiero. Cosa è successo? Chi chiama a quest'ora?
"Can, devo rispondere!"
"Lascialo squillare..." mi suggerisce senza lasciarmi andare.
"E se fosse importante?"
Mi guarda e rassegnato alza il braccio che fino a poco prima mi stringeva a lui e mi lascia libera... purtroppo. Mi scanso delicatamente, prendo il cellulare e mi alzo. Guardo il display e vedo che Cey Cey mi sta facendo una videochiamata. Vado in salone e, con gli occhi ancora assonnati e la voce rotta, rispondo.
"Cey Cey!"
"Sanem! Ah! Mio Dio, cosa stai facendo?"
"Niente, in realtà ero ancora a letto..."
"Sei sicura?" Vedo che si sporge per guardarmi meglio ed io lo guardo confusa.
"Cey Cey! Ma cosa stai guardando?"
"Sei sicura che non stavi facendo niente Sanem?"
"Cey Cey!" Urlo e mi guardo intorno per paura che Can mi abbia sentito, così abbasso di nuovo la voce sperando di essere ancora in tempo.
"Ma cosa stai dicendo?"
"E dov'è il signor Can?"
"È di là anche lui! Ti sei dimenticato che ci divide un fuso orario Cey Cey?"
"Ah! Già! È vero! Lo dimentico sempre, scusami."
"Ciao Cey Cey!" La voce di Can ci raggiunge da dietro, ed io salto perché non mi aspettavo mi raggiungesse.
"Ah!" Anche Cey Cey si spaventa ovviamente, ma questa non è una novità.
"Buongiorno signor Can, già sveglio?"
Io e Can ci guardiamo confusi, ma ci giriamo rassegnati di nuovo verso di lui.
"Che succede Cey Cey?"
"Volevo chiedere un consiglio lavorativo a Sanem..."
"Lavorativo? Davvero? A me? In che senso?" Gli chiedo sorpresa.
"Signor Can, Sanem... stiamo sponsorizzando la DreamShoes!"
"La DreamShoes?" Chiede Can curioso.
"Si, il nome è un po' strano lo so. Ma è una grossa agenzia di scarpe da donna, e deve farsi conoscere in tutta Istambul. E ovviamente ha chiesto il nostro aiuto."
"Wow! E che aiuto dovrei darti?" Chiedo euforica, felice di tornare alle vecchie origini.
"Chi meglio di te può aiutarci con i sogni Sanem?"
Can mi guarda e con un segno di approvazione si intromette di nuovo.
"Bè, è vero..." posa il suo sguardo su di me, e quando i nostri occhi si incrociano un energia particolare si mette tra di noi. Non lo so perché, sarà che l'ho sempre trovato così bello appena sveglio, ma in questo momento mi sto quasi pentendo di non aver seguito il suo consiglio...
"Ei! Scusate! Ragazzi? Sono qui!" Sento Cey Cey chiamarci alla sua attenzione ed io cerco di concentrarmi di nuovo su di lui e su quello che ha da dirmi. Così lo guardo di nuovo e comincio a chiedergli qualche cosa in più, giusto per avere le idee più chiare.
"La signora Deren che ne pensa?"
"Sanem, la signora Deren ancora non realizza di essere fidanzata, cosa ne può sapere lei? Tu hai sempre sognato. Tu sei una sognatrice. Tu sognavi anche prima del signor Can. Con tutto il rispetto signore!"
"Fai pure!" Si intromette di nuovo, e per un momento mi sembra quasi siano d'accordo.
"Per non parlare del fatto che i tuoi sogni poi si avverano e diventano realtà..." continua Cey Cey.
Mi giro verso Can e vedo che mi sta ancora guardando, forse anche lui ha avuto il mio stesso pensiero prima, ossia che forse avrei fatto meglio ad accettare il suo consiglio e non rispondere al telefono per continuare a fare altro ma, cerco di fare finta di niente...
"Chi può aiutarci se non tu?"
"Ma noi siamo qui, come posso fare?" Dico a Cey Cey, e istintivamente mi giro di nuovo verso Can che mi sta ancora guardando in quel modo. Il suo modo. Il nostro modo...
"Noi abbiamo bisogno di un'idea Sanem, puoi pensare anche da lì se vuoi."
"Si, ma..." mi giro confusa. Non so che dire, che fare. Non ci sto capendo più niente e Can proprio non mi aiuta!
"Niente ma!" Interviene quindi categorico lui, quasi spazientito. "Ci penseremo Cey Cey, ti prometto che farò in modo di tenerla concentrata sui sogni e di farle venire l'idea giusta..." continua sicuro. Mi sorride e mi guarda le labbra, come è suo solito fare per farmi capire che vuole baciarmi, ed io gli sorrido confusa e finalmente anche io dico la mia.
"Va bene, ci penserò! Mandami qualche dettaglio in più per mail però Cey Cey!"
"Va bene Sanem!"
"Scusaci Cey Cey, ma ora ti dobbiamo proprio lasciare. Ci sentiamo più tardi!"
"Va bene signor Ca..."
Can prende il telefono e attacca prima di fargli finire la frase. Non ci sto capendo più niente. Ma cosa sta succedendo? Perché Can si sta comportando in questo modo?
"Ma Can! Perché hai attaccato in quel modo? Dovevo sapere qualche cosa in più! Come faccio adesso così? Non so a cosa pensare! E se non sono più in grado?" Lo guardo, ma lui non sembra prendermi molto sul serio. Anzi, a dire il vero non mi sta proprio ascoltando. Mi sorride e senza dire nulla continua a guardarmi in quel suo modo.
"Can!"
Non mi risponde. Mi prende per mano e si incammina deciso verso la camera da letto.
"Ho pensato ad un modo per aiutarti a trovare l'idea giusta..."
"E quale sarebbe?"
Appena entriamo, si gira verso di me e mi attira a se con delicatezza e passione. Proprio come piace a me. Siamo a pochi centimetri l'uno dall'altro e la sua bocca è attaccata alla mia.
"Hai bisogno di sognare un po' anche tu..."
Sorrido e decido di scherzarci un po' su.
"Nel senso che devo rimettermi a dormire?"
Si avvicina a me ed io socchiudo gli occhi restando per qualche secondo senza respiro. Can Divit, ma come devo fare io con te?
Scuote la testa e mordendosi il labbro mi passa un dito sulle labbra prima di baciarmele.
"Non proprio..."
E poi mi bacia, ed io se avessi la forza glielo direi... Già sto sognando, non mi serve altro! Ma ovviamente non glielo dico, perché ovviamente voglio di più, ancora di più, sempre di più. Ogni volta di più!Can:
La bacio ed il mio corpo pretende già qualche cosa di più. Anzi a dire il vero lo voleva già da prima, e quando lei se ne è andata quella voglia è rimasta comunque dentro di me. Per non parlare di quando ha capito che la nostra agenzia aveva di nuovo bisogno di lei... Ho visto nei suoi occhi quella luce che non vedevo da molto tempo, quella luce di quella Sanem che ho tanto amato in ufficio, che cercavo con gli occhi quando non la vedevo per più di cinque minuti. Quella Sanem che si impegnava a cercare l'idea giusta, che si emozionava ogni volta che lo faceva. Quella Sanem che ho trovato, desiderato, cercato, odiato, amato. E che amo ancora. E che desidero ancora. Soprattutto in questo momento...
Le tolgo la camicia da notte e mi sdraio sopra di lei, e senza staccarmi mai dalle sue labbra la accarezzo piano e con delicatezza comincio a baciarla ovunque, fino a scendere giù, sempre più giù...
"Can..."
Prova a fermarmi, ma questa volta non credo di riuscirci davvero. Mi alzo di nuovo e mi avvicino all'orecchio sussurrandoglielo, sperando che accetti quel mio consiglio. Almeno stavolta. Che poi è anche un po' una mia richiesta.
"Non pensare... chiudi gli occhi e inizia a sognare." Non mi risponde, così ci riprovo. E a quanto pare questa volta lo fa davvero, perché mi lascia fare. Scendo sempre più giù, dove voglio arrivare, e quando la sento ansimare, anche stavolta, anche così, inizio a sognare un po' anche io...Sanem:
Quando apro gli occhi il sole è già alto. Non ho la minima idea di che ora sia, ma stando alla luce del giorno e alla grande fame che sento, credo sia già ora di pranzo. Mi guardo intorno e coprendomi con il lenzuolo mi metto a sedere cercandolo confusa.
"Can?"
Non mi risponde. Così decido di alzarmi e portandomi il lenzuolo dietro lo vado a cercare in giro per casa.
"Can?"
