Sanem:
"Ayhan calmati! Non è possibile, avrai capito male..."
Sono al telefono con Ayhan. Dopo giorni sono finalmente riuscita a sentirla, e da quanto sento forse sarebbe stato meglio che lo avessi fatto molto prima. E' fuori di se, e da quello che mi dice ne ha tutte le ragioni. Ma come può essere?
"Ti dico di si invece, me lo ha detto proprio lui Sanem! E me lo ha detto guardandomi negli occhi!"
"Ma quello non significa niente..."
"Non è nemmeno svenuto. Ne un attacco di ansia, o di panico. Era sicuro, seri, fermo!"
"Bè si, questo è già più strano..."
"...E me lo ha detto deciso!"
"Cosa ti ha detto esattamente?"
"Ayhan mi dispiace, ma ho conosciuto un'altra persona. Mi sono fidanzato!" La sento ripetermi quella frase piano, scandendo per bene quelle parole che dalla sua voce quasi spezzata percepisco le hanno fatto davvero del male. Ed io non posso che capirla...
"No Ayhan io non ci posso credere! Mi dispiace, ma non è possibile. Mi rifiuto!"
"E' possibile che non ti abbia detto mai niente?"
"Ayhan no! Te lo posso giurare sulla nostra amicizia! Per questo non capisco... Ma quando può essere successo? Fino a quando ero ad Istambul non faceva altro che parlare di te. Non vedeva nessuna Ayhan te lo giuro, nessuna."
"Allora sarà successo dopo la tua partenza..."
"No, non è possibile... c'è qualcosa sotto me lo sento!"
Mi giro di scatto perchè mi sento osservata. E quando lo faccio vedo Can che, camminando alla ricerca di qualcosa, ogni tanto mi guarda con la coda dell'occhio come se stesse sentendo la mia conversazione.
"Ci hai più parlato da quel giorno?"
"E come pensi io possa riuscirci? E' sempre a lavoro, e ogni volta che lo incontro al quartiere scappa dentro casa."
"In che senso è sempre a lavoro?"
"Muzo mi ha detto che sono molto impegnati in questo periodo, che c'è un problema, ma non ho capito bene di che tipo..."
"Ah..." che problema? Mi soffermo per un secondo su quelle parole, ma poi torno di nuovo a concentrarmi sui problemi di Ayhan. D'altronde l'ho trascurata già molto in questo periodo...
"... e scusa, se è sempre a lavoro dove l'ha conosciuta allora questa nuova fidanzata?" Mi giro di nuovo e vedo Can seduto sul divano con un libro in mano, ma sempre attento a sentire le mie parole. Ma cosa sta succedendo?
"Non lo so sorellina, forse proprio lì dentro..."
"Alla Fikri Harika? No, escluso!" Comincio a ragionarci su, camminando avanti e indietro per il salone, e cercando di non perdere la concentrazione. C'è qualche cosa sotto, ne sono sicura!
"E perchè mai?"
"Conosco tutti Ayhan, e poi non ci sono state nuove assunzioni. Lo saprei!"
"Non lo so, non so proprio che pensare..."
"Facciamo una cosa sorellina, tu ora non ti preoccupare. Ci penso io e cercherò di scoprire qualcosa di più. Non scoraggiarti, va bene? E ricordati sempre che sei tu il suo destino. Nessun'altra!"
"Lo spero sorellina... lo spero proprio tanto..."
Attacco e dopo qualche secondo mi giro verso Can. Lo raggiungo sul divano, e con aria sospetta mi siedo vicino a lui.
"Can?"
"Si?" Mi risponde distratto, o almeno è quello che vuole farmi credere, e preso da quel libro che invece, secondo me, non sta leggendo proprio per niente.
"Sai se ci sono state nuove assunzione in agenzia?"
"No, non mi pare..." continua a rispondermi senza guardarmi, e questa cosa mi insospettisce ancora di più.
"Can?"
