VIII

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Quando si svegliò l'unica cosa che riuscì a percepire era che aveva un gran caldo mentre il mal di testa aumentava ogni secondo di più. Si guardò intorno riconoscendo la stanza di Ricky e si ributtò stancamente sul cuscino mugolando qualche parola incomprensibile. Le braccia di Edoardo si strinsero di più alla sua vita facendolo sorridere. Si accoccolò al suo petto caldo tentando di riaddormentarsi. Non si ricordava niente della sera prima e non sapeva nemmeno come erano finiti tutti e tre accoccolati nello stesso letto ma non gli importava molto in quel momento.

Sentì delle labbra baciargli leggermente la fronte; alzò la testa trovandosi davanti gli occhi ambrati dell'altro omega che lo scrutavano con una strana scintilla negli occhi.

Lui gli sorrise per poi accoccolarsi di più al suo petto e accarezzare gli addominali leggermente accennati del minore. 

-Tutto okay?- gli chiese il castano prendendo ad accarezzargli distrattamente i capelli.

-Si... si è tutto okay- disse sorridendo e richiudendo gli occhi un momento per poi fare per alzarsi. La mano di Edoardo gli scivolò dolcemente sul fianco facendogli il solletico mentre si metteva seduto e fu in quel momento che successe: un dolore acuto alla bassa schiena lo fece immobilizzare mentre la testa iniziò a pulsare freneticamente e le immagini della sera prima gli tornarono a galla come una doccia fredda. 

Si girò con gli occhi spalancati verso i due ragazzi che erano nella stanza: Edoardo a petto nudo e con la coperta leggermente scoperta che gli lasciava intravedere il pube e un pezzo del petto nudo mentre Ricky stava ancora dormendo con le coperte che gli lasciavano intravedere il sedere. 

Non ci mise molto a collegare quello che era successo quella sera; e la consapevolezza di quello che aveva fatto lo fece andare in panico: ancora non voleva buttarsi a capofitto in quella relazione e, sicuramente, non voleva che la loro prima volta... la sua prima volta fosse quando lui non era capace di ragionare troppo preso dai feromoni del calore. 

Si alzò velocemente portando la coperta con se lasciando gli altri due coperti solo da un leggero lenzuolo ed iniziò ad indietreggiare con gli occhi spalancati raccogliendo i suoi vesti da terra e scappando in bagno il più velocemente possibile; senza lasciare la possibilità agli altri due ragazzi di controbattere. 

Iniziò a piangere silenziosamente, senza nemmeno accorgersene; sentiva Edoardo dietro la porta che bussava e chiedeva cosa fosse successo con la voce sempre più incrinata finchè non intervenne la voce dell'Alpha e il castano scoppiò a piangere rifugiandosi nelle braccia forti del compagno continuando sussurrare parole sconnesse tra loro.

-Enea; se qui dentro? É tutto okay?- chiese il minore bussando leggermente e tendendo l'orecchio per sentire un qualsiasi suono provenire dal moro oltre la porta. 

Enea nel frattempo si iniziò a rivestire lentamente per poi prendere un respiro profondo e poggiare la mano sulla maniglia della porta ed abbassarla lentamente.

Appena si palesò davanti ai due ragazzi più piccoli Edoardo si buttò tra le sue braccia abbracciandolo forte e continuando a singhiozzare e a mormorare una serie di "scusa" e "non farlo più" che gli resero solo più difficile la scelta che stava per fare.

Lo scanso in malo modo da se spingendolo lontano dal suo corpo per poi guardarlo con gli occhi più gelidi ed indifferenti che potesse fare.

-Che...che stai facendo?- gli chiese l'Alpha che nel frattempo stava guardava la scena incredulo.

-Cosa credevate? che dopo stanotte saremmo sati compagni per la vita? è stata solo una notte di sesso niente di più- disse con un tono gelido.

Poi fu tutto molto confuso, come se fosse una scena di un film: Edoardo era in lacrime e con un pezzo che cuore spezzato mentre l'Alpha cercava in tutti i modi cosa avesse fatto cambiare così tanto il suo vecchio migliore amico. 

-Ma che stai dicendo? Una notte di sesso? Ma ti senti quando parli?!- chiese Ricky alzando leggermente il tono di voce rivolto verso Enea che lo guardò dall'alto in basso prima di rispondere:

-Mi dispiace se voi avete inteso che ci fosse qualcosa di più tra di noi; Ricky tu hai già un compagno non dovresti cercarne un altro. No starò al vostro gioco e, sicuramente, non starò in questa relazione- disse freddamente per poi allontanarsi il più infetta possibile. 

Aveva paura; troppa paura, e sapeva che di li a poco sarebbe crollato. Appena chiuse la porta dietro di se; le lacrime iniziarono a rigargli il volto inondandogli la guance.

Non voleva offendere Edoardo e ora la sua immagine in lacrime e ferita dal suo comportamento e dalle sue parole non aveva che torturarlo ma non era pronto; non per un salto nel vuoto. 

Si allontanò leggermente; attraversando la strada e andando dentro il parco dove andava a giocare quando era piccolo mentre un sorriso prese spazio sul suo volto ripensando a tutte le volte che lui e l'alpha si erano trovati li per giocare mentre i loro genitori discutevano e parlottavano tra loro. 

Si sedette su una panchina guardando i fili di erba sotto di lui bagnarsi piano piano delle sue lacrime mentre i sensi di colpa cominciarono a divorarlo.

La tentazione di andare da Edoardo e Ricky e scusarsi per il suo comportamento era tanta ma la sua parte razionale diceva che era giusto così; che la loro relazione sarebbe stata una cosa precaria che si sarebbe spenta in un attimo e che lo avrebbe carbonizzato. 

-Ehi tutto okay?- chiese una voce maschile davanti a lui.  

Enea alzò lo sguardo trovandosi davanti un ragazzo dai capelli rossi e un leggero accenno di barba. Era più grade di lui di qualche anno e dall'odore sembrava un beta. 

Il più piccolo non rispose riabbassando la testa e continuando a guardare i fili d'erba trovandoli molto interessanti in quel preciso istante.

-Posso sedermi qui?- chiese sempre il rosso al che l'omega rispose con una semplice alzata di spalle.

-Non devi vergognarti sai? Anche se stai piangendo non è un disonore e sappi che se hai bisogno di parlare sono qui; insomma, ho letto che parlare dei propri problemi con uno sconosciuto è più facile- disse voltando la testa vero Enea e sorridendogli. 

Il piccolo alzò la testa strabuzzando leggermente gli occhi e aprendo la bocca stupito dalle parole dello sconosciuto. Il suo tono di voce era rassicurante e qualcosa gli diceva che poteva fidarsi di lui. 

-Ah che sbadato; quasi dimenticavo, il mio nome è Nicholas- 

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Scusate il tremendo ritardo ma credo che sia arrivato il momento che ogni studente temeva: il rientro quasi completo in presenza e la pioggia di verifiche che ne segue.😫😫😫😫😫; e poi avrete capito che non sono una persona propriamente puntuale😂😂😂

coooooooomuque; ecco il nuovo capitolo con un piccolo colpo di scena: un nuovo personaggio; secondo voi che ruolo avrà nella storia????

-baci❤

Nicholas

Nicholas

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