Vado in salone, ma non lo trovo. Ma un buon profumo richiama la mia attenzione e mi dirige verso la mia destinazione preferita. Lui.
Lo guardo da lontano, e quasi mi sembra una visione. Con il costume, a torso nudo e i capelli sciolti, si concentra davanti alla brace e cucina la carne per un pranzetto veloce. Non ho ancora capito che ore sono, ma considerando il mio appetito e le forze che abbiamo bisogno di ritrovare un bel pranzo è proprio quello che ci vuole. Lo guardo ancora per un po' in silenzio appoggiata alla vetrata del salone, ma poco dopo si gira, come se sentisse la mia presenza, e i nostri occhi si incrociano un'altra volta senza dire niente... ma in realtà si dicono tutto...Can:
"Bentrovata..." le dico stupidamente. So che forse avrei potuto dire di meglio, ma vedendola in quel modo è stata l'unica cosa che sono stato in grado di dirle. Ma come fa ad essere sempre più bella ai miei occhi? Cosa mi fai, Sanem Divit?
"Dici che mi sono svegliata davvero? O sto ancora sognando, Can?" Mi chiede timidamente, ed io sorrido completamente perso da quella sua espressione.
"Vieni qui!" Le ordino allungando la mano senza staccarle gli occhi di dosso. E lei mi da retta.
Mi raggiunge e la abbraccio, baciandole delicatamente la fronte. Quel profumo... il mio profumo...
"Sta confondendo la realtà con i sogni, signora Divit?"
Mi guarda e sorride arrossendo un po' per quel nome che ancora non è abituata a sentirsi dire.
"È una cosa che mi fa fare spesso, signor Divit..."
"E quale delle due preferisce? Giusto per regolarmi un po'..." sorrido guardandola divertito.
Mi osserva e ci pensa un po' su, ed io la aspetto soffermandomi a guardarla un altro po'.
"Entrambi!"
"Entrambi? Certo, perché non ne sono sorpreso da te?"
"No ti sbagli."
"Su cosa?" La guardo confuso.
"È solo grazie a te se ho capito che la realtà può essere anche un bellissimo sogno. I sogni a volte sono solo sogni, ma quando sogni qualcosa che puoi realizzare la realtà diventa così maledettamente perfetta."
La guardo e la bacio deciso.
"Come te amore mio..."
"Come noi!"
Sorridiamo insieme e le nostre labbra si toccano di nuovo. Restiamo abbracciati così per un po', fino a quando la sua euforia improvvisamente si mette tra di noi.
"Can!"
Mi stacco da lei e la guardo confuso.
"Che succede?"
"Quando sogni qualcosa che puoi realizzare la realtà diventa così magicamente perfetta!"
"Si, ho capito amore..."
"No, no, Can. Non hai capito!"
"No Sanem, non sto capendo niente effettivamente..."
"Le scarpe. La Dremshoes! L'azienda che sogna scarpe che possono realizzarsi portandoti ad una realtà praticamente perfetta!"
"Si!" Ci penso su e quasi non ci posso credere. Ma come ha fatto a pensarci così? Non ha nemmeno ancora letto i dettagli che Cey Cey le deve ancora mandare per mail.
"Sanem, ma come hai fatto? Non hai ancora sentito Cey Cey..."
Mi prende il viso e me lo stringe forte dandomi anche un bacio veloce sulla bocca, ed io la lascio fare.
"Sei tu! Sei tu che mi fai sognare cose reali, rendendo tutto così magicamente perfetto!"
Mi abbraccia di nuovo all'improvviso e poi corre dentro di corsa.
"E ora dove vai?"
"Chiamo Cey Cey!"
"Ma non hai fame?" A questa domanda la vedo tornare indietro. Si, ha fame.
"Sto morendo di fame! Ma prendo solo il cellulare e arrivo, aspettami qui. Aspetta!" Mi urla correndo di nuovo verso la camera.
La guardo e sorrido scuotendo la testa divertito. Si, è proprio lei. Quella parte di Sanem è tornata, anche se sono sicuro che non sia mai andata da nessuna parte...
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"Soltanto un nuovo inizio." ♥️
Hayran KurguPer chi come me ha bisogno di sapere di più, per chi come me ha bisogno dei dettagli che non abbiamo potuto vedere ma solo immaginare, per chi come me crede che ogni storia d'amore non ha mai un lieto fine ma semplicemente "tanti nuovi inizi". Come...