"Dimmi Sanem..."
"Per caso hai parlato con Cey Cey ultimamente?"
"Si, certo. Quel giorno, quando cercava te ma eri al telefono con Ayhan. Ricordi?"
"Si, certo... E cosa vi siete detti?"
"Solite cose... qualche aggiornamento qui e la..." continua ad essere vago, ma soprattutto continua a non guardarmi negli occhi.
"Can, perchè non mi guardi in faccia mentre parli?"
A quella domanda si gira, e cercando di fare finta di niente mi sorride dolcemente. Ma io lo conosco. Quello sguardo lo conosco molto bene ormai e, fortunatamente, lui non sa mentire.
"Dimmi amore..."
"C'è qualcosa che tu sai e Cey Cey ti ha detto di non dirmi per caso?"
Sorride goffamente, ed io sorrido dietro a lui. A chi pensi di ingannare Can Divit?!
"Parla!" Gli ordino, puntandogli contro il dito accusatorio.
"Non posso!"
"Ah, allora vuol dire che hai qualcosa da dire?"
"No, niente..."
"Mi stai dicendo una bugia per caso?" Mi fiondo sopra di lui cercando di iniziare una lotta ma, ovviamente consapevole di aver già perso in partenza, mi limito a dargli dei pizzichi sul petto che forse non gli fanno nemmeno tanto male.
"Io non dico bugie Sanem!"
"Bene, perchè io non perdono chi mente signor Divit. Io non perdono mai!" Urlo decisa, imitandolo e prendendolo palesemente in giro.
"Ah davvero? Proprio tu?" Lo capisce, e come immaginavo è lui che prende in mano la situazione. Mi afferra e senza fatica mi spinge all'indietro, sdraiandomi sul divano e bloccandomi definitivamente. È sopra di me, e i nostri sguardi non possono far altro che guardarsi in quel modo...
"Mi sta prendendo in giro, signora Divit?"
"Non cambi argomento, signor Divit!"
"Va bene... cosa stava dicendo prima quindi?"
"Che non mi piace chi mi dice le bugie..."
"Non ho mai fatto una cosa del genere, glielo posso assicurare..."
"Ah si?"
"Assolutamente... non l'ho mai fatto e non ho nessuna voglia di farlo..."
"E cosa vorrebbe fare allora, signor Divit?" Lo provoco un po'. No, forse lo provoco più di quanto la situazione lo richieda, ma come posso non farlo? Questi occhi qui...
Così mi guarda attentamente, e con un sorriso malizioso alza il sopracciglio, si morde il labbro e si avvicina piano alla mia bocca. Non ho bisogno di una risposta, e lui non sembra avere nessuna intenzione di darmela. Almeno non a parole...
Quando le nostre labbra stanno quasi per toccarsi però, il cellulare comincia a squillare interrompendoci bruscamente.
"Non ci posso credere..." mi sussurra piano, ed io sorrido divertita ancora con gli occhi chiusi dall'emozione che stavamo vivendo. Poi li riapro.
"Pensi sia un segno?"
"Un incubo forse..."
Ridiamo insieme, ma lui non sembra avere nessuna intenzione di staccarsi da me. Per fortuna.
"Cosa ha deciso, signor Divit?" Appena lo chiedo il telefono smette di squillare, così ci guardiamo e senza pensarci due volte prova a baciarmi di nuovo. Appena torniamo alla stessa distanza di prima però, il telefono ricomincia a squillare.
"Ma come fanno?" Questa volta si alza e esasperato prende il cellulare in mano, ed io lo seguo guardandolo curiosa.
"E' Deren!"
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"Soltanto un nuovo inizio." ♥️
أدب الهواةPer chi come me ha bisogno di sapere di più, per chi come me ha bisogno dei dettagli che non abbiamo potuto vedere ma solo immaginare, per chi come me crede che ogni storia d'amore non ha mai un lieto fine ma semplicemente "tanti nuovi inizi". Come...