Prologo

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-"Ok, poggia lì a terra amico. Grazie Mister Muscoli" dico al mio migliore amico Hector. Mi ha appena aiutato a salire la spesa nel mio appartamento, ossia l'appartamento sopra quello suo. Oltre ad essere migliori amici, ogni tanto scopa-amici, abitiamo anche nello stesso palazzo. Ci siamo sempre l'uno per l'altro e devo dire che si sente più a casa lui che è cubano e non io che ci sono nata a New York.
Ho conosciuto Hector quando ho iniziato a lavorare cinque anni fa in uno dei club più famosi di New York, il Disco Inferno. Lui ha sempre fatto lo spogliarellista da quando aveva diciotto anni e io cercavo lavoro e sono approdata al club dopo aver fatto il colloquio. Da lì è iniziata la nostra avventura insieme come colleghi del club e poi come amici. Siamo finiti qualche volta a letto insieme, ma le volte si contano su una mano.
-"Ok, di niente. Lo sai che puoi sfruttare i miei muscoli quando vuoi" dice ridendo.
-"Ahhhhh, finiscila" dico esasperata spostandolo per passare e andare verso la cucina con le buste.
-"Stasera abbiamo il tutto esaurito. Abbiamo un addio al nubilato e la futura sposina avrà un bel ricordo della sua festa" dice Hector sedendosi al tavolo.
-"Si, proprio come le altre sposine che vi siete fatti" dico alzando gli occhi al cielo mentre apro l'anta della dispensa. Lui e i suoi amici spesso rimorchiano donne e anche le future spose e vanno a letto con una donna diversa ogni sera.
-"Amica mia, non è colpa mia se vogliono divertirsi con un bel corpo" dice ridacchiando.
-"Certo" dico sarcastica iniziando a sistemare la spesa. Sento le mani di Hector sui fianchi e mi fermo. Lui ama molto il contatto.
-"Sai, avresti proprio bisogno di una bella ripassata anche tu. Da quand'è che non scopi?" chiede ridendo.
-"Non sono affari tuoi Hec" dico sbuffando. Sento i suoi pettorali sfiorare la mia schiena nuda.
-"Mmmmm....vuoi che ti scopo?" chiede senza giri di parole. Alzo gli occhi al cielo.
Lui è così. Diretto. Non fa giochi di parole. Quando parla è sempre chiaro.
-"La tipa questa notte ti ha dato buca? Perché sei venuto a dormire da me?" dico ridendo. Hector si stacca e io mi giro mentre ridacchio ancora.
Capita ogni tanto che dormiamo anche insieme, ma come migliori amici e senza fare nulla.
-"Lascia stare. Ho scoperto che era fidanzata" dice grattandosi la nuca. Fisso le sue labbra grandi e carnose. Distolgo lo sguardo per un attimo e poi torno a guardarlo.
-"Cosa? Ma tu non ti fai mai problemi" dico ridendo.
-"Certo, ma non se il suo fidanzato vuole fare una cosa a tre con lui presente. Sai tesoro, non mi piace toccare il cazzo di un altro uomo" dice serio. Scoppio con una fragorosa risata piegandomi.
-"No, aspetta. Ti ha chiesto une ménage a trois?" dico ridendo.
-"Già..." risponde sbuffando.
-"Dai, stasera ti andrà sicuramente bene. Sono io quella sfigata attratta da tutti i casi umani" dico sbuffando.
Con me ci provano solo sfigati e cessi. Ci provano i vecchi e anche le lesbiche.
-"Ieri sera ho visto che una tipa dai capelli rosa ci provava" dice divertito.
-"Accidenti. Non me lo ricordare per favore. Per tutta la serata ho tentato in  tutti i modi di smollarla, ma niente. Si è arresa solo quando ho preso quel poveretto di Raul e l'ho baciato come una posseduta. Per scena ovviamente" dico ridacchiando.
-"Cazzo amica. Hai baciato Raul? Lui muore per te. Perché non gli dai una possibilità?" dice sorridendo.
-"Perché no. Sai come la penso. Anche se non scopo con uno diverso tutte le sere, non cerco una relazione" gli ricordo al mio caro amico.
