My Five✨

2.

"Allenamento! Allenamento!" urla una voce stridula.

Mi sveglio con la luce del sole negli occhi, che fastidio.
Non voglio alzarmi, sono troppo stanca.

"Numero otto, si svegli" bisbiglia Grace, la nostra mamma.
"La colazione è pronta e dopo avrete l'allenamento" mi riferisce.

"Che palle"
"Moderiamo i termini signorina"
"Scusa Grace"

Scendo le scale e vado nel salotto.
Erano tutti svegli e non mi sentivo in imbarazzo ad essere in ritardo.

"Come sempre Otto è in ritardo" urla Cinque.
Avrei voluto strangolarlo ma mi sono trattenuta.
"Non mi sentivo bene, caro Cinque" dico irritata.
"Come sempre"
Basta non ne posso più.
Ora lo picchio.
Mi dirigo verso di lui e stavo per tirargli un pugno quando mi sono fermata.
La mia mano chiusa è a pochi centimetri dalla sua faccia irritante.
Non voglio fare del male.
Ho tirato indietro il pugno e mi sono seduta al mio posto.
Cinque è rimasto immobile, in silenzio.

"Non voglio bisticci in casa mia" dice Reginald.
"Non è colpa sua se non sa controllare la rabbia" mi provoca Cinque.
Non ne posso più.
Mi alzo e vado via.
Cinque mi segue.