Una chiamata interruppe Giuseppe. Matilde... La odiava dio, era troppo fastidiosa. La sua voce stridula rimbombò nelle povere orecchie di Giuseppe, che allontanò il telefono per l'acutezza della voce della ragazza. Non voleva avere conversazioni, specialmente con quel demone di ragazza, quindi chiuse velocemente la chiamata dicendole uno sforzato "ci sentiamo più tardi, prende male dove sto ora". Se l'era tolta dai coglioni. Oof.
Giorgio si stava scambiando qualche dolce momento con Alex, quando venne interrotto da Lyon, che lo venne a schizzare con una pistola d'acqua. Infastidito, si attaccò al petto di Alex, senza alcuna voglia di rispondere all'attacco del suo amico. Ettore, arreso dal comportamento di Giorgio, se ne andò da Cico per scassare le palle a lui. Almeno era sicuro che avrebbe reagito.
Matilde si trovava con uno di quei suoi fidanzati temporanei, stavolta la preda si chiamava Emanuele. Si trovavano in un centro commerciale a spendere i soldi del ragazzo. Certo che troia è la parola giusta per definirla.
Uno sparo catturò l'attenzione del gruppo, che fino a quel momento stavamo prestando più attenzione a disturbarsi a vicenda. Una ragazza, costume fucsia, 17enne, era stata colpita alla spalla. Un proiettile le aveva strisciato la pelle delicata, provocandole una perdita notevole di sangue. Alex e Cico corsero dalla ragazza, chiamando l'ambulanza velocemente. Nel mentre parlavamo con la ragazza per non farle venire un eventuale attacco di panico. La ragazza si chiamava Clarissa a quanto pare. Tratti delicati, occhi verdi, pelle abbronzata, lentiggini e capelli castani legati in uno chignon. Bassa quanto Giorgio, forse un po' di meno. Giuseppe, in panico, corse via dal palazzo con il suo amato M24 (sarebbe un fucile da cecchino, quindi un fucile di precisione). In lontananza, il bar che fino a poco fa stava trasmettendo i tormentoni estivi, spense tutto, chiudendo completamente la struttura. La polizia giunse al luogo del delitto, e la ragazza venne portata all'ospedale per venir medicata. Dopo un paio di domande, la polizia allontanò tutti dalla scena, mandandoli alle proprie case.
Erano le 20, Giorgio e Alex erano a casa del più piccolo. Stavano cenando.
Parole scritte: 367 parole
Prossimo capitolo: tra pochi giorniAbbiamo scritto poco giusto per lasciarvi un po' di suspance
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Just *THEBADNAUTS*
Casuale𝙰𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚜𝚎 𝚜𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚝𝚒 𝚟𝚎𝚕𝚘𝚌𝚎... 𝙿𝚎𝚛 𝚖𝚘𝚕𝚝𝚒 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚝𝚛𝚘𝚙𝚙𝚘 𝚟𝚎𝚕𝚘𝚌𝚎, 𝚘 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚍𝚒𝚛𝚎, 𝚎𝚛𝚛𝚘𝚛𝚎... 𝚎̀ 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚐𝚕𝚒𝚘𝚛 𝚎𝚛𝚛𝚘𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚒𝚘 𝚊𝚋𝚋𝚒𝚊 𝚖𝚊𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚋𝚒𝚗𝚊𝚝𝚘... 𝙲𝚘𝚗 𝚕�...