Umbrella.

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Giorgio's Pov

Pioveva. Ero all'uscita di scuola e tutto intorno a me era grigio, gli altri ragazzi erano già usciti, ma a me piace aspettare di essere solo per tornare a casa. Mi abbassai leggermente e presi l'ombrello che avevo lasciato lì quella mattina, ero sicuro che avrebbe piovuto ed infatti fu così. Iniziai a camminare per la strada che portava a casa mia, sentivo le gocce pesanti cadere sulla sottile plastica del mio ombrello e quel suono mi piaceva, mi trasmetteva tranquillità. Camminai per un po', fin quando non vidi un ragazzo che si riparava dalla pioggia accanto alla fermata dell'autobus, era un ragazzo familiare; capelli blu e ricci. Girai la testa a sinistra e a destra, attraversai la strada e lo raggiunsi.

<Ehy.>

Salutai.

Alzò la testa e sgranai gli occhi, era lui. Da un paio di mesi mi ero accorto che il mio indirizzo sessuale era poco etero e mi ero innamorato di lui, era perfetto in tutto quello che faceva, era così...Particolare.

Lui sorrise e ricambiò il saluto.

<Come mai qui tutto solo?>

Si alzò della panchina e si avvicinò a me, avevo la sensazione che prima o poi il mio debole cuoricino sarebbe uscito dal pio petto, ma dovevo mantenere la calma: lui era più grande di me di un paio di anni, lavorava vicino alla mia università e ogni tanto ci vedevamo visto che prima che si laureasse stava nella classe accanto alla mia. 

<Piove a dirotto ed ho lasciato la macchina dai miei nonni, non posso tornare a casa.>

Rispose in tono malinconico. 

<E tu?>

Chiese.

<Oh io tornavo a casa da scuola!>

Cercai di rimanere calmo, mentre le mie guance si coloravano di un rosso acceso.

<Come mai così tardi? Non uscite alle 2?>

Domanda legittima, effettivamente eravamo usciti più di quattro ore fa ed io ero ancora lì come un deficiente.

<Mi piace tornare a casa tardi...>

Risposi. 

<Almeno tu puoi.>

Effettivamente mi dispiaceva per lui, avrebbe dovuto aspettare che smettesse di piovere per tornare a casa, altrimenti si sarebbe  bagnato come non mai.

<Se vuoi posso...Accompagnarti  a casa...>

Borbottai. Ad Alex brillarono gli occhi ed immediatamente accettò la mia proposta. 

Camminare vicino a lui mi faceva davvero uno strano effetto, tanté che iniziai a diventare filosofico; succedeva spesso quando passavo del tempo vicino alla persona che amavo. Spostai lo sguardo alla mia destra dove c'era Alex, ma lo rispostai subito appena notai che mi stava guardando poi, lui mi chiamò.

<Hai visto che il cielo si sta schiarendo?...>

Guardai ed effettivamente era vero, ma subito dopo continuò a parlare allora mi rigirai verso il ragazzo.

<...Sarà perché ci sei tu.>

Strinsi con forza l'oggetto tra noi due per l'imbarazzo, poi presi un respiro e risposi.

<Sì. Perché quando il sole splende splendiamo insieme.>

Lui ridacchiò ed io insieme a lui.

<Siamo arrivati...>

Il mio sorriso svanì, ma per pochi secondi visto che Al mi invitò a salire. Inutile dire che accettai, entrammo in una casa di legno, le finestre avevano delle tende color ciano come i tappeti. Mi sedetti sul divano ma subito mi girai verso la finestra dietro di esso per guardare fuori, quando qualcuno mi abbracciò da dietro.

<Ti avevo detto che sarei restato con te per sempre.>

Mi girai e mi accorsi subito della vicinanza tra le nostre labbra e sorrisi.

<Anche io ho fatto un giuramento, lo manterrò fino alla fine; anche ora che piove più che mai, resterò qui.>

lo strinsi sempre più vicino a me, fin quando le nostre labbra non combaciarono-.

!OneShots TheBadNauts~Raccolta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora