¡Attenzione, smut!
Sentii suonare il campanello suonare, così mi diressi verso la porta correndo più velocemente possibile. Oggi era il mio diciottesimo compleanno, ed avevo invitato Alex a casa mio visto che i miei genitori erano fuori per lavoro visto alla settimana successiva. Aprii la porta.
<Alexino!>
<Ehiii!>
Lo presi per mano e invitai a entrare (in casa, non da altre parti🌚✨), ci diressimo fino a camera mia.
<Buon compleanno piccolo!>
<Adesso non potrai più chiamarmi piccolo però>
Dissi, con aria da superiore.
<Allora ti chiamerò topo!>
Ridacchiai, poi mi sedetti sul letto a gambe incrociate, facendo scontrare i miei indici. (👉👈)
In realtà il motivo per cui volevo tanto i invitare Alex a casa mia il giorno del diciottesimo compleanno era un'altro, ma non avrei potuto dirglielo in maniera brusca. So che non sembra, ma sono molto più pervertito di quanto sembri.
<Alex... Ora ho diciotto anni no?>
<Beh fino a prova contraria sì... >
<Ti andrebbe di... >
<Di?>
Arrossii e lo guardai, balbettando un "lo sai stronzo" confuso.
Si avvicinò a me, mise le mani sulle mie ginocchia e mi disse:
<E da quando il mio piccolo Giorgio vuole fare sesso?~>
Arrosii ancora di più.
<Ecco io...>
Poggiò un dito sulle mie labbra facendomi senno di tacere, poi mi baciò. Mi spinse con la schiena contro il letto e spostò le sue labbra vicino al mio orecchio destro.
<Davanti o dietro?~>
<Posso scegliere entrambi?>
Risposi, ve lo avevo detto, sono più pervertito di quanto sembri. Alex si spostò sul mio collo, poggiando i le labbra. Dopo avermi poco mi accorsi che stava utilizzando la lingua e cominciai ad ansimare. E senza nemmeno accorgermene mi Alex mi sfilò la camicia e i jeans. Mi guardò negli occhi.
<Te lo chiederò solo una volta, ne sei sicuro?>
Era troppo tardi per chiedermelo, infatti lasciai parlare l'eccitazione e non la testa. Annuii. Al prese i miei polsi li portò sopra la mia testa, togliendomi parte della libertà di movimento, e ciò mi è eccitava ancora di più. Alex portò la mano libera in mezzo alle mie gambe.
<Ti sei già eccitato Giorgino?>
Non risposi.
<Dai, voglio sentire la tua voce... >
Premme sulla mia mia intimità, ed un versetto uscì dalle mie labbra, ma nessuna parola.
<Al però... Così è noioso...>
<Che intendi?>
<Non sarebbe poi divertente farlo in macchina... Oppure in piedi, per sentire le proprie gambe cedere al piacere, o in doccia, con l'acqua che sciaqua il nostro sudore...O girati a novanta su un banco, cercando di trattenere i gemiti per non farsi scoprire, o in una cabina armadio dove siamo costretti a stare vicinissimi per lo scarso spazio, o legato con un collar->
Aprii gli occhi, che avevo chiuso per lasciarmi andare a tutte quelle fantasie, e per poco non scoppiati a ridere. Alex era completamente rosso.
<Ho detto qualcosa di sbagliato?->
<Nono I-io... >
Faceva strano vedere Alex arrossire, non lo faceva mai.
<Non credevo che tu-...>
Ridacchiai, poi avvicinai il suo viso al mio.
<Non mi conosci in questo ambito Alex, riesco ad essere peggio di quanto pensi.>
Lo baciai, poi lo feci finire sotto di me. Mi staccai e poggiai l'indice sulle sulle labbra indicandogli di fare silenzio.
<Allora?~ Quale scegli?~ Dove mi vuoi portare? Era da troppo tempo che aspettavo di sentirti Alex, e ora non dobbiamo sprecare questa bellissima occasione, ti ho fatto tanti esempi prima, decidi dove incularmi, veloce.>
<G-Giorgio...>
Mi sedetti con bacino sopra di lui, e mi mossi lentamente, poi, continuando a muovermi, mi avvicinai al viso di Alex.
<Che c'è? Sei stupito di quanto il tuo piccolo topo possa essere più esperto di quanto credevi?>
Alex cercava di rispondere, ma ogni volta che ci provava mi muovevo più velocemente, togliendogli le parole di bocca. Alla fine mi fermai, poverino.
<O-Onestamente sì, credevo di essere più esperto io... Stai facendo tutto questo perché vuoi e-essere il top?>
<Nonono, non voglio divertirmi, voglio beccarmi tutto il divertimento, voglio sentirti, sono soltanto più esperti di te, il resto non cambia. >
E quello che è successo dopo, è stato bellissimo. A quel punto eravamo entrambi nudi e in un altro momento le mie insicurezze sul mio corpo avrebbero preso il sopravvento, ma a letto ero veramente un'altra persona. Alla fine comunque fummo costretti a farlo sul letto, che noia.
Mi staccai dal bacio.
<Quante volte riesci a venire prima di non respirare più?>
<Fa quello che devi fare e basta.>
Un sorriso pervertuto si formò sul mio viso, e mi abbassai fino all'intimità del mio Alex. Non avevo voglia di aspettare, quindi usai subito la lingua, sentivo i suoi geniti e mi piaceva, come piaceva a lui immagino. A volte erano più acuti, altre erano quasi solo sospiri, alla fine si lasciò andare ed io mi spostai, tornando col viso vicino al suo. Lo baciai e mi girai di spalle. La mia schiena sul suo petto, la mia entrata che combaciava col suo membro.
<Dai, cosa s-stai aspettando?~>
E finalmente entrò dentro di me.
Alex's Pov.
Quel ragazzo mi spaventava. Era la sua prima volta, avrebbe dovuto fare male all'inizio, ma dopo mezzo minuto si era già abituato. Possibile essere così pervertiti?
E il modo in cui gemeva mi faceva veramente impazzire. Percepii che stavo per venire, così uscii, ma appena lo feci Giorgio si incazzò.<N-NO TI PREGO A-ALEX!>
Riprese fiato.
<V-Vieni dentro...>
<Ma non abbiamo il p-preservati->
<FALLO LO S-STESSO!>
Sospirai, e spinsi un'altra volta, venendo. Ci credete se vi dico che è piaciuto più a lui che a me?
Finito il tutto, Giorgio si girò.
<Grazie... Per aver esaudito le mie richieste assurde intendo... >
<Se prendi qualche malattia è colpa tua. >
<E dai! Non puoi reinfacciarmi sta cosa per tutta la vita!>
<Sto scherzando, forse...>
Si accocolò al mio petto, e dopo poco si addormentò. Ecco tornato il Giorgio dolce di sempre.
STAI LEGGENDO
!OneShots TheBadNauts~Raccolta!
Short StoryHo notato che il mio cervello sforna una TheBadNauts al giorno, allora... Eccomi qui!