È incredibile quanti pensieri possano nascere in una frazione di secondo nella mente umana. In diverse situazioni, perfino i sentimenti sono in grado di aumentare quella velocità.
Stefano si sentiva tradito, un'altra volta, ma non da Riccardo. Avrebbe dovuto aspettarsi da parte sua un gesto del genere, infondo combatteva ancora per quello che voleva: la corona. Si sentiva tradito da sé stesso per aver creduto ancora che il fratello potesse cambiare. Così ad alimentare quella velocità era il rancore verso sé stesso, e la solita incandescente furia verso il fratello.
Strinse il foglio fra le mani e posò per un singolo secondo gli occhi su Sascha. Lui non si era accorto di niente.
Il castano s'incamminò verso le scale con passo svelto ma fu fermato dalla voce grave del compagno.
"Dove vai?" Gli chiese in un sussurro.
"Ho bisogno di risolvere una cosa, torno subito." Disse il castano quasi ignorandolo.
Prima che Stefano potesse salire le scale, il corvino si precipitò il più velocemente possibile su di lui e gli prese il braccio. "Devo parlarti."
Stefano chiuse gli occhi e sospirò.
"Non può aspettare?!"Sascha scosse la testa. Alla Fine Stefano fu costretto a cedere dallo sguardo da cucciolo del corvino.
I due tornarono a sedersi sul divano, con una leggera distanza tra uno e l'altro.
Sascha meditò qualche secondo su come sarebbe stato meglio aprire l'argomento. Alzava lo sguardo verso il castano, poi incontrava i suoi occhi impaziente e improvvisamente abbassava la testa verso le scale.
"Sascha?" Chiese il castano insistente. Aveva fretta.
Finalmente si decise a parlare.
"Il matrimonio è stato rimandato. Ma ci sarà... Cosa faremo allora, cosa ne sarà di noi?"
Il castano si guardò le mani. Al momento erano la cosa più interessante da guardare.
Si era sempre trattenuto dal poterlo ammirare, dal dichiararsi, perfino dal poterlo amare, perché sapeva che se mai fosse stato davvero suo, un giorno avrebbe smesso di esserlo.
Sascha odiava le scadenze, e loro ne avevano una dichiarata già da anni, perciò aveva sempre preferito non illudere il castano e allontanarsi da lui.
"Faremo quel che dovremo fare." Affermò convinto Stefano.
"Ma fino a quel momento..." Strisciò sul divano avvicinandosi all'amato. "Non c'è nessuno che ci trattenga dall'amarci." Sussurrò all'orecchio del corvino, lasciandogli un bacio sul collo.
Sascha ridacchiò e gli mise un braccio intorno alla vita, stringendolo a sé. "Mi piace questa proposta."
Stefano chiuse gli occhi, e mentre si addormentava tra le braccia del corvino, pensava a quanto fosse bello rimandare i problemi al sé stesso del futuro.
Giulio che però li osservava sulle scale, era convinto del contrario. Prima o poi bisogna affrontare i problemi e le proprie convinzioni, e mentre i suoi occhi osservavano il proprio figlio fra le braccia di un uomo, la sua testa vagava fra i numerosi ricordi nei quali Stefano aveva già manifestato la sua sessualità. Tutte quelle immagini rinfrescavano la sua mente mentre un'altra parte di sé, quella che aveva sempre cercato di negare ciò che era evidente, continuava a combattere. A dire che erano solo amici. Purtroppo però era ora di cedere alla verità. Così l'espressione di totale shock del padre si addolcì, ma i due amanti, già persi nei sogni, non furono in grado di sentire i suoi passi farsi sempre più lontani.
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𝓖𝓲𝓸𝓿𝓪𝓷𝓲 𝓐𝓵𝓲 𝓟𝓮𝓻𝓭𝓾𝓽𝓮 [𝑺𝒂𝒔𝒄𝒉𝒆𝒇𝒂𝒏𝒐]
FanfictionNella società moderna certe cose non vengono tollerate. Esistono ancora il razzismo, la xenofobia e l'omofobia. Questo rende impossibile per l'umanità concepire che due giovani possano prendere decisioni compromettenti per il proprio futuro, sopratt...