Obviously without you

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Il matrimonio era stato organizzato con fretta. Erano passati due giorni dall'ultima chiamata con Stefano, il corvino non lo aveva più sentito.

Come poteva dirgli che si stava per sposare, quando fino a pochi giorni parlavano dei loro sogni, dei figli, del matrimonio.

"Questa è l'ultima cosa."
La madre di Stefano si avvicinò e gli mise la cravatta intorno al collo. Poi iniziò a fissarlo, sorridendogli.

Lui non se ne accorgeva, era troppo impegnato a guardarsi allo specchio.

Si ricordava quando Stefano gli aveva detto che il vestito gli stava bene.

Penso che sei perfetto.

Aveva detto, con uno sguardo infitamente serio.

Poco dopo si accorse dello sguardo della donna su di lui.

"So che la renderai molto felice. Ma so anche quanto tu non lo sarai, e volevo soltanto dirti che mi dispiace. Sia tu che Stefano avete fatto ciò che noi ci aspettavamo da voi, ma ciò non significa che non capiamo quanto sia difficile."
Quello sul suo viso, era un sorriso tirato, eppure le sue parole erano sincere, Sascha lo percepiva.

Lo vedeva dalle lacrime che si formavano nei suoi occhi. Tra quest'ultimi sembravano galleggiare dei dolorosi ricordi.

"In ogni caso, io devo andare a vedere come sta Alessia."
Scomparve in pochi secondi, con una mano che cercava di cacciare via dal viso le lacrime.

Sascha la osservò andar via.

Certo. Pensò. Sarò ancora più infelice a vederlo fra i corridoi e a non poterlo avere, sarò ancora più infelice quando lui sarà felice con qualcun altro, ma non è questo ciò a cui sono sempre stato destinato?

Sospirò e riportò lo sguardo sull'immagine di sé stesso riflessa sullo specchio. Si sistemò la cravatta, come se non fosse ancora abbastanza perfetta.
Mentre lo faceva scorse una figura che gli si avvicinava da dietro, era vestito in modo elegante e in quei pochi giorni al suo viso gli si era aggiunto un leggero velo di barba, questo però lo rendeva solo più attraente.

Per un attimo, Sascha spalancò gli occhi, ma cercando di nascondere il proprio stupore, tornò immediatamente normale e si girò.

"Non pensavo facessi in tempo."

"E invece sono qui"
Stefano alzò le spalle.

Gli occhi erano incastrati gli uni in quello dell'altro. Come se non riuscissero più a muoversi da lì.

Stefano non aveva idea di cosa dire. Non era andato lì con l'intenzione di parlare, è il silenzio a comunicare i sentimenti. Voleva soltanto vederlo un'ultima volta prima del matrimonio, voleva finire di distruggere il suo cuore.

"Non dirai nulla?" Chiese Sascha, in un timido sussurro.

Stefano distolse un attimo lo sguardo e si morse il labbro.

"Non c'è niente da dire."

Fece per aprire la bocca e dire qualcosa, l'unica cosa che voleva ribadire prima che il tutto finisse, ma fu interrotto da Sascha.

Sentire quelle parole avrebbero solo reso la cosa più difficile, l'avrebbe fatto crollare esattamente davanti a lui, e non poteva permetterselo, perciò gli sussurrò un semplice "lo so", sperando che Stefano avrebbe capito.

Infatti il castano annuì, e con pochi passi arrivò davanti al corvino.

Con le mani aggiustò il colletto del completo, evitando a lungo il contatto con gli occhi di Sascha. Quest'ultimo osservava ogni suo gesto, aspettando che Stefano avesse il coraggio di guardarlo negli occhi.

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𝓖𝓲𝓸𝓿𝓪𝓷𝓲 𝓐𝓵𝓲 𝓟𝓮𝓻𝓭𝓾𝓽𝓮  [𝑺𝒂𝒔𝒄𝒉𝒆𝒇𝒂𝒏𝒐] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora