Sta oneshot è vecchia, mi ero dimenticata di pubblicarla... Quindi godetevi il mio vecchio stile di scrittura-
Mi tolsi le cuffie e guardai l'orologio che segnava mezzanotte e 50, avevo chattato per due ore con Cico e nemmeno me ne ero accorto. Sospirai, quando un pensiero si fece strada nella mia mente, ovvero che mi ero dimenticato anche oggi di studiare. Tra qualche settimana avrei avuto l'esame, e non sapevo ancora nulla. Cercai di alzarmi dalla scrivania ed abbassarmi per prendere il libro ma sentii le gambe deboli, così caddi per terra. Mi nascosi in me stesso, cercando di trattenere le lacrime ma fu impossibile: lo stress mi stava distruggendo. Troppi compiti, troppo studio e sinceramente non avevo nemmeno la voglia di studiare così tanto. Ultimamente mi sentivo così debole, sia fisicamente che mentalmente. Con calma mi alzai da terra e riuscii a stendermi sul letto. Nemmeno mi tolsi i vestiti quella sera, ero veramente distrutto.
Mi svegliai male la mattina dopo: avevo un mal di testa assurdo. Provai ad alzarmi ma mi sentii ancora più male, allora decisi di non andare a scuola. Con mia madre avrei trovato una scusa qualsiasi era poco importante. Tornai sotto le coperte, ma non mi addormentai. Mi sentivo solo, quindi decisi di chiedere a qualcuno di venirmi a trovare, e chi se non Alex? Era sempre stato il mio migliore amico, quindi ero sicuro che mi avrebbe aiutato nel caso che sarebbe servito.
<Ehi Al...>
<Ciao Gio', come mai mi chiami a quest'ora? Non dovresti essere a scuola?>
Pensai a quanto fosse carino a preoccuparsi per me ed arrossii, menomale che non poteva vederlo.
<Tranquillo Alex, solo... Ti va di venire da me?...>
Alex era molto probabilmente confuso dalle mie parole, non andavo a scuola e poi volevo che lui venisse da me? Se lo fosse stato in avrebbe avuto nemmeno tutti i torti.
<Ma non c'è tua madre in casa?>
<Deve andare a lavoro tra mezz'ora, e le importa così tanto di me, che non si è nemmeno accorta che io non sono andato a scuola.>
Alex sospirò.
<E va bene, tra mezz'ora sono lì.>
Sorrisi e lo salutai, per poi attaccare la chiamata e sdraiarmi sul letto. Dopo poco mi addormentai di nuovo, fin quando non sentii qualcuno chiamarmi.
<Giorgio... Gio' svegliati!>
Strizzai gli occhi e mi sedetti sul letto.
<A-Alex! Ma chi ti ha aperto?>
<Tenete le chiavi di riserva sotto lo zerbino come i vecchi, è stato semplice entrare... Visto che tu dormivi.>
Annuii lentamente, e lo guardai per qualche secondo.
<Alex mi fai un favore?... >
<Certo, dimmi pure.>
Presi un bel respiro, preparandomi ad un "no" spaccato.
<Potresti farmi i compiti...? >
Guardai il io amico che si era seduto sul letto davanti a me.
<Perché? A te piace fare i compiti... C'è qualche argomento che non hai capito?>
<Magari fosse così... >
In quel momento entrò del vento nella stanza tramite la finestra aperta, allora alzai leggermente la coperta per coprire il mio magro corpicino infreddolito.
<Giorgio cosa è successo?>
<Non c'è la faccio più... Tutto qui.>
Si avvicinò a me, tocca domi la fronte con una mano.
<Ecco perché non sei andato a scuola...>
<Ho la febbre?>
<Sembra di sì...>
Beh, effettivamente che io avessi la febbre era più che sensato, visto il periodo che stavo passando.
<Ce la fai a prendere i libri? Così ti faccio i compiti.>
Mi alzai lentamente dal letto, raggiungendo la libreria e prendendo il libro di chimica.
<Devi ricopiare su questo quaderno da pagina 246 a pagina 282, poi devi fare il riassunto scritto di tutto e lo schema. So che è tanto ma ti preg->
<Dammi, tu torna a letto.>
Feci come mi aveva detto, e mi infilai sotto le calde coperte del mio letto. Sentivo il rumore della matita sul foglio che scriveva per via del silenzio che si era creato in quella stanza. L'unico rumore ad interrompere quella monotonia era il suono delle coperte di quando mi spostavo nel letto. Alzai leggermente lo sguardo per poter vedere Alex, era bellissimo. Teneva lo sguardo basso sul foglio, e si vedeva che era particolarmente concentrato a svolgere i miei compiti. Sorrisi al pensiero che stava facendo tutto ciò solo per me, alla fine non ero chissà chi nella sua vita, aveva altri amici e frequentava una ragazza che andava al suo stesso al corso di teatro che probabilmente era ormai la sua fidanzata, anche se non lo sapevo con certezza. Dopo qualche ora sentii la voce di Alex chiamarmi.
<Gio'... Ho finito!>
<G-Grazie...>
<Come stai?>
Mi chiese, avvicinandosi a me.
Non risposi, non volevo farlo preoccupare ma stavo ancora peggio di prima.<Ma sei uscito questi giorni?>
<No... Ho fatto i compiti per tre giorni non potevo uscire a parte per andare a scuola... >
<Hai mangiato? >
<Qualche cosa... Un pacchetto di patatine e... Nient'altro che io ricordi... >
<Hai dormito?>
<Quattro ore in totale...>
<Solo per fare i compiti tutto questo?>
Annuii, poi Alex mi chiese se avevo fame.
<Ovvio che ho fame stupido... >
Alex mi preparò qualcosa da mangiare che mangiai a letto. Poi si sedette accanto a me e mi chiese se avessi saltato la scuola anche gli altri giorni.
<Ovviamente, ma tanto a nessuno interessa... >
Mi guardò negli occhi con lo sguardo più comprensivo e empatico che avessi mai visto.
<A me interessa. E mi interessa più di quanto interessi a tutti gli altri. >
Sgranai gli occhi ed arrossii, ma stavolta non potevo nasconderlo.
Si avvicinò a me, sempre di più, fin quando non fu troppo vicino. Tra le nostre labbra c'erano pochi centimetri di distanza, ero completamente rosso in viso e tremavo leggermente. Mi lasciò un leggero bacio sulle labbra.<A-Alex così... Ti ammalerai anche tu... >
Ma alla fine lo sapevo anche io di non avere nulla, e tutto ciò che sentivo era solo derivato dallo stress dei compiti.
<Baciami. >
Sentivo il cuore che mi batteva a velocità disumana, perdendo qualche battito certe volte. Portai le braccia intorno alle sue spalle e lo baciai, inizialmente con delicatezza, poi con più passione. Ci staccammo dopo una ventina di secondi.
<Sono rimasto a quando mi facevi i compiti, come siamo arrivati a questo?... >
<L'importante è che ci siamo arrivati.>
<M-Ma come farai con S-Stella?>
<Non stiamo insieme, quante volte te lo devo ripetere? E ora lascia perdere quella troia e baciami di nuovo ti prego.>
Passammo il pomeriggio a baciarci e sentii che tutta la preoccupazione dei voti e dell'esame stava lentamente svanendo, tutto grazie ad un semplice ragazzo che oramai era mio.
STAI LEGGENDO
!OneShots TheBadNauts~Raccolta!
ContoHo notato che il mio cervello sforna una TheBadNauts al giorno, allora... Eccomi qui!