78 - tpspov

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"Possiamo fare una pausa? Sono cinque ore che lavoriamo, sono esausto e affamato" gemette Jungkook, sdraiandosi sul divano tenendosi lo stomaco.  Jimin sbadigliò. 

"Bene. Trenta minuti di pausa e poi finiamo questa sezione" concordò, chiudendo il portatile e stiracchió le braccia. 

Il corpo di Jungkook si alzò di scatto dal suo posto, gli occhi fuori dalle orbite, "SOLO TRENTA MINUTI? NON È GIUSTO, STIAMO LAVORANDO DA 5 ORE E NON ABBIAMO FATTO NESSUNA PAUSA!"  Delirante, il più giovane si stropicciò gli occhi, che a sua volta si alzò anche Jimin, fissandolo duramente. 

"È previsto per venerdì!"  Il più piccolo gridò. 

Alzando le braccia, la fame di Jungkook iniziò a fargli male allo stomaco, "Fra due settimane!" 

Un fiato arrabbiato uscì dalle loro bocche. 

Entrambi non si rendevano conto di quanto si fossero avvicinati.  Tutto questo discutere deve averli impediti di rendersi conto di aver invaso lo spazio personale dell'altro. 

Imbronciato, Jimin incrociò le braccia contro al suo petto- capelli biondi e un disastro soffice sulla testa, il piccolo corpo consumato dalla seduta e le guance arrossate di un rosa chiaro anch'esso per la stanchezza.  Per un secondo Jungkook provò una strana sensazione. 

Ma era solo il suo appetito, giusto? 

Ci fu silenzio mentre si guardavano l'un l'altro.  Il ticchettio dell'orologio da parete, il ronzio del frigorifero in sottofondo. 

Sembrava durare un'eternità.

Jimin poi notò i nei sul fondo del labbro di Jungkook e sul suo naso.  Il modo in cui il suo alito odorava di menta, probabilmente per tutte le sue gomme masticate nelle ultime ore.  Per non parlare del modo in cui i suoi occhi scintillavano di una certa aspirazione mentre il ragazzo lo supplicava di essere d'accordo. 

Provò questa sensazione sconosciuta, ma era sicuro che doveva dipendere da quanto era stanco per il progetto. 

Inghiottendo, il cuore di Jimin corse all'improvviso. 
Fu allora che non poteva resistere di più. 

Rapidamente, scosse la testa per sperare di sbarazzarsi di qualunque cosa stesse pensando o provando in quel momento, "Bene. Possiamo lavorarci domani" dice sconfitto, superando Jungkook e dirigendosi verso la cucina per prendere qualcosa da  bere. 

Il giovane sorrise tra sé.  "Ti ordino di comprare del cibo"

Fu allora che l'altro sbatté la sua tazza d'acqua sul bancone voltando lentamente le spalle, intensificando lo sguardo, "Non compro nulla? Te ne vai"

"Aw, non è il modo di trattare  il tuo ospite Park, inoltre scommetto che te lo puoi permettere visto che puoi permetterti questo "Jungkook fa un cenno al suo dormitorio. 

Jimin inspirò profondamente, cercando di ritrovare la calma. 

"Lo prendo come un sì" Il più giovane fece schioccare la lingua e gli lanciò una pistola a dito, ovviamente godendosi qualunque cosa gli stesse facendo, "Ma prima di chiamare umilmente il ristorante più vicino, devo fare una pisciata"

Jimin chiuse gli occhi  lentamente e dolorosamente, "Non hai appena detto questo"

Jungkook poi si avvicinò al bancone dove era seduto Jimin, appoggiandovi contro il corpo come se fosse in un bar a cercare di rimorchiare le ragazze.  "In effetti l'ho fatto perché so quanto ti da fastidio" Fece l'occhiolino al più grande e poi gli sfiorò la spalla, dirigendosi verso il bagno. 

Jimin d'altra parte ...

Stava quasi pensando di chiamare il controllo degli animali.

𝖱𝖾𝗆𝖾𝖽𝗒 › 𝗃𝗃𝗄+𝗉𝗃𝗆 · 𝗔𝗨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora