Chapter Eleven
Regulus era molto preoccupato.
Camminava avanti e indietro per la stanza, nervoso e inconsapevole di cosa fare.
Era chiaro che quel medaglione era uno degli Horcrux, ma anche se lo avessero preso, come lo avrebbero distrutto?
E quella pozione che aveva provocato tutto quel dolore a Kreacher, cos'era?
Avrebbe potuto facilmente ordinare all'elfo di bere il veleno, così da poter compiere quell'azione indenne.
Ma no.
Non voleva che Kreacher si facesse male. E ovviamente non avrebbe messo in pericolo Katherine in nessun modo.
L'avrebbe bevuta lui.
I suoi pensieri furono interrotti da un forte gemito di dolore.
Il braccio di Katherine iniziò a farle male, spostò la manica del maglione, notando il marchio scurirsi sempre di più.
"Che succede?" le chiese, sedendosi accanto a lei, e le prese il braccio.
"Mi sta chiamando."
"Non andare."
La ragazza rise nervosamente, passandosi le mani tra i capelli.
"Come se avessi scelta."
Si sistemò il maglione, abbassando la manica che aveva sollevato, e si preparò ad uscire dalla stanza.
"Tieni nascosto Kreacher" aggiunse, prima di lasciargli un delicato bacio sulle labbra.
"Katherine."
La ragazza si voltò, trovandosi Regulus a pochi centimetri di distanza. Aveva lo sguardo impaurito, era chiaro che non volesse che lei andasse, ma sapeva bene che non poteva fare altro, se non ubbidire.
"Tornerai, vero?" chiese, allungando la mano verso di lei.
"Tornerò sempre da te" rispose, raggiungendo la sua mano.
Uscì di corsa dalla stanza, prendendosi qualche minuto di tempo per far calmare il suo respiro, ormai irregolare.
Attraversò i lunghi corridoi del Manor. Il silenzio regnava; l'unico rumore proveniva dai suoi passi.
Incrociò solo un mangiamorte durante il percorso.
I suoi occhi grigi si soffermarono su di lei, prima di costringerla a fermarsi, bloccando la strada con un bastone da passeggio, con la testa di un serpente sul manico.
"Malfoy" sbuffò, socchiudendo gli occhi.
"Katherine" sorrise, porgendole la mano, che lei rifiutò.
"Hai bisogno di qualcosa?" chiese irritata, indicando con lo sguardo il bastone.
"Solo sapere come stavi" forzò un sorriso. "So che passi molto tempo con Black."
"Il cugino di Narcissa, tua moglie, giusto?" cercò di cambiare discorso. "Ho sentito che è incinta" disse con disprezzo.
Il mangiamorte annuì, serrando la mascella.
"Solo di poche settimane."
Katherine sorrise falsamente, oltrepassando il bastone, e riprese il suo cammino, 'idiota' pensò.
Presto arrivò davanti alla porta della stanza dove il Signore Oscuro la stava aspettando.
Prese un respiro profondo e bussò, prima di entrare.
"Mio signore."
"Katherine."
Il signore oscuro era seduto accanto al serpente, che non lasciava mai incustodito.
"E se fosse anche lui un Horcrux", pensò la ragazza.
"Ho bisogno che tu faccia una cosa per me."
Katherine rimase impassibile, in attesa delle istruzioni.
"Voglio che tu uccida una persona."
Il cuore della ragazza smise di battere per un instante.
Uccidere, doveva uccidere.
Lo aveva già fatto prima, ma ora era diverso.
Lo aveva fatto prima, ma non aveva avuto mai nulla da perdere.
Adesso aveva lui e gli aveva promesso che sarebbe stata una persona migliore.
"Chi, mio signore?" si costrinse a chiedere, con una fitta al centro del petto.
Un ghigno comparve sul viso di Voldemort.
"È un mangiamorte" disse avvicinandosi a lei. "Ho motivo di pensare che la sua lealtà nei miei confronti sia cambiata."
Katherine non distolse lo sguardo neanche per un secondo. Doveva mostrarsi forte, come sempre, e pronta a fare di tutto per il suo signore.
"Voglio che tu uccida" ripeté lui, accarezzando il viso della ragazza con la bacchetta "Regulus Arcturus Black."
Morta.
Fu così che si sentì in quel momento. La fitta nel petto divenne una voragine e si sentì svenire.
Ma provò con tutte le sue forza a mostrarsi impassibile, altrimenti avrebbe usato la maledizione e non avrebbe potuto fare nulla, se non adempiere al compito.
"Lo farai, Katherine?" sussurrò, "o hai bisogno di un piccolo aiuto?!" Sorrise malignamente, mentre continuava a far scorrere la bacchetta sul viso della giovane.
"No, mio signore, non la deluderò."
Annuì lentamente, mentre socchiudeva gli occhi, come ad analizzare il suo comportamento.
Dopo attimi di silenzio, la congedò.
Continuava a guardarla mentre percorreva a passo svelto la stanza; inclinò leggermente la testa di lato, osservandola curioso.
La ragazza era ormai arrivata alla porta, quando sentì chiamare il suo nome.
"Katherine."
Stava per voltarsi, quando sentì un dolore lancinante estendersi nella sua testa.
"Imperio"
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A Slytherin Hero
FanfictionRegulus Arcturus Black, purosangue, non avrebbe mai creduto di poter amare così intensamente una persona. Desidera vivere e lottare. Imparerà l'arte di amare. Katherine Prince, purosangue, la più sanguinaria dei mangiamorte. Arrogante, stronza, con...