AGOSTO

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Can:
Abbiamo attraccato con la barca ad Adalia, e tra poco raggiungeremo finalmente la sua prossima sorpresa. Sanem sta prendendo le sue ultime cose ed io ne approfitto per mandare un messaggio veloce a colui che la renderà possibile.
"Con chi parli?"
Non faccio in tempo a leggere la risposta che mi è appena arrivata che Sanem mi sorprende alle spalle facendomi sobbalzare.
"Sei saltato! Cosa nascondi, Can Divit?!" Mi chiede con il dito accusatorio.
"Non posso dirtelo!"
"Ma Can!!!"
"Sanem, non ricominciare..."
Le tendo la mano e lei la afferra subito dopo.
Iniziamo ad incamminarci ma lei ovviamente non aspetta molto tempo per ricominciare.
"Ci arriveremo a piedi?"
"No, prenderemo un pullman e poi un elicottero!"
Scoppia a ridere all'improvviso ed io mi giro a guardarla sorpreso.
"Un elicottero, certo... dai Can non scherzare!"
"Ma sono serio Sanem..."
"Cosa?" E così torna subito seria anche lei. "In che senso non scherzi? Cioè davvero saliremo su un elicottero?!"
"Si..." le confermo confuso.
"Cioè un elicottero, elicottero! Quelli che volano..."
"Si, esiste solo un tipo di elicottero Sanem, ed è proprio quello che vola..."
"Ah..."
"Qual'è il problema?"
"No niente, e che gli elicotteri mi mettono un po' paura Can..."
"Davvero?"
"Si..."
"Non è la prima volta che lo prendiamo Sanem..."
"Sì ma qui è diverso, siamo a casa e lo sai che qui succede sempre di tutto..."
"Sanem!" Mi fermo di scatto e le prendo le mani tra le mie. La vedo fare un respiro profondo e subito dopo guardarmi finalmente negli occhi.
"Andrà tutto bene, ok? Niente e nessuno potrà mai più separarci Sanem! Mettitelo in questa testolina!" Le dico picchiettando delicatamente con un dito sulla sua testa, forse troppo pensierosa in questo momento. Così mi sorride, ed io mi sento meglio.
"Va bene..."
"Ora andiamo?"
"Andiamo."
"Sei pronta?"
"Sono pronta!"
"Bene!" Le bacio delicatamente le mani e la trascino via, di nuovo, verso la nostra direzione.
"Can?"
"Dimmi amore!"
"Però ho fame, prima ti va se ci fermiamo a mangiare qualcosa? Mi è mancata così tanto la nostra cucina!"

Sanem:
Dopo qualche minuto siamo finalmente in un ristorante del posto. Abbiamo ordinato da poco e mentre aspettiamo veniamo interrotti da una videochiamata di Leyla ed Emre.
"Ciao bella mammina!!! Fatti vedere, oddio com'è cresciuta la tua pancia Leyla!"
"Sanem non dirmi così per favore!"
"Ma è bellissima!!!!"
"Sì ma è pesante, e ho sempre mal di schiena. Ma sai cosa ti dico? Me ne frego perché sono troppo felice!"
"Come vanno gli sbalzi di umore?" Chiede Can ad Emre per sdrammatizzare un po'.
"Devo dire che ora va meglio..." ridono insieme e Leyla se ne risente.
"Quali sbalzi di umore?" Chiede quindi sospetta.
"Appunto!" Risponde Emre di getto.
"Ragazzi per favore non cominciate!" Mi intrometto io capendo già come andrà a fine "ma non ci chiedete niente?!"
"Certo, vi abbiamo chiamato a posta in realtà. Si può sapere dove siete?"
"Mio caro fratello non ci crederai mai ma siamo nella nostra amata terra, in un ristorante e in attesa di un ottimo cibo turco!"
"Cosa??? Siete ad Istambul?" Chiede Leyla sorpresa.
"Ehm no. Non proprio sorella, abbia fatto solo una piccola sosta..."
"Che sosta?"
"Ti ricordi quella cosa che ti dissi qualche giorno fa, Emre? Bè sono riuscito ad organizzarla!"
"Davvero? Sei riuscito a metterti in contatto con lui?"
Li guardo confusa ma anche terribilmente incuriosita. E scioccata. Ma perché non so mai niente?!
"Leyla tu sai di cosa stanno parlando?"
"Veramente no Sanem, io ne so quanto te questa volta..."
"Ma infatti tu non devi saperlo Sanem, come te lo devo dire?" Mi rimprovera Can.
"Questa me la paghi..." gli rispondo quindi a bassa voce, ma poi decido di cambiare argomento.
"Abbiamo solo qualche altro giorno Leyla, ma poi torniamo subito ad Istambul."
"Ma si fate pure non vi preoccupata, tanto qui manca ancora un po'... noi vi aspettiamo!"
"Ci sentiamo più tardi va bene? Credo sia arrivato da mangiare..."
"Va bene ragazzi, ci sentiamo!"
"E buona sorpresa!" Dice infine Emre prendendomi in giro.
"Ed ecco a voi signori, le vostre Kofte!"
"Grazie mille!"
"Caaaaan!!!" Non riesco a dire altro. Un sogno per i miei occhi. Ma quanto tempo è passato dall'ultima volta?
"Non ti sembra un sogno?" Mi chiede lui altrettanto felice.
"Can sono così emozionata, ho quasi paura sia solo una visione! Dammi un pizzicotto ti prego!" Gli allungo il braccio e lui lo fa divertito.
"No sono sveglia! Perfetto! Allora possiamo mangiare?!"
Ci guardiamo e sorridiamo insieme.
"Io credo proprio di sì..."
"Buon appetito amore, buon primo pranzo Turco dopo due anni in giro per il mondo!" Gli dico scherzando.
"Buon appetito a te, amore. E buone Kofte."
"Buone Kofte anche a te..."
Le mangiamo felici, ma dopo un po' ci guardiamo e decidiamo di confessarci quel profondo pensiero, a quanto pare, completamente condiviso.
"Sono buone, ma niente batte le Kofte di mamma Mevkibe!"

"Soltanto un nuovo inizio." ♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora