-"Hec!" urlo dalla cucina mentre fisso terrorizzata il liquido a terra.
Mi si sono appena rotte le acque.
Mio marito arriva di corsa.
-"Che succede piccola?" chiede preoccupato.
-"Mi si sono rotte le acque" dico spaventata.
-"Come ti si sono rotte? Non dovevi partorire tra due giorni?" chiede Hector teso.
-"Non è colpa mia se tuo figlio ha deciso di nascere oggi" dico stringendo i denti ad una contrazione.
-"Porca puttana. Prendo la valigia e andiamo in ospedale" dice andando di corsa nella nostra camera e tornare poco dopo con la valigia in mano.
-"C'è tempo ancora. Molto tempo" gli dico tranquillizzandomi e sentendo una lieve contrazione a distanza dell'altra, dove passano parecchi minuti.
-"Andiamo in ospedale amore" dice serio prendendomi per il braccio e accompagnandomi verso l'ingresso.
Io e Hector siamo sposati da tre mesi. Ci siamo sposati sulla spiaggia di Cuba al sesto mese, sorprendendo tutti i nostri amici e colleghi, ma soprattutto i suoi genitori. Dopo averci dichiarato l'amore quella famosa notte di qualche mese fa, ci siamo legati ancora più profondamente e non riusciamo a stare lontano l'uno dall'altro.
Con il lavoro ho smesso, almeno per il momento, mentre Hector continua a ballare e a tornare subito a casa. Ha detto di voler smettere di ballare e magari lavorare al bar o gestire il locale del nostro amico.********
-"Stai zitto, stronzo!" urlo stringendo i denti ad una contrazione fortissima, da scuotermi tutta. Sono iniziate le contrazioni fortissime e ripetute dopo quasi dodici ore di attesa. La ginecologa e l'ostetrica mi hanno visitata e sono ancora poco dilatata.
Hector rimane pazientemente accanto a me a massaggiarmi la schiena o a tenermi la mano ad ogni contrazione. Sta subendo soltanto.
-"Ti amo amore" dice dolcemente.
-"Ho paura Hec" dico disperata piangendo.
-"Andrà tutto bene amore. Io sarò sempre accanto a te. Non ti lascerò mai. Presto avremo il nostro bambino con noi" dice dolcemente accarezzandomi i capelli e stampandomi un bacio sulla tempia. Ho un'altra contrazione che mi fa piegare le ginocchia mentre sono poggiata al letto e Hector mi sostiene reggendomi con il braccio intorno al corpo.
-"Non so se ce la farò" dico disperata stringendo i denti.
-"Certo che ce la farai, piccola" risponde mio marito sicuro e sorridendo.
-"E poi mi insulti e mi maltratti, quindi sei in ottima forma" dice ridendo. Gli mollo una sberla sull'addome, facendolo sussultare per la sorpresa e mi piego ad un'altra contrazione fortissima.
Tutti sono stati avvertiti della mia rottura delle acque. I nostri amici a turno sono nella sala d'attesa e i genitori di Hector sono in volo.
-"Non farò più figli" dico tra i denti, tutta dolorante.
-"Li faremo. Tanti. È normale che adesso tu non li voglia" dice divertito.
-"Vorrei vederti al posto mio" dico irritata ed urlo ad una contrazione che sembra essere più forte rispetto alle precedenti.
-"Questa era forte" dice Hector, accorgendosene anche lui.
-"Chiama qualcuno, ti prego" dico piangendo.
-"Chiamo subito l'infermiera" dice lasciandomi un attimo da sola ed uscendo di corsa dalla mia stanza.********
-"Spingi Ana. Adesso" dice l'ostetrica. Spingo con tutte le mie forze mentre stritolo la mano di Hector.
-"Dai amore, tra poco conosceremo nostro figlio" dice Hector emozionato.
-"Ana, un altro pò di spinte e vedrai tuo figlio" dice l'ostetrica tra le mie gambe. Un'altra contrazione fortissima e spingo forte sentendomi spaccare tutte le ossa del bacino mentre sento mio figlio attraversare il canale del parto.
-"Dio mio!" urlo spingendo di nuovo.
-"Si vede la testa" annuncia la ginecologa piegata dietro l'ostetrica. Sorrido e guardo Hector.
-"Dai amore. Forza. Sta arrivando Carlos" dice emozionato con occhi lucidi.
Spingo forte ad un'altra contrazione fortissima e sento all'improvviso un corpo uscire dalla mia vagina e svuotarmi.
Un forte pianto esplode nella sala parto, riempiendomi le orecchie e facendomi piangere da una gioia immensa. Hector mi abbraccia fortissimo piangendo anche lui e poi mi stampa un bacio sulla fronte.
-"Bravissima amore mio" sussurra vicino al mio viso mio marito.
-"Ecco il vostro Carlos" dice l'ostetrica poggiando un fagottino tra le mie braccia, coperto da un panno e tutto ricoperto di muco e sangue ed urlante a pieni polmoni. Bacio la sua testolina mentre piango e Hector ci avvolge stampando un bacio sulla sua testolina.
-"È bellissimo amore. È il più bel regalo che mi potessi fare" dice piangendo e stampandomi un bacio sulle labbra.
-"Ti amo da morire. Vi amo da morire" sussurra.
-"Vi amo da impazzire" rispondo piangendo e poi fisso nostro figlio, dalla pelle mulatta scura e sorrido contenta.
-"Tutto suo padre" dico divertita mentre Carlos si attacca al mio seno iniziando a succhiarlo.
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UN AMICO COME SPOGLIARELLISTA
RomanceHector Valdés è uno spogliarellista cubano trapiantato a New York da dieci anni. Ha trentadue anni e lavora come spogliarellista da dieci anni. Ama il suo lavoro e ama divertirsi tutte le sere con una donna diversa dall'altra. Ana Foley è una ragazz...