-"Io direi che una scopatina con lui te la puoi fare" dice ridendo.
-"Scordatelo. Io ho mente di scoparmi un altro" dico sorridendo e mordendomi il labbro inferiore mentre lo fisso.
-"Aspetta. Non guardarmi così mentre ti mordi le labbra. Mi deconcentri" dice in maniera sensuale provocandomi, anche se sta dicendo la verità. Lui scherza sempre anche quando ci prova spudoratamente con me ma io faccio finta di niente.
-"Non sei tu scemo" dico alzando gli occhi al cielo.
-"Chi è?" chiede curioso.
-"Nick" dico pensando al suo amico spogliarellista. Un uomo di quasi quarant'anni che fa lo spogliarellista da pochi anni, dopo aver abbandonato la carriera da modello. Ha un fisico spettacolare, capelli scuri e occhi azzurri come il cielo.
-"Scordatelo. È vecchio" dice serio. Alzo un sopracciglio.
-"Vecchio? Non mi interessa l'età. Ci devo solo scopare" dico divertita.
-"Pensa solo a scopare con una diversa ogni sera" dice serio.
-"Appunto. Solo sesso, niente legami. Meglio di così.." dico sorridendo. Hector mi guarda serio. È seduto in modo rilassato sulla sedia anche se vedo la sua serietà al momento.
-"Non hai bisogno di uno come Nick per scopare. Ci sono sempre io se vuoi" dice facendomi l'occhiolino.
-"Hec, sembri mio padre certe volte" dico esasperata. Lui sorride divertito.
Sa che è raro che io scopi con lui, tranne le volte che siamo entrambi ubriachi e   quelle rare volte che lo abbiamo fatto è stato come volare sulle montagne russe e il giorno dopo non riuscivo nemmeno a camminare date le sue dimensioni anatomiche sproporzionate lì sotto.
Mi tira per un braccio e mi fa atterrare sulle sue gambe muscolose coperte da un pantalone bianco. Avvinghia le braccia intorno al mio corpo e rimango imbambolata a fissare i suoi occhi nocciola e profondi. Ha la testa quasi rasata e sul viso ha una barba cortissima di qualche giorno. Ci fissiamo negli occhi mentre lui si avvicina con il viso e cattura la mia bocca in un attimo,  baciandomi con le sue grosse labbra carnose in maniera sensuale, lenta, avvolgendole alle mie per poi entrare con la lingua nella mia bocca approfondendo il bacio. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e mi stringo a lui baciandolo con lentezza mentre il corpo si sveglia all'improvviso e si surriscalda.
Mi stacco all'improvviso, tornando sul pianeta Terra, e mi alzo schiarendomi la voce.
-"Tu non devi riposarti? O fare le prove?" dico prendendo le cose che ho comprato e sistemandole. Hector si schiarisce anche lui la gola.
-"Si, beh. Dovrei andare a provare. Tu quando vieni al locale?" chiede serio alzandosi. Faccio di tutto per non abbassare lo sguardo sulla sua protuberanza enorme che ho sentito sotto di me mentre ci baciavamo.
-"Solito orario, anzi forse tra poco. Devo sistemare un pò di cose al bar e ho una nuova recluta a cui spiegare un pò di cose" dico velocizzandomi.
-"Vuoi che ti aspetti?" mi chiede rimanendo in piedi con le mani nelle tasche dei pantaloni.
-"Se hai da fare, vai tranquillo. Io devo farmi la doccia e prepararmi" dico tranquilla.
-"Ah, conosco i tuoi tempi lunghi. Allora vado. Ci vediamo dopo" dice salutandomi con un bacio sulla tempia.
-"A dopo scemo" lo saluto pizzicandogli il fianco.
-"La prossima volta che mi pizzichi il fianco e mi fai male, ti giuro che ti prendo e ti schiaffeggio il culo" dice serio. Scoppio a ridere e mi avvicino prendendo le sue guance con le dita e pizzicandolo.
-"Piccolino lui. Gli faccio la bua" dico prendendolo in giro. Alza gli occhi al cielo.
-"Scema" dice esasperato allontanandosi per poi uscire di casa quando mi saluta di nuovo.

UN AMICO COME SPOGLIARELLISTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora