Stefano stette in silenzio e deglutì.
"Mai." sussurrò.
Sascha annuì in modo ironico nuovamente, e cercando di ritrovare la calma che solitamente faceva parte della sua persona, ripose con delicatezza la lettera sulla scrivania.
"Non perché non ne avessi il coraggio" completò Stefano "Bensì perché erano il mio modo di sfogarmi. Non ho mai avuto intenzione di fartele avere... Anche perché queste lettere, queste lettere sono la mia vergogna e la mia rovina." Dichiarò, senza mai smettere di guardare il corvino.
Stefano si avvicinò a passo deciso e ne prese un paio, le sue preferite.
"Ieri le ho tirate fuori dal loro posto segreto." se le rigirava fra le mani, con ammirazione, sotto lo sguardo curioso ma ancora furioso di Sascha.
"Le volevo bruciare." Disse infine con scioltezza.
Prese un accendino dalla tasca e si diresse nel balcone, seguito dopo qualche secondo da Sascha. Si fermò davanti alla recinzione e gli diede fuoco.
"Una vita che non puoi avere è una vita che non ti appartiene." Disse mentre le osservava bruciare.
Dentro di sé era convinto che non se ne sarebbe pentito. Era il gesto più grande che poteva fare per confermare a sé stesso che con Sascha aveva chiuso.
Sascha non capiva perché aveva scelto proprio quelle due lettere, ma perché le altre non subissero lo stesso destino, egli decise di prenderle e portarle con sé.
E così fece. Le mise sotto braccio e si girò verso Stefano.
"Ti aspetto giù." Gli disse, prima di girarsi e abbandonare la camera.
E facendo finta di niente le cose tornavano alla normalità, così come dovevano essere. Nessuno dei due ci avrebbe più pensato, se non quando erano costretti a guardarsi l'un l'altro, ammettendo con gli occhi la verità.
Two buried hearts are dared to break.
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"Che brutti musi che avete oggi." commentò il Re.
Erano tutti e quattro nell'entrata del palazzo, pronti per uscire.
"È tutto a posto." Disse Stefano figendo un sorriso.
"Ne sono sicuro"
Alessia era l'unica dei quattro ad avere un sorriso beato stampato sul viso. Il castano si avvicinò a lei, contento di vederla felice, e gli diede un bacio sulla fronte: "Mi raccomando, che sia il più bello di tutti."
Con questa frase Stefano si riferiva all'abito da sposa."Forza andate e divertitevi un po'. Da quel che vedo ne avete bisogno."
E con questa Giulio si riferiva ai due ragazzi, ancora presi da ciò che era successo pochi attimi prima.Le porte si aprirono, e le guardie accompagnavano i tre ragazzi.
Li fuori vi erano altre due ragazze che aspettavano Alessia, pronte per andare a fare compere.
Sascha sorrise quando le vide, ed entrò nell'auto accompagnato da Stefano.
"Dove volete andare?" chiese l'autista.
"Ovunque vi dica il nostro ospite." il castano indicò Sascha, e quest'ultimo diede un indirizzo all'autista.
In macchina da quel momento in poi, ci fu solo silenzio, quasi come se entrambi non volessero far sentire neanche il proprio respiro.

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𝓖𝓲𝓸𝓿𝓪𝓷𝓲 𝓐𝓵𝓲 𝓟𝓮𝓻𝓭𝓾𝓽𝓮 [𝑺𝒂𝒔𝒄𝒉𝒆𝒇𝒂𝒏𝒐]
FanfictionNella società moderna certe cose non vengono tollerate. Esistono ancora il razzismo, la xenofobia e l'omofobia. Questo rende impossibile per l'umanità concepire che due giovani possano prendere decisioni compromettenti per il proprio futuro, sopratt...